Bizarro è una nuova famiglia di trojan bancari originaria del Brasile, che si è diffusa anche in altri Paesi come Italia, Argentina, Cile, Germania, Spagna, Portogallo e Francia.
Proprio come i diversi trojan bancari noti come “Tétrade” provenienti dal Sud America (tra cui Guildma, Javali, Melcoz e Grandoreiro), scoperti lo scorso anno dai ricercatori di Kaspersky, Bizarro utilizza affiliati o recluta money mules per rendere operativi i propri attacchi, fare cashout o semplicemente aiutare con le traduzioni.
Allo stesso tempo, i criminali informatici autori di questa famiglia di malware stanno adottando vari metodi per impedire l’analisi e il rilevamento del malware e utilizzano diverse tecniche di social engineering per convincere le vittime a condividere le proprie credenziali bancarie online.
Bizarro viene distribuito tramite pacchetti MSI (Microsoft Installer) che le vittime scaricano aprendo i link nelle email di spam. Una volta avviato, Bizarro scarica automaticamente una cartella ZIP da un sito web compromesso per implementare le sue funzionalità dannose.
A questo punto, dopo aver inviato i dati al server di telemetria, Bizarro inizializza il modulo per la cattura dello schermo. Secondo gli esperti di Kaspersky, Bizarro ha utilizzato server ospitati su Azure, Amazon e server WordPress compromessi per archiviare il malware e raccogliere la telemetria.
I ricercatori di Kaspersky hanno anche evidenziato come la backdoor sia la componente principale di questo malware. Bizarro contiene più di 100 comandi, la maggior parte dei quali vengono utilizzati per mostrare falsi messaggi pop-up agli utenti. Alcuni di questi sono strutturati in modo tale da sembrare uguali alle notifiche inviate dai sistemi bancari online.
Un esempio di Bizarro che blocca la pagina di login di una banca e avvisa l’utente che sono in corso gli aggiornamenti del sistema di sicurezza
Bizarro: da minaccia localizzata a problema di interesse globale
Come sottolineato in una nota ufficiale da Fabio Assolini, esperto di sicurezza presso Kaspersky: «I criminali informatici sono costantemente alla ricerca di nuovi modi per diffondere i malware e rubare le credenziali per i pagamenti elettronici e i sistemi bancari online. Oggi, siamo testimoni di una tendenza rivoluzionaria nella distribuzione dei Trojan bancari: gli attori locali attaccano attivamente gli utenti non solo nella loro area geografica ma anche in tutto il resto del mondo. Implementando nuove tecniche, le famiglie di malware brasiliane hanno iniziato a colpire anche in altri continenti, e Bizarro, che prende di mira gli utenti europei, ne è l’esempio lampante. Questo è il chiaro segnale di quanto oggi più che mai sia necessario focalizzare i propri sforzi a livello locale sia sull’analisi dei criminali che sulla threat intelligence. Quelle che nascono come minacce localizzate, potrebbero presto diventare problemi di interesse globale».
Per proteggere banche e istituti finanziari dai trojan bancari come Bizarro, gli esperti di Kaspersky raccomandano di:
- Fornire al team SOC l’accesso alle più recenti risorse di threat intelligence per fare in modo che siano sempre aggiornati su nuovi strumenti e tecniche utilizzati dai criminali informatici. Ad esempio, Kaspersky Financial Threat Intelligence Reporting contiene IoC, le regole Yara e funzioni hash per contrastare queste minacce.
- Migliorare le competenze del proprio team SOC per affrontare le minacce più recenti e gli attacchi mirati tramite la formazione online di Kaspersky fornita dagli esperti di GReAT.
- Educare i propri clienti sui trucchi che potrebbero venire utilizzati dagli aggressori, inviandogli regolarmente consigli su come identificare le frodi e su come agire in queste situazioni.
- Implementare una soluzione antifrode che possa rilevare i tentativi più sofisticati. Per esempio, Kaspersky Fraud Prevention è una soluzione session-based che non solo aiuta a difendersi dai tentativi di accesso (come iniezioni di codici JavaScript, connessioni a Remote Administration Tools e utilizzo di siti web) tipici della fase iniziale di un attacco bancario, ma anche a identificare i malfunzionamenti negli account e rilevare i casi di social engineering.