I sistemi cloud sono sotto attacco Crypto Mining e i gruppi cybercriminali dediti al mining di crypto valute si sfidano per accaparrarsi il maggior numero di risorse possibile. Il dato emerge da “A Floating Battleground. Navigating the Landscape of Cloud-Based Cryptocurrency Mining”, l’ultima ricerca Trend Micro, leader globale di cybersecurity.
Come sottolineato fin dalle prime battute di una nota ufficiale da Salvatore Marcis, Technical Director di Trend Micro Italia: «Anche poche ore di compromissione potrebbero tradursi in profitti per i cybercriminali. Ecco perché assistiamo a una lotta continua per le risorse computazionali in cloud. Minacce come questa richiedono una sicurezza organizzata e distribuita, per assicurarsi che i malintenzionati non abbiano nessun posto dove nascondersi. La piattaforma corretta supporta i team nel mantenere visibilità e controllo della propria infrastruttura cloud, mappare la superficie di attacco, valutarne i rischi e applicare la protezione corretta senza aggiungere costi eccessivi di runtime».
I cybercriminali cercano sempre più di trovare e sfruttare le istanze esposte, oltre a ricercare costantemente accessi deboli di SecureShell (SSH) attraverso attacchi di forza bruta, con l’obiettivo di compromettere gli asset cloud per il mining di criptovalute. Gli obiettivi sono spesso caratterizzati dall’avere software non aggiornati, una postura di sicurezza cloud non conforme e una conoscenza inadeguata su come mettere in sicurezza i servizi cloud, tutti elementi che vengono sfruttati dai cybercriminali per avere accesso ai sistemi.
Gli investimenti in cloud computing sono aumentati durante la pandemia, ma la facilità con la quale gli asset possono essere implementati ha lasciato molte istanze cloud esposte online senza patch, o configurate in maniera errata, più del dovuto.
I costi computazionali aggiuntivi, provocati dal mining, minacciano di rallentare i servizi chiave rivolti agli utenti all’interno delle organizzazioni vittime, oltre ad aumentare i costi operativi fino al 600% in ogni sistema infetto.
Il mining di criptovalute può anche essere l’allarme di una compromissione più seria. Molti cybercriminali implementano software di mining per avere entrate extra prima che gli acquirenti online acquistino l’accesso per ransomware, furto di dati e altro.
La ricerca Trend Micro svela le attività di diversi gruppi cybercriminali in questo ambito, come ad esempio:
Outlaw, che compromette i device IoT e i cloud server Linux sfruttando le vulnerabilità conosciute o attraverso attacchi di forza bruta SSH
TeamTNT, che sfrutta i software vulnerabili per compromettere gli host prima di sottrarre le credenziali per altri servizi, con l’obiettivo di raggiungere nuovi host e approfittare di ogni servizio mal configurato
Kingsing, che imposta un kit XMRig per il mining di Monero ed espelle altri miner fuori dal sistema vittima
8220, che è stato visto scontrarsi con Kinsing sulle stesse risorse. Questi gruppi sono soliti espellersi a vicenda da un host e installare i propri miner di crypto valuta
Kek Security, che è stato associato a malware IoT e all’esecuzione di servizi botnet
Per mitigare le minacce che derivano dagli attacchi di mining di crypto valute in cloud, Trend Micro raccomanda di:
- Assicurarsi che i sistemi siano aggiornati ed eseguire solo i servizi richiesti
- Implementare firewall, IDS/IPS e una security cloud endpoint per limitare e filtrare il traffico di rete in uscita e in entrata
- Eliminare gli errori di configurazione attraverso strumenti di Cloud Security Posture Management
- Monitorare i collegamenti delle istanze cloud in entrata e in uscita e filtrare i domini associati con mining pool conosciute
- Impostare regole per monitorare le porte aperte, i cambi al routing DNS e l’utilizzo delle risorse CPU da un punto di vista dei costi
Ulteriori informazioni sono disponibili a questo link
Il report completo “A Floating Battleground. Navigating the Landscape of Cloud-Based Cryptocurrency Mining” è disponibile a questo link