Le soluzioni non integrate rendono più difficile garantire la sicurezza aziendale. Lo sostiene Check Point Software Technologies alla luce dei risultati di un nuovo sondaggio, condotto da Dimensional Research, che ha coinvolto 411 professionisti dell’IT e della sicurezza a livello globale in tema di consolidamento in campo IT.
Con il panorama di minacce informatiche in costante evoluzione e con l’avvento di cyber-attacchi sempre più sofisticati, il 99% delle aziende che utilizzano soluzioni di più fornitori ha dichiarato come questa situazione abbia causato loro notevoli problemi.
I principali risultati del sondaggio, condotto su, hanno evidenziato quanto segue:
- Con più risorse da proteggere, la fiducia nella sicurezza diminuisce – il 92% degli intervistati ha dichiarato quanto proteggere i propri asset IT dalle minacce sia una vera sfida. Solo il 34% e il 38% dei professionisti in ambito sicurezza ritiene che i propri dispositivi mobili e IoT siano adeguatamente protetti, rivelando una notevole lacuna nella struttura di sicurezza delle aziende.
- Quasi metà delle aziende utilizza da 6 a 40 diverse soluzioni di sicurezza, incrementando il livello di complessità – In pratica, ogni azienda interrogata nel sondaggio ha utilizzato più fornitori di soluzioni per la sicurezza. Il 49% di tutte le imprese utilizza da 7 a 40 prodotti per la sicurezza e il 27% delle aziende più grandi utilizza dagli 11 ai 40 prodotti derivanti da fornitori differenti.
- Troppi sistemi di gestione diminuiscono la visibilità – il 98% delle imprese gestisce i propri prodotti per la sicurezza attraverso più sistemi e interfacce, che comportano una visibilità frammentata e per “silos”. L’incapacità di ottenere una visione olistica dello stato delle minacce di un’azienda crea dunque problemi di visibilità, che complicano, a loro volta, la risposta agli incidenti.
- Lavorare con molteplici fornitori per la sicurezza è una complicazione per le aziende – il 79% dei professionisti della sicurezza afferma che lavorare con più fornitori presenta sfide significative. La manutenzione, gli aggiornamenti delle varie versioni, i rinnovi di contratto e le altre attività legate alla cura e all’alimentazione di una soluzione per la sicurezza richiedono risorse e tempo preziosi.
Perché il consolidamento dei fornitori è una priorità
La pandemia da COVID-19 ha creato un vero e proprio fenomeno nella nostra cultura lavorativa. Trasformazioni si sono verificate a livello globale, diffondendosi rapide e a lungo raggio. I cambiamenti drastici nelle infrastrutture di un’azienda rappresentano un’opportunità unica per valutare i propri investimenti in materia di sicurezza. Da sondaggio, il 69% degli intervistati concorda sul fatto che dare priorità al consolidamento dei fornitori porterebbe a una maggiore sicurezza. Il massimo livello di visibilità, raggiunto attraverso il consolidamento, garantirà l’efficacia dei sistemi di sicurezza, necessari a prevenire sofisticati attacchi informatici. La gestione unificata e la completa visibilità dei rischi in cui si potrebbe incorrere, completano l’architettura dell’impianto di sicurezza.
La riduzione del numero di fornitori consente di raggiungere un livello di sicurezza più elevato grazie a un’integrazione superiore e a minori lacune funzionali tra le protezioni fornite da ciascun prodotto. Inoltre, permette di diminuire significativamente i tempi, i costi e le risorse impiegate nei processi di ripristino degli incidenti. Check Point Infinity è la prima architettura di sicurezza consolidata attraverso reti, cloud, mobile e IoT, capace di fornire il più alto livello di prevenzione dalle minacce informatiche, sia contro quelle conosciute che contro quelle sconosciute. La gestione esclusiva di Infinity centralizza un’ampia gamma di eventi attraverso tutti gli ambienti di rete, i servizi cloud e le infrastrutture mobili. Inoltre, la tecnologia di prevenzione delle minacce di Check Point blocca gli attacchi più sofisticati prima che essi possano infliggere dei danni.
Come riferito in una nota ufficiale da Pierluigi Torriani (in foto), Security Engineering Manager di Check Point: «Alcune aziende operano sotto il falso presupposto che più prodotti si traducano in maggiore sicurezza. In questo caso, tuttavia, i professionisti in ambito sicurezza di tutto il mondo dovrebbero adottare la mentalità del ‘less is more’. Sommare più prodotti da fornitori diversi porta, semplicemente, a una maggiore complessità e può potenzialmente minare la sicurezza dell’azienda. Le imprese hanno bisogno di una soluzione di cybersecurity consolidata che rafforzi le loro difese, migliorando al contempo la loro rapidità di reazione contro ogni forma di attacco».
Per saperne di più, cliccando QUI, potrete accedere al webinar in inglese “How Non-Integrated Solutions Challenge Overall Enterprise Security”, che si terrà online il prossimo 25 giugno.