In tema di sicurezza digitale, a fronte di furti e rapine fisici diminuiti, il primo lockdown di marzo ha visto un’impennata di altre forme di criminalità evolute di carattere informatico e cibernetico.
Secondo i dati del Dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno e del servizio di analisi criminale della Polizia, nel primo semestre del 2020 sono stati denunciati 9380 delitti informatici, con una crescita del 23,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di cifre destinate a crescere ulteriormente in luce del crescente numero di interazioni online – operazioni bancarie e acquisti su siti e-commerce – che stanno caratterizzando le abitudini dei consumatori durante tutte le fasi dell’emergenza sanitaria.
Il Covid-19, infatti, ha colpito anche il mondo della criminalità informatica.
A ribadirlo è Nuance Communications, società pioniera nelle innovazioni di intelligenza artificiale conversazionale, che ha fatto il punto sull’evoluzione del ruolo di tecnologie quali Intelligenza Artificiale (IA) e biometria nel corso degli ultimi 12 mesi, al fine di delineare i trend nell’ambito della sicurezza informatica che promettono di caratterizzare il 2021 appena iniziato.
Sicurezza digitale: 5 tendenze in atto
- Le aziende offriranno un’esperienza digitale semplice, sicura e senza password
Un numero sempre più cospicuo di consumatori utilizza i canali online per effettuare operazioni bancarie, socializzare, giocare e fare acquisti. Il numero e la varietà di dispositivi e app in cui è necessario immettere informazioni sensibili sono aumentati vertiginosamente, di pari passo ai vettori per monitorare e sottrarre dati riservati. Inoltre, gli utenti di oggi sono sempre più consapevoli dei rischi legati alle loro identità e per questo motivo chiedono garanzie di sicurezza sempre più solide alle aziende con cui interagiscono. I Chief Information Security Officer (CISO) più lungimiranti trasformeranno l’autenticazione – sia per applicazioni aziendali sia per quelle legate alla sfera personale – in un’operazione più comoda e all’insegna della sicurezza, senza l’uso di password: oggi, infatti, una maggiore sicurezza è sinonimo di fidelizzazione dei clienti e responsabilità sociale aziendale.
- L’approccio integrato basato su server sarà il modello vincente
Sarà necessario adottare un approccio integrato all’autenticazione e alla prevenzione delle frodi: le tecnologie biometriche poco complesse offerte dai dispositivi oggi non bastano più. I clienti pretendono protocolli di sicurezza in grado di identificarli in prima persona, senza concedere l’accesso a qualsiasi altro individuo che possiede specifici dati. L’autenticazione tramite password, PIN o conferme via SMS non sono più sufficienti, perché queste informazioni possono essere recuperate con estrema facilità. Le tecnologie biometriche – come il riconoscimento vocale e comportamentale, le impronte digitali e le scansioni oculari – sono tutti validi esempi di una presenza online sicura. Purtroppo, la maggior parte di questi metodi di autenticazione proposti dai dispositivi stessi non sono in grado di prevenire le frodi commesse dai truffatori: innanzitutto, è difficile determinare chi ha creato l’impronta biometrica e, in secondo luogo, esse sono limitate a un dispositivo specifico con scarse possibilità di essere sfruttate in più canali. Infatti, è praticamente impossibile trasferirle da un dispositivo a un altro. Se invece l’autenticazione biometrica avviene sul server, i risultati saranno più efficienti in termini di sicurezza, prevenzione delle frodi e comodità per gli utenti.
- IA all’avanguardia consentirà alla biometria di risolvere problematiche di sicurezza sempre più complesse
All’inizio di quest’anno, Telefónica – azienda globale di telecomunicazioni – ha stretto una partnership con Nuance per assicurarsi che le persone anziane, ovvero quelle più impattate dal Covid-19, ottenessero un servizio prioritario, in modo semplice e sicuro. Nuance Gatekeeper, infatti, consente di identificare una persona dal suo modo di parlare, dal modo in cui scrive, da come tocca e interagisce con lo schermo del suo dispositivo mobile e determinare se la persona che si trova dall’altro lato del telefono sia un giovane o un adulto. Questo nuovo, ulteriore livello di rilevamento (denominato “Age Detection”) offre la possibilità di discriminare tra adulti ed ultrasessantenni, in modo da consentire ai più anziani di accedere al proprio conto senza dover sempre ricordare PIN o password, migliorando l’esperienza del cliente e la sua sicurezza, evitando che altri possano entrare nei conti rubando informazioni personali.
- Massima protezione dalle frodi per i telelavoratori
Con l’adozione sempre più capillare dello smart working – o lavoro da casa – i rischi di attacchi informatici non possono che aumentare nei confronti dei telelavoratori. A ciò si aggiungono anche le frodi professionali. Dipendenti non presidiati con accesso ai dati di identificazione personale possono contare su una nuova opportunità di truffare i propri datori di lavoro e sottrarre informazioni preziose. A questo proposito, Forrester Research prevede che il 33% delle violazioni di dati saranno commesse da parte di risorse interne, una percentuale che raggiunge il 25% oggi. Le aziende dovranno quindi trovare soluzioni immediate per combattere le voci falsificate (ovvero le clonazioni ultra realistiche di impronte vocali) per proteggere al meglio le interazioni con i lavoratori dislocati in tutto il mondo. Le misure di sicurezza tradizionali, inoltre, devono garantire prestazioni impeccabili in uno scenario in cui un numero cospicuo di persone lavora al di fuori del perimetro dei firewall aziendali.
- L’assistenza clienti sarà sempre più basata su approcci virtuali
Le consulenze, le transazioni e le interazioni tra brand e clienti diventeranno sempre più virtuali. Di conseguenza, i canali digitali dovranno essere più sicuri ed efficienti, proprio come se tutto avvenisse di persona. L’assistenza clienti tramite video è una tendenza emersa in seguito alla pandemia e la biometria vocale è un approccio di autenticazione di vitale importanza per garantire la sicurezza continua dei clienti. IBK (Industrial Bank of Korea), ad esempio, ha rivoluzionato l’esperienza di digital banking implementando la tecnologia di biometria vocale di Nuance per garantire un’autenticazione dei clienti solida ed efficiente in un mondo in cui le transazioni virtuali stanno aumentando in modo significativo.
Come sottolineato in una nota ufficiale da Brett Beranek, Vice President & General Manager, Security & Biometrics Line of Business di Nuance Communications: «Il 2021 si preannuncia come un anno importante perché ci sono le premesse per raggiungere un nuovo livello di sicurezza digitale. I metodi di accesso tradizionali, anche quelli più rudimentali e basilari come le password online, non sono più sufficienti. I sistemi di sicurezza biometrica basati su tratti verificabili come la scansione retinica, le impronte digitali e i modelli vocali sostituiranno i codici soggettivi che possono essere sottratti e utilizzati in modo improprio con estrema facilità. Le aziende che li adotteranno, faranno un vero e proprio salto di qualità in termini di protocolli di sicurezza e potranno garantire ai propri utenti una presenza digitale più fluida e sicura».