L’industria delle apparecchiature per la riproduzione di immagini diventa un esempio per le altre industrie europee in riferimento al risparmio energetico, alla tutela dell’ambiente e al risparmio in termini di costi finanziari.
Adottando una nuova iniziativa di autoregolamentazione (Accordo Volontario sulla progettazione ecocompatibile), infatti, questo comparto industriale ha conseguito in soli dieci mesi una riduzione del 13,2 % del consumo energetico dei suoi prodotti nell’Unione Europea.
L’impegno assunto nel 2011 da 16 aziende leader per migliorare l’efficienza energetica di stampanti, copiatrici, dispositivi multifunzione in Europa sta quindi ottenendo risultati concreti, garantendo a tutti gli stati membri dell’UE risparmi ottimali in termini di energia, emissioni di CO2 e costi finanziari.
Secondo una valutazione d’impatto effettuata dalla Commissione europea, un’autoregolamentazione di questo tipo comporta maggiori economie e vantaggi rispetto alla normativa UE, perchè limita nettamente i costi per le autorità nazionali degli Stati Membri dell’Unione.
Grazie all’Accordo Volontario del settore delle apparecchiature per la riproduzione di immagini, si potranno realizzare risparmi fino a 2,5 milioni di euro in costi della pubblica amministrazione.
L’Accordo Volontario, elaborato da Euro Vaprint (l’associazione che riunisce tutti i maggiori produttori di apparecchiature per la riproduzione di immagini che operano in Europa) e ufficialmente sostenuto dalla Commissione europea è vincolante per i 16 firmatari, che sono tenuti a rispettare tutta una serie di rigorosi requisiti in materia di progettazione e informazione in relazione ai consumi energetici, riciclabilità e uso di cartucce compatibili.
Inoltre, per favorire un maggiore risparmio di carta, i produttori si sono impegnati ad adottare misure volte a favorire l’utilizzo della stampa duplex automatica (fronte/retro) e “N-up” (più pagine su un solo foglio).
L’accordo definisce, inoltre, una serie di specifiche riguardanti le informazioni ambientali che devono essere messe a disposizione dei consumatori.
I risultati raggiunti fino a questo momento possono definirsi più che soddisfacenti.
Secondo la valutazione d’impatto della Commissione europea, si ritiene che i risparmi complessivi relativi al consumo energetico previsti dall’Accordo Volontario per il periodo 2011-2012 saranno più che raddoppiati, rispetto ad una eventuale regolamentazione UE e che l’Accordo contribuirà a ridurre più del triplo le emissioni di CO2 , rispetto ad una regolamentazione europea, per il periodo 2011-2020.
Il settore risparmierà 1 milione di tonnellate di carta per ufficio per il periodo 1990-2020 nell’UE (15-17% del consumo totale stimato di carta per ufficio), generando un risparmio indiretto di energia primaria equivalente a 4TWh di energia elettrica e a 0,6 Mt di CO2.
Infine, l’assenza di una normativa comunitaria ridurrà gli oneri amministrativi: nel caso di un regolamento, sarebbero necessari su base annua circa 2-2,5 milioni di euro, nonché il coinvolgimento obbligatorio di tutte le autorità nazionali degli Stati membri.
L’onere amministrativo stabilito dall’Accordo Volontario è meno gravoso e riguarda i produttori, piuttosto che i contribuenti.