“Negli ultimi anni, molti dei nostri clienti hanno visto un forte aumento del numero di dispositivi Mac introdotti nel loro ecosistema“, spiega Eran Livne, Senior Director of Product Management di Qualys, fornitore di innovative soluzioni per IT, sicurezza e conformità basate su cloud.
L’introduzione del supporto per Mac dimostra il crescente status di questa tipologia di asset nell’IT aziendale e rappresenta lo slancio che la piattaforma continua a sostenere, in particolare dopo il lancio dei Mac serie M. “L’introduzione della gestione delle patch per macOS significa che l’IT potrà attenersi agli strumenti che gli amministratori già utilizzano per i dispositivi Windows e Linux, continuando a proteggendo l’ambiente aziendale” spiega Manfredi Blasucci, Security Solutions Architect di Qualys in Italia.
Tra le caratteristiche peculiari, si annoverano:
- La stessa automazione intelligente e gli stessi workflow di remediation disponibili per i sistemi Windows.
- La capacità di Qualys Cloud Agent for Mac di rilevare e distribuire patch per MacOS e patch per applicazioni di terze parti.
- Piena integrazione con Qualys VMDR e con l’attuale offerta di security gestita.
“I clienti ci hanno riferito che l’utilizzo di un’unica soluzione per il rilevamento delle vulnerabilità, ma anche per la comprensione del rischio di tali vulnerabilità e per la capacità di rispondere in modo efficiente e di porvi rimedio fa risparmiare loro tempo e permette di incrementare significativamente la loro sicurezza“, ha dichiarato Livne.
Qualys, che dal suo lancio nel 1999 ha tradizionalmente offerto i suoi servizi a PC, dispositivi mobili e applicazioni cloud-native distinguendosi, con il suo prodotto originale QualysGuard come uno dei primi strumenti di gestione delle vulnerabilità sul mercato, ha consapevolmente costruito il suo supporto per Mac in un modo tale per cui gli amministratori Windows esistenti lo trovino familiare e di facile utilizzo. “I lavori possono essere eseguiti on demand, a orari programmati e durante finestre di manutenzione definite. Gli amministratori possono anche utilizzare lo strumento per riavviare un sistema, se necessario. Ai clienti esistenti stiamo offrendo delle licenze di prova, in modo che possano iniziare a testare il supporto per i Mac sugli attuali asset” precisa Blasucci.
Apple e il futuro delle aziende
Il settore della gestione dei dispositivi Mac è in piena espansione, poiché le implementazioni di Apple nelle aziende continuano ad accelerare. Ciò sta provocando la comparsa di nuovi concorrenti in un’area probabilmente esplorata per la prima volta da Jamf, con l’ingresso nella mischia di nuove start-up MDM e di aziende affermate come Qualys che aggiungono il supporto Apple alle soluzioni esistenti.
L’aumento della concorrenza si manifesta nel momento in cui le aziende stesse cercano di far rientrare le loro soluzioni Security Service Edge (SSE) in controlli di bilancio sempre più stretti. Un recente rapporto di Gartner sostiene che entro il 2025 l’80% delle aziende adotterà una strategia per unificare l’accesso al Web, ai servizi cloud e alle applicazioni private da una piattaforma SSE di un unico fornitore.
Naturalmente, all’interno di questa convergenza di forze, il dibattito si evolverà in due direzioni tra coloro che ritengono che la tecnologia aziendale sia meglio servita affidandosi a soluzioni best-in-breed capaci di fornire il miglior supporto possibile per le piattaforme dedicate, e coloro che cercano strumenti con cui gestire più piattaforme da un unico luogo.
Per Apple, il fatto che questo dibattito sia emerso testimonia il successo che l’azienda ha ottenuto grazie all’iPhone, che ha esposto numerosi settori a un’accelerazione in termini di trasformazione digitale. “Il fatto che aziende affermate, tradizionalmente incentrate su Windows, scelgano ora di introdurre il supporto per Mac nei loro prodotti aziendali, dimostra la portata del cambiamento che si è verificato e che si prevede continuerà a verificarsi” aggiunge in conclusione Blasucci.