Controllare e verificare attentamente il corretto funzionamento delle soluzioni di backup. Questi i temi che verranno affrontati nel corso della Giornata Mondiale del backup, in occasione della quale verranno discussi anche i risultati di una ricerca condotta recentemente da Kroll Ontrack.
L’azienda, attiva nel mercato di soluzioni e servizi di recovery, ha rilevato come il 60% degli intervistati sia provvisto di una soluzione di backup nel momento in cui si verificano perdite dati, ma che, tuttavia, spesso il backup non risulta aggiornato o non funziona correttamente. Dalla ricerca emerge anche che la soluzione di backup più utilizzata è ancora l’hard disk esterno, sia per i dati di business che per quelli personali. Infatti, il 60% degli intervistati ha utilizzato come soluzione di backup un disco esterno, il 15% il cloud e un altro 15% soluzioni su nastro.
Soluzioni a parte, le cause che portano alla perdita di dati sono diverse. I dischi esterni, per esempio, sono soggetti a connessioni occasionali, il cui backup non è automatico e viene eseguito solo su richiesta. Un altra causa potrebbe risalire al computer, quando non impostato per eseguire un backup programmato e non è configurato per eseguirlo in momenti differenti. Anche il malfunzionamento del software di backup, uno spazio insufficiente sul supporto di destinazione, la mancata copertura di tutti i dispositivi che necessitano di backup e, infine, la perdita dei file prima che il backup programmato parta, sono cause di perdite di dati. “Affidarsi a una soluzione di backup è fondamentale per qualsiasi azienda o utente privato che vuole proteggersi contro la perdita di dati – ha affermato Paolo Salin, country director di Kroll Ontrack in Italia – Tuttavia, come dimostrano i risultati della recente ricerca che ha condotto Kroll Ontrack, anche una buona soluzione cloud o un supporto di memoria esterno non sempre forniscono risultati prevedibili. Una soluzione di backup efficace dipende dall’utente o dall’amministratore IT che deve verificare con attenzione che la soluzione funzioni come previsto e accertarsi che il backup sia completo”.