Event-Driven Ansible di Red Hat è una soluzione scalabile e resiliente che offre alle aziende più modalità con cui attivare in modo efficace l’automazione nell’ambito delle proprie strategie hybrid cloud.
Disponibile nella Red Hat Ansible Automation Platform 2.4, Event-Driven Ansible estende il valore degli investimenti IT esistenti in tutta l’azienda, consentendo ai team IT di innovare maggiormente senza compromettere la qualità del servizio o i tempi di risposta necessari negli ambienti IT moderni.
Secondo uno studio commissionato da Red Hat, 451 Research, parte di S&P Global Market Intelligence, conferma che le piattaforme di automazione event-driven “riducono i rischi associati agli errori o al degrado dell’infrastruttura IT, ne preservano le scarse risorse e aumentano il ritorno sugli investimenti nell’architettura IT ibrida. Possono alleggerire il compito dei professionisti IT, consentendo loro di concentrarsi sulla logica di creazione, migliorare la qualità delle applicazioni e accelerare l’implementazione di applicazioni mission-critical”. Inoltre, “la tecnologia event-driven permette alle aziende di percepire e rispondere rapidamente ai cambiamenti, ai rischi o alle opportunità e, in ultima analisi, di creare nuovi vantaggi competitivi nelle loro attività di business digitali”.
Con Event-Driven Ansible automazione e osservabilità
Event-Driven Ansible collega facilmente gli strumenti di osservabilità dell’infrastruttura e delle applicazioni con l’automazione Ansible di livello enterprise. Quando Event-Driven Ansible riceve eventi da tool di terze parti, determina le fasi successive e agisce automaticamente. Consente ai team IT di predeterminare e definire regole per avviare risposte automatiche a situazioni quali processi di sistema non rispondenti o richieste di accesso non autorizzate. Quando le condizioni sono soddisfatte e un evento è attivato, esegue automaticamente l’azione desiderata tramite Ansible Playbooks o moduli di esecuzione diretta, con la possibilità di concatenare più eventi in azioni di automazione più complesse.
“Event-Driven Ansible è la componente del team che non va mai a casa. I clienti sono costretti a innovare costantemente o a rischiare di rimanere indietro rispetto alla concorrenza, sia che si tratti di ottimizzare le operazioni, offrire servizi digitali, affrontare le sfide legate ai processi di assunzione o mitigare le minacce alla sicurezza”, commenta Thomas Anderson, vice president e general manager, Ansible, Red Hat. “Se c’è tensione in una di queste aree, spesso si verifica un effetto a catena su tutti i budget, il personale e gli obiettivi aziendali. Event-Driven Ansible accelera notevolmente la risposta dell’IT, elimina il rumore che può distrarre dalle priorità chiave e può ottimizzare la produttività migliorando la soddisfazione. Con l’inclusione di queste funzionalità event-driven, Ansible Automation Platform è ora ancora più potente e in grado di rispondere a una più ampia gamma di esigenze di automazione IT come un’unica soluzione aziendale”.
Automatizzare più rapidamente le operazioni Day 0, 1 e 2 nel cloud ibrido
Event-Driven Ansible consente di rispondere in modo più coerente a tutte le funzioni di IT management, dalla gestione di condizioni dinamiche cloud-native alla risoluzione automatica di potenziali interruzioni del servizio, come downtime di sistema o avvisi di sicurezza. Riduce, inoltre, le numerose attività di routine manuali, spesso soggette a errori, come la reimpostazione delle password, la regolazione di elaborazione e storage, l’aumento dei ticket di servizio, la risoluzione delle derive di configurazione o l’esecuzione di backup in caso di modifiche specifiche. Ciò non solo consente al personale di concentrarsi su altre priorità, ma aiuta anche a codificare le conoscenze esistenti per consentire ai nuovi membri del team di accedere a informazioni affidabili e di utilizzarle, oppure ridurre le sfide legate ai processi di assunzione grazie a uno strumento “always on”.
I clienti possono utilizzare Event-Driven Ansible per iniziare più rapidamente ad automatizzare le operazioni Day 0, 1 e 2 nel cloud ibrido. Un’unica piattaforma può abilitare l’automazione manuale e automatica in qualsiasi ambiente, dall’infrastruttura hardware e di rete tradizionale agli ambienti cloud ed edge. Event-Driven Ansible estende le conoscenze esistenti in materia di automazione organizzativa a questi nuovi scenari, appoggiandosi ai concept già noti all’interno di Ansible Rulebooks per generare risposte automatizzate.
IDC: Event-Driven Ansible potenziale ‘game changer’ per le digital enterprise
“Event-Driven Ansible è un potenziale ‘game changer’ per le digital enterprise che devono fornire una customer experience altamente resiliente e coerente. Inoltre, gli IT executive che hanno la necessità di passare a una risposta più proattiva agli incidenti troveranno in Event-Driven Ansible un complemento alle soluzioni di osservabilità esistenti. Attivando l’osservabilità o altre soluzioni di monitoraggio, Event-Driven Ansible può intervenire in tempo reale per risolvere i problemi,” conclude Jevin Jensen, vice president of Intelligent CloudOps, IDC.
Event-Driven Ansible si integra, inoltre, con le “event source” di strumenti di monitoraggio, osservabilità e analisi IT di terze parti già in uso presso i clienti, con risorse pacchettizzate da partner quali Cisco ThousandEyes, CyberArk, Dynatrace, F5, IBM Instana, IBM Turbonomic, Palo Alto Networks e Zabbix – ne seguiranno a breve di nuovi – per aiutare i clienti a iniziare più rapidamente.
Contenuti supplementari sviluppati da Red Hat sono disponibili per Red Hat OpenShift, Red Hat Insights, AWS, Microsoft Azure, Google Cloud Platform e ServiceNow per offrire un’esperienza di automazione cloud end-to-end coerente. Event-Driven Ansible supporta anche lo sviluppo di integrazioni personalizzate, in modo che i clienti possano integrare gli eventi dai loro strumenti di monitoraggio preferiti, compresi quelli creati in-house.
Per aiutarli a iniziare sono disponibili anche le competenze di system integrator partner come Kyndryl, World Wide Technology e altri.