Sovvenzionato dall’Unione Europea, VisiOn prevede la creazione di una piattaforma di gestione della privacy per la PA a opera di un consorzio di 11 partner internazionali
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A Vicenza sono 250 le imprese colpite da un’ondata di attacchi. Federprivacy: “Vero danno per le aziende è lo stato di paralisi in cui si trovano nell’impossibilità di proseguire l’esercizio delle loro attività”
Dura la reazione di Apple: “Pericoloso precedente”
Sono interdisciplinari i profili richiesti dal mercato per ottemperare agli obblighi di legge e sfruttare allo stesso tempo le opportunità dell’economia digitale. No ai meri addetti all’espletamento di adempimenti burocratici
Oltre la metà dei consumatori intervistati ritiene che i propri dati non siano al sicuro, intraprendendo azioni per proteggerli
Graverà sulle imprese la responsabilità di effettuare una valutazione d’impatto ed effettuare gli interventi
L’accordo che sostituisce il Safe Harbor è essenziale per le imprese europee e statunitensi che operano nell’Application Economy in Europa
L’invalidazione di Safe Harbor solleva interrogativi e problemi a molte aziende per quanto riguarda la protezione e la condivisione dei dati nel cloud. Individuando la soluzione giusta e il provider di servizi adeguato, le aziende possono evitare gli effetti negativi connessi a Safe Harbor
Aumenta la consapevolezza sulla gestione della sicurezza e cresce del 7% il budget medio delle aziende, ma le scelte di spesa sono influenzate soprattutto da obblighi normativi. Ancora limitati gli investimenti di security in ambiti emergenti del digitale come cloud e mobile
In una recente indagine di F-Secure molti degli intervistati sono preoccupati per la loro privacy e sarebbero disposti a cambiare servizi per proteggere i propri dati
Federprivacy consiglia l’utilizzo di dispositivi personali per dedicarsi alle attività di natura privata
L’approvazione del nuovo Regolamento UE per la protezione dei dati fa crescere la richiesta di figure specializzate nel settore. Ma ancora non esistono regole chiare per la selezione
I 28 stati membri avranno ora regole comuni. Due anni di tempo per adeguarsi
Da fine gennaio 2016, le aziende Usa che continueranno a importare dati europei secondo le regole del Safe Harbour incorreranno nelle sanzioni a meno che entro quella data non venga rinegoziato un nuovo accordo in grado di tutelare la privacy degli utenti. Un problema che coinvolge anche le applicazioni, il backup e il disaster recovery, come illustrato da Compuware.
La trasformazione digitale nel nostro Paese, che vale 25 miliardi di euro e 200mila occupati, farà da traino anche alle professioni in materia di privacy
Sono molteplici gli adempimenti cui i titolari sono sottoposti nella raccolta e nel trattamento dei dati dei dipendenti
E’ sempre più alta l’attenzione verso questo tipo di mansioni
Appuntamento a Roma il prossimo 21 ottobre con il Privacy Day Forum che si focalizzerà sul futuro Regolamento Europeo sulla protezione dei dati.
Aused propone un evento per illustrare il nuovo Regolamento sulla Data Protection UE in dirittura di arrivo. Appuntamento a Milano l’8 ottobre 2015
Creare una strategia coerente e valida per garantire la protezione dei dati sensibili dei clienti è un obiettivo che certamente si può raggiungere in meno di due anni, le aziende devono però avviare questo processo fin da subito