Red Hat, fornitore di soluzioni open source, ha presentato Image Mode per Red Hat Enterprise Linux, nuovo metodo di distribuzione per Red Hat Enterprise Linux che fornisce la piattaforma come immagine di un container. Image Mode adotta un approccio container-native alla creazione, al deployment e alla gestione del sistema operativo, fornendo un unico flusso di lavoro per gestire l’intero panorama IT, dalle applicazioni al sistema operativo sottostante, con gli stessi strumenti e tecniche.
Evoluzione dell’ambiente operativo standard
Alla base delle strategie IT di molte organizzazioni vi è spesso un sistema operativo standard (SOE) o “gold image” basato su Red Hat Enterprise Linux. Queste immagini alimentano il cloud ibrido dal datacenter ai cloud pubblici fino all’edge, ma spesso devono essere personalizzate per soddisfare specifiche esigenze aziendali e ambientali.
Affrontare efficacemente i requisiti del cloud computing ibrido è fondamentale per le aziende, dato che, come rileva Gartner®1, entro il 2027, il 50% dei carichi di lavoro aziendali risiederà al di fuori del cloud pubblico centrale. Questa prospettiva, combinata con l’aumento dei carichi di lavoro AI che a loro volta richiedono maggiore velocità e flessibilità, impone di ripensare il sistema operativo per renderlo più agile, scalabile e reattivo. Per rispondere a questa esigenza, Red Hat sta trasferendo le innovazioni più recenti di sviluppo applicativo e container al cuore del sistema operativo.
“L’era dell’organizzazione definita dall’intelligenza artificiale ci impone di rivalutare tutte le tecnologie dell’azienda, non solo quelle direttamente impattate da applicazioni e carichi di lavoro intelligenti. Offrendo in formato container la principale piattaforma Linux enterprise a livello mondiale, stiamo mettendo a disposizione un sistema operativo in grado di soddisfare la velocità, l’efficienza e l’innovazione dell’era dell’AI, mantenendo la coerenza e affidabilità che i CIO si aspettano da Red Hat Enterprise Linux” ha commentato Gunnar Hellekson, vice president and general manager Red Hat Enterprise Linux, Red Hat.
L’ultimo miglio dell’IT sarà basato sui container
Image Mode per Red Hat Enterprise Linux si basa sul successo di progetti open source come bootc per creare un modello di distribuzione che si adatta perfettamente ai flussi di lavoro container-nativi. Con Image Mode, il sistema operativo utilizza gli stessi strumenti, competenze e modelli delle applicazioni containerizzate, consentendo ai team di operation e infrastruttura di condividere lo stesso linguaggio di sviluppo.
Image Mode espande la centralità di Linux per i container, rendendo possibile la gestione dell’intero sistema operativo attraverso strumenti e concetti basati sui container, tra cui GitOps e l’integrazione continua/consegna continua (CI/CD). Questo approccio semplificato aiuta a risolvere le sfide della gestione di Linux su scala, dall’invio di patch in ambienti diversi alle disconnessioni tra i team operativi e il ciclo di sviluppo delle applicazioni.
Con Image Mode per Red Hat Enterprise Linux:
· Tutti gli utenti di Red Hat Enterprise Linux possono beneficiare di una maggiore semplificazione e portabilità in tutti gli ambienti che si estendono al cloud ibrido.
· I team DevOps possono includere più facilmente Red Hat Enterprise Linux nei flussi di lavoro CI/CD e GitOps, riducendo l’attrito esistente tra la piattaforma e l’applicazione.
· I team di sicurezza sono in grado di applicare gli strumenti di sicurezza dei container, dalla scansione alla convalida, dalla crittografia all’attestazione, agli elementi di base del sistema operativo, rendendo il loro lavoro molto meno complesso.
· I solution provider sono in grado di creare, testare e distribuire più facilmente applicazioni basate su Red Hat Enterprise Linux.
Il sistema operativo costruito per l’AI
Quasi tutte le organizzazioni si stanno avvicinando a un futuro strutturato su interi carichi di lavoro o applicazioni infuse con qualche misura di capacità di intelligenza artificiale. Image Mode per Red Hat Enterprise Linux risponde alla necessità di muoversi più rapidamente quando si tratta di costruire, testare e distribuire applicazioni AI, grazie alla sua natura flessibile e alla sua stretta integrazione con Podman Desktop AI Lab.
Gli sviluppatori possono costruire velocemente applicazioni intelligenti usando Podman AI Lab potendo contare su un processo notevolmente semplificato dal catalogo di soluzioni di AI Lab e da un ambiente di test diretto dell’AI. Inoltre, gli sviluppatori possono utilizzare l’estensione bootc per Podman Desktop per convertire facilmente in container, immagini avviabili o anche installatori bare-metal, il tutto potendo contare sull’affidabilità e solidità di Red Hat Enterprise Linux per l’esecuzione delle applicazioni.
Infine, Red Hat Insights offre ulteriori funzioni di gestione volte a supportare l’immutabilità di Image Mode. I team operativi possono ora visualizzare la distribuzione delle immagini del sistema operativo nella loro infrastruttura mentre gli amministratori possono aggiornare i sistemi in Image Mode direttamente da Red Hat Insights. In futuro, i gestori di immagini potranno anche migliorarne l’hardening.
Il cloud è ibrido. E anche l’AI
Per più di 30 anni, le tecnologie open source hanno combinato innovazione rapida a una notevole riduzione dei costi IT e a un abbassamento delle barriere all’innovazione. Red Hat è tra i pionieri di questo approccio, a partire dalla fornitura di piattaforme Linux aziendali aperte con RHEL nei primi anni 2000 fino alla guida di container e Kubernetes come base per il l’open hybrid cloud e il cloud-native computing con Red Hat OpenShift.
In questa evoluzione continua, Red Hat alimenta le strategie AI/ML attraverso l’open hybrid cloud, consentendo ai carichi di lavoro AI di essere eseguiti dove risiedono i dati, sia nel datacenter, che in più cloud pubblici o all’edge. Oltre ai carichi di lavoro, questa visione di Red Hat si applica anche all’AI, in particolare all’addestramento e alla messa a punto dei modelli, con l’obiettivo di affrontare meglio le limitazioni legate alla sovranità dei dati, alla conformità e all’integrità operativa. La coerenza offerta dalle piattaforme Red Hat in tutti questi ambienti, indipendentemente dal luogo in cui vengono eseguiti, è fondamentale per mantenere l’innovazione dell’AI.
Linux è pronto per l’AI
Image Mode per Red Hat Enterprise Linux è ora disponibile come anteprima tecnologica su Red Hat Enterprise Linux 9.4. I clienti Red Hat possono accedere al nuovo modello di deployment attraverso il portale clienti, mentre gli altri utenti possono accedervi attraverso un abbonamento gratuito a Red Hat Developer.