Nella continua battaglia contro le minacce ransomware, la salvaguardia dei dati personali (Personally Identifiable Information, PII) – quelli che comprendono informazioni private sensibili la cui compromissione può portare a gravi conseguenze legali, finanziarie e di reputazione – è un imperativo critico. Poiché gli attacchi ransomware continuano a evolversi, diventando sempre più sofisticati, la salvaguardia di questi dati rappresenta un aspetto cruciale di una strategia di protezione efficace.
· Mitigare i rischi legali e finanziari: dopo un attacco ransomware, la divulgazione ei dati personali può esporre le organizzazioni a rischi legali e finanziari significativi. Le violazioni possono comportare multe elevate, sanzioni normative e azioni legali collettive. Per ridurre la vulnerabilità a tali responsabilità, le aziende devono identificare e proteggere i dati in modo proattivo, dimostrando il loro impegno per la protezione dei dati e della privacy.
· Contrastare l’esfiltrazione dei dati: le gang ransomware spesso minacciano di pubblicare o vendere i dati rubati per costringere le vittime a pagare un riscatto. L’identificazione e la protezione dei dati sono necessarie per individuare le risorse critiche che gli attaccanti potrebbero prendere di mira per l’esfiltrazione. Robusti controlli di accesso, valide misure di crittografia e protocolli di prevenzione della perdita di dati agiscono come deterrenti contro l’estrazione non autorizzata.
· Protezione su misura, con priorità ai dati PII: riconoscendo che non tutte le informazioni hanno lo stesso valore, le aziende dovrebbero adottare un approccio strategico alla protezione. I dati PII, vista la loro elevata vulnerabilità al furto di identità e alle frodi, richiedono un’attenzione particolare. Attraverso meticolose individuazione e categorizzazione, le imprese possono allocare risorse per proteggere i dati più sensibili e preziosi, migliorando così l’efficacia delle misure di cybersecurity complessive.
Riconoscere la necessità di una forte protezione dei dati PII è il prima passo. L’identificazione di una soluzione per realizzare questo compito è il secondo pezzo del puzzle.
Ottenendo visibilità sui rischi legati ai dati, le aziende possono facilmente identificare e classificare quelli sensibili per contribuire a mitigare le potenziali violazioni e promuovere un’efficiente collaborazione interfunzionale, dando luogo a strategie di gestione dei dati intelligenti e proattive, progettate per ridurre rischi e costi.
Il rilevamento dei dati sensibili si basa in larga misura su metodi di intelligenza artificiale in grado di elaborare grandi quantità di dati in modo rapido e accurato all’interno di insiemi di dati ampi e diversificati. Nel panorama digitale odierno, caratterizzato da un forte rischio ransomware, la salvaguardia dei dati PII non è solo una necessità, ma una responsabilità. Abbracciando le tecnologie intelligenti basate sull’intelligenza artificiale e impegnandosi a creare un solido involucro di protezione dei dati sensibili, le imprese possono rafforzare le loro difese e garantire loro sicurezza e privacy.
A cura di Pavan Bedadala, Senior Director, Product Management di Commvault