Nel 2021 gli stalkerware – software che consentono di spiare la vita privata di una persona attraverso un dispositivo smart – hanno colpito più di 32.000 utenti mobile di Kaspersky in tutto il mondo.
A dirlo sono i risultati del report Lo Stato dello Stalkerware nel 2021, che ha esaminato l’utilizzo degli stalkerware in tutto il mondo, e ha lo scopo di comprendere l’entità di questa minaccia. Fornisce, inoltre, alcune analisi sul fenomeno degli stalkerware e, più in generale, sull’uso della tecnologia per perpetrare stalking digitale, oltre che alcuni consigli per le organizzazioni non-profit e le potenziali vittime.
Se da un lato abbiamo assistito ad un calo significativo del numero di utenti colpiti rispetto ai dati raccolti da Kaspersky nel 2018 e ad una diminuzione del 39% rispetto ai dati del 2020, è importante sottolineare che queste statistiche rappresentano solamente la punta dell’iceberg.
Secondo una stima approssimativa della Coalition Against Stalkerware, ogni anno i casi di abusi attraverso l’uso di stalkerware a livello mondiale potrebbero essere circa un milione.
Confrontando i risultati di questa ricerca con i dati raccolti dall’indagine di Kaspersky sul Digital Stalking condotta alla fine del 2021, emerge un collegamento tra violenza online e offline. L’11% degli italiani (24% a livello globale) ha confermato di essere stato vittima di stalking digitale, mentre il 13% (25% a livello globale) ha dichiarato di aver subito violenza o abusi da parte del proprio partner. Abbiamo inoltre rilevato la medesima correlazione nella maggior parte dei paesi in cui è stata condotta l’indagine.
Gli stalkerware continuano a colpire vittime in tutto il mondo. Kaspersky ha identificato utenti colpiti in più di 185 paesi e territori: Russia, Brasile, Stati Uniti e India si confermano i primi quattro paesi aventi il maggior numero di vittime. La Germania è l’unico paese europeo presente nella top 10 dei paesi più colpiti.
Guardando all’Italia, nel 2021 Kaspersky ha registrato 611 casi aggiudicandosi il secondo posto nella classifica dei paesi più colpiti a livello europeo e l’undicesimo posto a livello mondiale. Nel 2020 invece erano stati registrati 1.144 casi e l’Italia si posizionava ottava a livello mondiale mentre nel 2019 i casi registrati ammontavano a 1.829 con l’Italia al sesto posto della classifica mondiale.
Questa edizione del report “The State of Stalkerware in 2021” fornisce anche una panoramica dei paesi più bersagliati a livello regionale, includendo anche le statistiche di Kaspersky relative a Nord America, America Latina, Europa, Medio Oriente, Africa, Europa dell’est, Russia, Asia Centrale e la regione dell’Asia Pacifica.
Che gli abusi perpetrati utilizzando la tecnologia siano una problematica in crescita lo confermano anche due organizzazioni non-profit – la statunitense NNEDV (the National Network to End Domestic Violence) e WWP EN (the European Network for the Work with Perpetrators of Domestic Violence) che hanno preso parte al report, condividendo la loro esperienza a contatto con le vittime.
Come sottolineato in una nota ufficiale alla stampa da Berta Vall Castelló e Anna McKenzie di WWP EN: «Le tecnologie ICT sono strumenti potenti per coloro che esercitano un controllo coercitivo, soprattutto in quelle relazioni in cui la violenza fa già parte della vita offline». La violenza domestica è aumentata significativamente durante la pandemia, soprattutto durante i vari lockdown.
Secondo Toby Shulruff, Safety Net project di NNEDV: «Esiste un numero crescente di dispositivi smart – tra cui home assistant, elettrodomestici connessi, sistemi di sicurezza collegati a reti Wi-Fi e smartphone – che vengono usati in episodi di violenza domestica. Sebbene gli stalkerware siano una preoccupazione comune, esistono anche molti altri strumenti sfruttati per perpetrare abusi sfruttando la tecnologia».
Collaborazioni di Kaspersky con stakeholder esterni per contrastare gli stalkerware
Kaspersky è uno dei cofondatori e promotori della Coalition Against Stalkerware, gruppo internazionale che si pone l’obiettivo di contrastare gli stalkerware e la violenza domestica. L’Interpol supporta la coalizione e nel 2021, insieme a Kaspersky, ha fornito un training sugli stalkerware a più di 200 agenti delle forze dell’ordine.
Inoltre, Kaspersky è uno dei partner del progetto DeStalk finanziato dalla Commissione europea, che mira a sviluppare una strategia per formare e supportare i professionisti dei servizi di assistenza alle vittime, i programmi per gli aggressori, i funzionari delle istituzioni e le amministrazioni locali. Kaspersky ha anche sviluppato TinyCheck, uno strumento gratuito e open source che ha l’obiettivo di rendere più semplice, veloce e non invasivo il rilevamento di stalkerware sul dispositivo della vittima. Funziona su qualsiasi dispositivo OS senza che l’aggressore se ne accorga. Nel 2021 svariate organizzazioni non-profit operanti nel campo della violenza domestica hanno sperimentato TinyCheck, condividendo dei feedback per incentivarne il miglioramento. Forze di polizia e organi giudiziari di diversi paesi hanno espresso il proprio interesse verso questo strumento, definendolo un ottimo supporto per offrire aiuto alle vittime.
Come concluso da Elena Gajotto, project manager, Una Casa per l’Uomo: «Il numero crescente di casi di violenza di genere perpetrati attraverso dispositivi tecnologici pone una nuova sfida per i professionisti che lavorano con le vittime e i perpetratori, e richiede una formazione specifica e attività di sensibilizzazione».