Nell’eterno dubbio tra Pubblico oppure On-Prem, Andrea Fantini, Senior Account Executive Telco, Cloudera, spiega perché le Telco ottimizzano le reti con il cloud ibrido.
Buona lettura.
Il settore delle telecomunicazioni continua a sviluppare architetture di dati ibride per supportare la virtualizzazione dei carichi di lavoro dei dati e la migrazione al cloud. Tuttavia, sta sperimentando un volume crescente di dati e una necessità di scalabilità che rendono indispensabile configurare attentamente il viaggio verso il cloud.
Non sorprende, quindi, che il mondo delle telco si sia volentieri indirizzato verso l’adozione di infrastrutture cloud ibride. A cosa è dovuto questo cambiamento e perché avviene?
1- Cloud. Ma non solo cloud pubblico.
Le organizzazioni telco stanno pianificando di passare al multi-cloud ibrido per gestire meglio i dati e supportare la propria forza lavoro nel prossimo futuro. Nell’indagine “Hybrid Data Architectures” condotta da 451 Research, parte di S&P Global Market Intelligence, quasi il 60% delle organizzazioni telco ha dichiarato di aver provveduto alla “repatriation” dei carichi di lavoro di dati/analisi da ambienti cloud pubblici ad ambienti data center on-premise/colocation negli ultimi 12 mesi.
Il cloud ibrido offre alle organizzazioni l’agilità che desiderano per far fronte alla necessità di elaborare i dati in modo rapido ed efficiente in diversi ambienti. Si pensi al ruolo che le reti giocano nello sviluppo di smart cities e mobilità sostenibile: la combinazione dei dati di rete (come la posizione dei veicoli o dei pedoni) con i dati provenienti da sensori, telecamere e fonti esterne come le mappe può alleviare problemi quali la congestione del traffico, i livelli di inquinamento, il consumo energetico e la sicurezza dei cittadini. I dati possono essere utilizzati per ottimizzare gli incroci stradali, gli orari di transito, l’illuminazione, i sistemi di ventilazione e molto altro ancora.
Le decisioni relative alle architetture cloud in questi ambiti sono legate anche alla conformità alle normative sulla protezione dei dati volatili, alle necessità di funzionalità multi-cloud e alle richieste delle organizzazioni, soprattutto se parte della pubblica amministrazione. In cima alla lista delle preoccupazioni legate alle migrazioni al cloud, però, ci sono i costi: è per questo che la “repatriation” dei carichi di lavoro è sempre più frequente.
2- L’intelligenza artificiale consente di monetizzare sui dati
Con la rapida ascesa di tecnologie come wearable, tracker intelligenti e dispositivi mobili, le aziende di telecomunicazioni raccolgono ogni giorno enormi quantità di dati. L’accesso a questi dati integrati può essere utilizzato per addestrare modelli di AI sempre più accurati che a loro volta possono essere eseguiti in diverse operazioni aziendali, dalla manutenzione predittiva al rilevamento intelligente delle anomalie sulla rete, dall’assistenza proattiva ai clienti all’ottimizzazione del customer lifetime value (CLV).
In ambito industriale, ad esempio, i dati dai sistemi IoT connessi combinati con input ambientali come i modelli meteorologici, le temperature interne e le variabili relative a vibrazioni e rumore, possono aiutare a prevedere ed evitare guasti imminenti ai macchinari, a tracciare un loro utilizzo non autorizzato e a combattere i rischi di furto e sicurezza fisica.
Cloudera sta collaborando con diversi operatori delle telecomunicazioni in tutto il mondo a progetti verticali volti a risolvere sfide comuni con soluzioni all’avanguardia. Ad esempio, con AI@Scale, progetto focalizzato sulla necessità di ML Ops di supportare l’automazione della governance dei modelli di AI, è possibile distribuire più modelli contemporaneamente e su set di dati sempre più grandi. Questo livello di supporto è essenziale per l’automazione di nuova generazione delle telco e Cloudera Data Platform ha permesso di realizzare la soluzione end-to-end.
3- Sicurezza e governance dei dati sono ancora la priorità
La governance aziendale, l’abilitazione del controllo e della trasparenza dei dati e la resilienza delle operazioni sono aspetti fondamentali per il successo dei service provider.
Pensiamo all’industria dello sport e dell’entertainment: si tratta di un settore che sta offrendo le migliori opportunità di ottenere ricavi dall’introduzione di funzioni di rete avanzate per l’implementazione di 5G e Wi-Fi 6/6E, combinando la connettività con più set di dati per creare servizi innovativi, come la messa a punto di esperienze AR/VR realistiche e immersive per tifosi e spettatori, sia in loco che da casa. Per sviluppare queste esperienze, sono necessari dati in tempo reale di giocatori, artisti o veicoli, insieme a mappature dettagliate degli spazi, statistiche, filmati storici e molte altre fonti.
In un contesto di crescenti minacce alla sicurezza e di necessità di fornire insight in tempo reale, le imprese delle telecomunicazioni sono alla ricerca di moderne architetture di dati che integrino una governance completa.
Conclusione
Il futuro è ibrido, e richiede un’architettura dati ibrida e multi-cloud. Tuttavia, quella che oggi è un’esigenza è accompagnata anche dalla certezza di ottenere un vantaggio competitivo.
Cloudera offre alle aziende di telecomunicazioni una piattaforma di dati ibrida per fornire insight precisi e fruibili su scala. Oltre l’80% dei CSP più importanti al mondo (Top 100) si affida a Cloudera per l’analisi e la comprensione dei dati, nelle reti, nel marketing e in tutta l’azienda, dall’edge all’AI.
Le reti wireless avanzate – 5G, Wi-Fi6/7, satellite e reti IoT a bassa potenza – contribuiscono a creare molteplici opportunità incentrate sui dati per i provider di servizi di telecomunicazioni. Gli operatori possono migliorare l’efficacia dei loro CapEx e ridurre al minimo gli OpEx utilizzando abilmente più fonti di dati per prendere decisioni relative alla pianificazione, implementazione e anche dismissione delle vecchie reti 2G/3G. I dati sulle reti possono essere combinati con una mappatura di alta qualità e con asset di terze parti o condivisi, come torri, condotti e fibra, per fare previsioni demografiche e di sviluppo abitativo o controllare le catene di fornitura, ad esempio. Si tratta di servizi che possono essere gestiti direttamente dai CSP e implementati sia nell’immediato che nel lungo termine.