In un momento nel quale CEO e consigli di amministrazione stanno spingendo per una veloce trasformazione verso modelli digitali di business, una ricerca globale condotta da Commvault, player specializzato nella protezione dei dati e nella gestione delle informazioni, assieme a Quadrant Strategies, mette in luce una distanza preoccupante tra le aspettative del management e la preparazione delle organizzazioni IT. Lo studio, “Measuring IT’s Readiness for Digital Business”, condotto su 1200 tra executive e staff IT su sei differenti mercati internazionali e reso noto nel corso di Commvault GO 2017, rivela che, se molti executive riconoscono la necessità di guidare le loro aziende su un percorso di digital transformation, lo staff IT in realtà ritiene di non avere competenze, tecnologie e disponibilità sufficienti a creare la solida base data-centric necessaria per questo cambiamento digitale e per l’innovazione futura.
Uno scenario in profondo cambiamento
Con organizzazioni pubbliche e private che si trasformano verso un moderno digital business, nel mercato IT sta avvenendo un cambiamento fondamentale, il passaggio da un approccio incentrato sull’infrastruttura a uno strategico, incentrato sui dati. Questa evoluzione è resa ancor più veloce dal passaggio verso un ambiente multi-cloud, per prevenire e difendersi dagli attacchi cyber in modo più efficace, rispondere alle nuove normative sulla privacy dei dati e usare gli analytics per ottenere migliori informazioni di business.
Lo scollamento tra CEO e CIO
I dati raccolti dallo studio “Measuring IT’s Readiness for Digital Business” mostrano ulteriormente che assieme a questa evoluzione ne sta avvenendo un’altra, verso un approccio maggiormente olistico al data management e a una strategia data-driven per promuovere innovazione e differenziazione competitiva. Tra i risultati più significativi:
- L’importanza dei dati – Oltre il 50% degli intervistati definisce “una migliore raccolta e gestione dei dati” e “nuovi strumenti per analizzare dati sempre più sofisticati” elementi essenziali per il successo futuro del loro business.
- Carenza di accesso ai dati – Più del 60% degli interpellati, sia executive che staff IT, ritiene di avere accesso a meno della metà dei dati della propria organizzazione.
- Gap di percezione – Se il 41% degli executive è convinto che la propria organizzazione comprenda e sia preparata all’innovazione (con una percentuale già sorprendentemente bassa), solo il 29% dello staff IT pensa la stessa cosa. Inoltre, più di un terzo dello staff IT pensa che gli executive sarebbero più preoccupati e meno fiduciosi, se solo conoscessero meglio la propria IT, mentre un’ulteriore 16% addirittura pensa che ne sarebbero scontenti o addirittura disgustati.
- Scarsa disponibilità di tempo – La maggior parte degli executive IT privilegia l’operatività quotidiana rispetto all’innovazione – e lo staff IT segue questa impostazione.
- Carenza di competenze – Oltre la metà dello staff IT è convinto che il suo ruolo cambierà radicalmente, e che dovrà acquisire nuove competenze per restare aggiornato.
- Carenza di tecnologie – Più di due terzi degli intervistati credono che le loro organizzazioni non siano preparate a migrare i propri dati nel cloud, a proteggere gli stessi dati o a raggruppare tutti i dati presenti in azienda.
- Impegno insufficiente a trasformare le strategie in realtà – Oltre il 40% delle aziende non dispone ancora di un piano formale preventivo per la digital transformation.
“Il nostro studio “Measuring IT’s Readiness for Digital Business” rivela un accordo quasi universale sull’importanza di una gestione efficace dei dati con l’obiettivo di innovare e ottenere gli elementi di rilievo necessari a creare un business digitale e a migliorare la customer experience – spiega Robert Hammer, chairman, presidente CEO di Commvault -. Ogni giorno, vediamo come aziende avanzate e CIO lungimiranti passino velocemente allo sviluppo di funzionalità molto sofisticate di data management, che possano offrire ai propri team gli strumenti, il tempo e la formazione necessaria a raggiungere il successo”.
La trasformazione non è più una scelta
La digital transformation non è più un’opzione. Le organizzazioni sono chiamate a trasformarsi, o rischiano di morire. Ad esempio, ci sono studi che mostrano come aziende che utilizzano informazioni data-driven per le loro decisioni strategiche abbiano aumentato la loro produttività fino al 33%. Nello stesso tempo, aziende avanzate, come Schneider Electric e Great-West Financial, che hanno trasformato il loro modello di business stanno ridisegnando le loro organizzazioni in ottica futura e rimodellando il loro mercato. Il tema comune a queste realtà è la presenza di CEO e CIO illuminati, che hanno riconosciuto come una strategia di digital transformation non fosse sufficiente, Al contrario, hanno messo le loro organizzazioni IT in condizione – attraverso nuovi strumenti e competenze – di creare una base data-centric in grado di sostenere attività attuali maggiormente cost-effective, fornendo al tempo stesso informazioni di business più approfondite e la flessibilità di poter supportare idee e applicazioni radicalmente innovative per operare con i clienti.
“La ricerca getta uno sguardo statisticamente significativo al modo in cui executive e staff IT considerano la digital transformation e le sfide che i dipartimenti IT si troveranno ad affrontare nei prossimi anni. I risultati sono stati particolarmente omogenei su scala mondiale, sottolineando l’idea che la digital tranformation non conosca confini” aggiunge Afshin Mohamadi, Partner di Quadrant Strategies. I segnali di allarme sono molto chiari: se i dipartimenti IT dovrebbero condurre il business digitale, non sono messi nelle condizioni di farlo. Lo staff IT ha dubbi rilevanti sulle proprie capacità di essere un attore di questo cambiamento. E la mancanza di competenze, tecnologie e disponibilità porterà direttamente a importanti problematiche competitive.