Oracle ha annunciato la disponibilità della soluzione Multiple-VM Autonomous Database su Oracle Exadata Cloud@Customer, che permette agli utenti di creare ed eseguire istanze di Autonomous Database, isolate e altamente disponibili, assieme ai database Oracle non autonomi nel medesimo sistema Exadata Cloud@Customer. I clienti possono così adottare con maggior facilità Autonomous Database e ridurre i costi grazie a un più efficiente utilizzo dell’infrastruttura. Multiple-VM Autonomous Database è disponibile gratuitamente tramite un aggiornamento over-the-air per i clienti Exadata Cloud@Customer esistenti.
Con Multiple-VM Autonomous Database su Exadata Cloud@Customer, le aziende possono impostare ambienti di database autonomi isolati per attività di dev-test, staging e produzione implementando differenti regole di accesso, quote e policy di disponibilità per soddisfare i requisiti di corporate governance.
Gli sviluppatori di applicazioni hanno accesso immediato a una piattaforma di sviluppo su database self-service che offre funzionalità avanzate e supporta tutte le tipologie di dati, carichi di lavoro e modalità di sviluppo. Inoltre, Multiple-VM Autonomous Database aiuta a migliorare la produttività degli stessi sviluppatori grazie alla creazione di un ambiente privato DBaaS (Database as-a-Service) con funzionalità di auto-tuning, auto-scaling e auto-management che riducono il tempo e le attività richieste per fornire applicazioni data-driven.
Come sottolineato in una nota alla stampa da Juan Loaiza, Executive Vice President, Mission Critical Database Technologies, Oracle: «Siamo concentrati sulla semplificazione della gestione dei dati per tutte le applicazioni data-driven, indipendentemente dalla complessità, dimensione, criticità o sensibilità. Con Autonomous Database in esecuzione sulla stessa infrastruttura dei database non autonomi, Exadata Cloud@Customer, i clienti possono facilmente implementare nuovi database autonomi e aggiornare i database esistenti ad Autonomous Database, quando sono pronti».
Per Holger Mueller, Principal Analyst e Vice President, Constellation Research: «Avere Autonomous Database su macchina virtuale in Exadata Cloud@Customer è un’ottima notizia per gli sviluppatori. Possono distribuire cluster di VM per ambienti self-service di sviluppo/test, staging e produzione ciascuno con gli adeguati livelli di servizio, quote, prestazioni e policy di accesso. Questa capacità, combinata con le funzionalità di auto-provisioning, auto-tuning e auto-patching e il supporto convergente per tutte le tipologie di base dati, carico di lavoro e stili di sviluppo moderni di Autonomous Database permette agli sviluppatori di ottenere una maggiore velocità».
Infine, secondo Ron Westfall, senior analyst and research director, Futurum: «Autonomous Database su Exadata Cloud@Customer era già almeno due generazioni avanti rispetto alle offerte di cloud ibrido di aziende del calibro di AWS, Google e Azure. Grazie alla possibilità di eseguire migliaia di Autonomous Database in virtual machine su un singolo Exadata Cloud@Customer, gli utenti possono ora sfruttare la funzionalità di scalabilità automatica per pagare a consumo l’utilizzo reale delle risorse di calcolo, invece di pagare sempre per i picchi di utilizzo della CPU come quasi ogni altro cloud ibrido sul mercato. Snowflake è rimasto ancora più indietro, dato che non dispone di un’offerta di cloud ibrido».
Sfruttando l’infrastruttura Oracle Exadata per garantire prestazioni, scalabilità e disponibilità, Multiple-VM Autonomous Database su Exadata Cloud@Customer semplifica l’implementazione di database cloud-native e mission-critical. Exadata Cloud@Customer è stato implementato con successo da aziende di tutto il mondo, tra cui Algar Telecom, Caja Los Andes, Deutsche Bank, Lalux, MacMaster University, Maxim’s, MoMRAH, n11.com e Texas A&M University, per godere più rapidamente dei benefici del cloud con minore complessità, rischi e costi.
Clienti di tutto il mondo possono accedere da subito a Multiple-VM Autonomous Database su Exadata Cloud@Customer tramite la console e le API di Oracle Cloud Infrastructure (OCI) per godere di un’esperienza coerente con quella del cloud pubblico Oracle ma on-premise, nel proprio datacenter, per soddisfare i requisiti di residenza e sicurezza dei dati.