Quello dei videogiochi è sempre uno dei settori più prolifici della grande industria dell’intrattenimento e il 2023 non ha di certo deluso gli appassionati di gamepad e controller. Di attrazioni virtuali ormai ne esistono a iosa e già solo in un casinò attivo online è possibile imbattersi in molteplici giochi, considerando che i palinsesti vengono aggiornati di frequente. Tuttavia, il mercato videoludico vero e proprio conserva tutt’altro fascino. Non solo titoli nuovi, ma anche e soprattutto sequel di saghe famosissime, che durano da svariati decenni, stanno facendo strabuzzare gli occhi ai gamer in questo 2023. Su tutti, non si può non citare “Street Fighter VI”, ennesimo capitolo del celebre picchiaduro Capcom, che in passato spopolava prevalentemente nelle sale giochi, dove le partite erano contingentate a seconda della quantità di gettoni acquistati alla cassa.
Naturalmente, la complessità dello stile di gioco si è innalzata parecchio, le combo sono più difficili da portare a termine e i personaggi, che compongono un roster giammai smisurato, sono dotati di diverse mosse speciali. A differenza dei primi capitoli, oggi è anche possibile giocare con personaggi personalizzabili. Come per tradizione, le vecchie modalità di gioco non sono state particolarmente ritoccate, in modo da rendere Street Fighter godibile e riconoscibile anche a chi l’ha perso di vista magari una ventina di anni fa.
Un altro titolo molto chiacchierato del 2023 è stato “Diablo IV” di Blizzard, il capostipite del sottogenere degli hack & slash, avviato su pc nel lontano 1996. Con il quarto capitolo ci troviamo di fronte ad un open world con numerose novità, ma soprattutto un comparto multiplayer lodevole, che permette a più giocatori di cooperare e divertirsi insieme, anche a distanza, contro bass di vari tipi. In una delle modalità presenti i personaggi creati dai giocatori hanno il compito di affrontare il demone Lilith, che ha realizzato il mondo di Sanctuary con la collaborazione dell’arcangelo Inarius.
Un altro sequel molto interessante viene individuato in “Final Fantasy XVI”, che ha modificato in parte il gameplay per attirare nuove fette di utenza. La storia prende in prestito alcuni elementi della cultura del mondo occidentale fondendoli alla tradizione giapponese: le vicende si svolgono nel continente di Valisthea, in un’atmosfera dark dove la violenza la fa da padrona e dove i leggendari Eikon rivivono in alcuni umani noti come “Dominanti”. Quando le varie nazioni entrano in conflitto approfittando dei propri Dominandi per assicurarsi i cristalli magici, ecco che bisogna entrare in scena e sostenere numerose battaglie spettacolari per riscrivere l’ordine mondiale. Il primo Final Fantasy era uscito addirittura nel 1987, ma è stato verso la fine degli anni ‘90, quando è scoppiata la mania della PlayStation, che la serie è salita definitivamente alla ribalta.
Non si può non citare poi “The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom”, che va a rimpolpare la saga che vede protagonista Link, uno dei più importanti personaggi della Nintendo. In questo titolo è possibile esplorare il cielo e la terra creando inoltre oggetti dei più fantasiosi, il che lascia al giocatore una libertà creativa senza precedenti. Anche secondo la critica l’assenza di regole vincolanti nel nuovo “Zelda” è un punto a favore e già solo questo basterebbe per candidarlo a gioco dell’anno. Trattandosi di un’esclusiva Nintendo, però, questo titolo è e rimarrà disponibile solo per Switch, una console che riesce a tenere botta e sta reggendo il confronto con le console next-gen nonostante il peso degli anni.