Cultura della sicurezza e maggiore integrazione tra settore It e business. Sono questi, secondo Check Point, i punti cardine su cui concentrarsi per tutelare al meglio le reti aziendali, vittime di attacchi sempre più sofisticati e subdoli. La società ha analizzato 888 aziende in tutto il mondo, di cui il 40% europee nonché loro clienti, e, mediante un’operazione di sniffing sui sistemi, ha raccolto una serie di dati poi confluiti nel “Check Point Security Report 2013”, un resoconto dei diversi rischi cui le strutture informatiche sono quotidianamente esposte.
Il quadro che ne è venuto fuori è tutt’altro che positivo. E’ emerso, infatti, che il 63% del campione di utenti è stato infettato da botnet, mentre il 75% accede, in maniera involontaria, a siti contenenti codici maligni. Per quanto riguarda la perdita di dati aziendali la situazione non è più confortante. Il fenomeno colpisce il 54% delle società, di cui il 36% riguarda il settore finance con tutti i problemi connessi alle informazioni sulle carte di credito. Tutte percentuali che in Italia registrano valori più alti.
Nel nostro Paese, ad esempio, come sottolinea Rodolfo Falcone, country manager di Check Point, “