DataCore Software continua nello sviluppo strategico del software-defined object storage Swarm. Dopo l’acquisizione di Caringo, avvenuta nel 2021, la società si è concentrata su una strategia di go-to-market focalizzata sulle soluzioni e si appresta ora a dare nuovo impulso a questo fondamentale prodotto. L’object storage, infatti, rappresenta oggi il segmento di mercato in maggiore crescita in tutto il mondo, con percentuali a doppia cifra. In questo ambito, DataCore Italy è cresciuta lo scorso anno del 160%.
DataCore Swarm è il prodotto ideale per supportare progetti di trasformazione digitale che hanno al centro la gestione dei dati, un asset fondamentale per aziende di qualsiasi dimensione. Le informazioni sono infatti un patrimonio in crescita esponenziale, che le organizzazioni devono preservare e sfruttare al massimo per far crescere la loro attività o per migliorarne l’efficienza.
DataCore Software: focus su due obiettivi chiari
Sono due i segmenti in cui l’object storage offre un contributo importante: quello della protezione dei dati e quello dell’archivio attivo (active archive).
Sul primo fronte, DataCore lavora con i principali fornitori di software di backup – come Veeam, Commvault, Rubrik, Veritas, Catalogic e Atempo – testando e certificando le soluzioni pensate per tenere in sicurezza i dati e proteggerli da ransomware, manomissioni, cancellazioni involontarie, guasti hardware e accessi non autorizzati. La piattaforma di software-defined object storage Swarm offre un approccio multiforme alla protezione dei dati che consente di memorizzare più backup e di dedicare meno tempo alla gestione dello storage, contribuendo a ridurne il TCO (costo totale di possesso). È in grado di scalare facilmente la capienza da poche centinaia di TB a diversi PB e proteggere tutti i dati in un repository centralizzato con accesso distribuito utilizzando protocolli S3, HTTP o NFS.
Per quanto riguarda l’active archive, invece, Swarm permette di liberare i server e il loro storage dal carico eccessivo di dati che vengono utilizzati molto raramente, e che possono essere conservati in una soluzione on-premises dedicata ma dai costi più contenuti. Swarm scala facilmente il tier di storage secondario a lungo termine in modo incrementale senza dover ristrutturare i file system o modificare gli schemi di accesso. In questo modo, video, immagini, dati vecchi e inattivi, file di log, backup e così via possono essere richiamati facilmente in ogni momento.
Il software-defined object storage Swarm sempre più interessante
“Negli ultimi due anni DataCore Software si è concentrata soprattutto su certificazioni e scalabilità, con l’obiettivo di supportare la nuova strategia di go-to-market,” dichiara Ryan Meek, Senior Director, Product Management in DataCore Software. “Adesso stiamo lavorando su semplicità d’uso e convenienza, per rendere sempre più interessante il software-defined object storage Swarm. La società sta quindi investendo su infrastruttura e containerizzazione per rendere ancora più efficiente l’integrazione tra piattaforme”.
DataCore Software ha anche identificato la gestione del workflow come tema di grande interesse soprattutto in certi settori verticali, dove l’elaborazione del dato in siti periferici, a volte temporanei, è molto importante. Per questo ha recentemente dato vita a una divisione specifica, chiamata Perifery, che sfruttando le funzionalità di Swarm si concentra sul settore media & entertainment. In occasione del NAB, la soluzione AI+ che sfrutta intelligenza artificiale e apprendimento automatico è stata premiata come Prodotto dell’Anno.
Nel prossimo futuro la piattaforma Swarm è destinata a evolvere ulteriormente, migliorando aspetti legati all’utilizzo del container storage e alla flessibilità di implementazione. “I nostri investimenti sono orientati su questi due aspetti, che porteranno DataCore Software verso modalità di deployment più convenienti, anche dal punto di vista economico,” conferma Meek. “Arriveremo a una gestione dei dati in container eseguita nell’edge, e questo renderà possibile un paradigma di elaborazione dei dati completamente diverso da quello odierno. E a offrirlo sarà Swarm.”
Gli obiettivi di DataCore per il mercato italiano
A livello italiano lo sforzo di DataCore Software è quello di supportare al meglio il canale per accompagnarlo nella transizione verso l’object storage. “Dal 30 al 40% dei nostri partner è già pronto a gestire l’offerta Swarm,” dice Rémi Bargoing, Country Manager di DataCore Software per l’Italia. “Stiamo inserendo alcuni altri attori, in particolare service provider, interessati a fornire ai loro clienti servizi di storage e protezione dei dati per incrementarne sicurezza e disponibilità, oltre che per offrire maggiore flessibilità applicativa”.
Questo aiuterà a soddisfare le esigenze di modernizzazione e trasformazione digitale della pubblica amministrazione, che in Italia si muove anche sulla spinta dei fondi garantiti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “È una strada complicata,” ammette Bargoing, “ma le cose si stanno muovendo e all’orizzonte si profilano progetti di object storage davvero molto grandi. E DataCore Software è pronta a cogliere queste importanti opportunità”.