Monica Sasso, FSI EMEA Chief Technologist di Red Hat, individua in questo suo contributo quali sono gli sviluppi che, a livello globale, potremo osservare nel nuovo anno in materia di servizi finanziari.
Le tendenze per i servizi finanziari
· Il contesto macroeconomico: l’inflazione elevata, l’aumento dei tassi di interesse, la volatilità dei mercati e le fluttuazioni dei tassi di cambio, nonché il più ampio contesto geopolitico, sono tutti fattori che spingono le aziende a risparmiare quanto più possibile (con un ROI di 12 mesi) e a sfruttare al meglio l’hardware già in loro possesso. Molte guardano al cloud ibrido come strumento per connettere vecchie e nuove tecnologie, utilizzando una base di integrazione e orchestrazione (di solito una piattaforma container) utile a garantire coerenza e sicurezza per la scalabilità e lo spostamento delle applicazioni su più cloud pubblici e verso altri ambienti.
· Il cliente: alle banche, gli utenti oggi chiedono innanzitutto personalizzazione, insight e suggerimenti di risparmio. Le filiali fisiche potrebbero vedere una sorta di rinascita, in parte spinte dalle pressioni normative in alcune giurisdizioni, e perché il contante tende a essere più diffuso quando le persone hanno bisogno di pianificare le spese. Oltre a fornire ai clienti l’organizzazione a cui sono abituati, le banche hanno così l’opportunità di modernizzare e innovare le proprie filiali. In tutta l’area EMEA, infatti, si continua a parlare della necessità di fornire accesso al contante.
· Innovazione tecnologica: ci sono diverse tendenze emergenti da monitorare. Le banche centrali guardano alle valute digitali (CBDC) perché il modo in cui le persone scelgono di pagare sta cambiando. Intelligenza artificiale e machine learning sono sempre più considerati strumenti cruciali per ottenere insight utili alla personalizzazione dei servizi e alla creazione del “segmento di uno?. L’open finance, compresa l’open insurance, è sempre più al centro anche di considerazioni di carattere normativo che mettono in conto i temi della concorrenza e della scelta dei consumatori. Il BaaS, o banking as a service, è un tema che sta entrando in maniera consistente all’interno delle pianificazioni di molte grandi banche che puntano a posizionare i propri servizi anche all’interno dei mercati digitali. Le imprese stanno esplorando anche la tecnologia blockchain o distributed ledger technology (DLT) per gestire gli asset digitali, il settlement, il trade finance, gli smart contract e altro ancora. Infine, un obiettivo vitale è l’armonizzazione tra la tecnologia legacy e le applicazioni cloud-native per andare incontro alle richieste di tecnologie avanzate da parte di clienti e dipendenti.
· Regolamentazione del cloud: le autorità di regolamentazione di tutto il mondo cercano sempre più di comprendere i rischi associati all’utilizzo del cloud pubblico, non solo nel settore dei servizi finanziari ma anche nell’economia in generale. Pertanto, l’utilizzo del cloud è soggetto ai cambiamenti dettati dai requisiti normativi emergenti in materia di resilienza operativa, infrastrutture critiche e sovranità dei dati. Per affrontare questa sfida complessa, abbiamo bisogno di un approccio coordinato tra tutti gli attori del settore: autorità di regolamentazione, aziende, utenti e fornitori di tecnologia.
· Modalità di lavoro: i team aziendali e tecnologici continuano a operare dai rispettivi silos a BizDevSecOps. L’obiettivo è far sì che tutte e tre le linee di difesa comunichino e collaborino per risolvere le reali sfide aziendali e tecnologiche, al fine di incrementare l’efficienza, risparmiare denaro e fornire valore ai clienti.
· Ampliamento del raggio d’azione: il retail banking ha intrapreso da tempo un percorso di digitalizzazione e ora vediamo banche centrali, banche commerciali e società di gestione patrimoniale lanciarsi con determinazione nel proprio percorso di trasformazione digitale.