In questo articolo, Massimo Carlotti, Sales Engineering Manager Italy di CyberArk, leader globale nell’identity security, analizza le sfide legate alla sicurezza dei dispositivi IoT e OT e spiega quali sono le strategie da attuare per proteggerli e prepararsi a ulteriori sfide future.
Buona lettura!
Uno scudo digitale per IoT e OT: come proteggere i dispositivi in azienda
Internet of Things (IoT) e tecnologie operative (OT) stanno trasformando radicalmente il settore industriale, promuovendo l’innovazione e migliorando l’efficienza. Tuttavia, la crescente dipendenza da questi dispositivi porta con sé un aumento delle sfide legate alla sicurezza. Le tradizionali misure di protezione si rivelano spesso inadeguate di fronte alle minacce cyber che mettono a rischio questi asset fondamentali, esponendo le aziende a possibili situazioni anche molto pericolose.
I dispositivi IoT e OT sono ormai imprescindibili in settori chiave come quello manifatturiero, sanitario, energia e trasporti. Raccolgono enormi volumi di dati, gestiscono processi critici e operano spesso in contesti dove non può essere accettata alcuna interruzione del servizio. La loro rapida diffusione, però, ha sollevato serie preoccupazioni in termini di protezione, in quanto molti di essi non sono stati progettati con un’adeguata attenzione alla sicurezza, cosa che li rende bersagli facili ed appetibili per gli attacchi informatici.
Gestione degli accessi privilegiati negli ambienti IoT e OT
Un attacco a questi sistemi può avere conseguenze devastanti, causando interruzioni operative, sanzioni normative e danni alla reputazione, senza considerare i possibili danni a persone o cose. Data la crescente interconnessione di questi ambienti, la necessità di adottare misure di sicurezza robuste e proattive è oggi più urgente che mai.
La gestione degli accessi privilegiati rappresenta una delle sfide più critiche per gli ambienti IoT e OT. Le credenziali privilegiate conferiscono permessi elevati, essenziali per la gestione di dispositivi e sistemi. Se dovessero finire nelle mani sbagliate, gli attaccanti potrebbero assumere il controllo dei dispositivi, manipolare i processi, sottrarre dati o causare gravi danni di varia natura. Per questo motivo, la gestione degli accessi privilegiati (PAM) è un elemento centrale della strategia di cybersecurity per qualsiasi azienda utilizzi tecnologie IoT e OT.
Unificare gli sforzi per raggiungere la resilienza
Storicamente, la sicurezza di IoT e OT è stata gestita separatamente da quella IT tradizionale, creando lacune nel sistema di protezione complessivo. La trasformazione digitale, tuttavia, sta sfumando i confini tra questi ambienti, rendendo necessario un approccio maggiormente integrato. Questo in realtà costituisce anche un’opportunità, in quanto le aziende si stanno rendendo conto dell’importanza di colmare queste lacune adottando strategie che comprendano sia i sistemi IT che OT, creando un framework di sicurezza più coeso e adattabile alle nuove minacce e vulnerabilità.
Per una maggiore resilienza, le organizzazioni devono andare oltre i controlli di sicurezza applicati al perimetro IT ed estendere le proprie pratiche di sicurezza ai dispositivi IoT e OT. Questo implica l’integrazione di soluzioni per la gestione delle identità e degli accessi (IAM) specificamente progettate per le esigenze di questi ambienti. Centralizzando il controllo degli accessi privilegiati, le aziende possono prevenire accessi non autorizzati e ridurre il rischio di furto e abuso delle credenziali.
Un altro aspetto cruciale per la sicurezza di questi ambienti è la visibilità su accessi e utilizzo di questi dispositivi. Attraverso strumenti e protocolli di monitoraggio adeguati, le aziende possono rilevare e rispondere alle potenziali minacce in tempo reale, anziché intervenire a posteriori. Questo approccio proattivo aiuta a mitigare l’impatto degli attacchi, garantendo sicurezza e continuità operativa.
Conformità normativa e preparazione per il futuro
Con l’inasprimento dei requisiti normativi in materia di sicurezza dei dati, le aziende sono sempre più sotto pressione per dimostrare di aver adottato tutte le disposizioni necessarie per proteggere i propri asset, inclusi i dispositivi IoT e OT. L’implementazione di misure di sicurezza complete, che includano monitoraggio, documentazione e controllo degli accessi privilegiati, consente di rispettare le normative ed evitare potenziali sanzioni.
Le sfide legate alla sicurezza dei dispositivi IoT e OT non sono certo destinate a scomparire. L’evoluzione e la diffusione di queste tecnologie porteranno con sé nuove tattiche di attacco. Per restare al passo, le aziende sono chiamate ad adottare un approccio lungimirante alla sicurezza, dotandosi degli strumenti e delle tecnologie necessari per proteggere questi device, mantenendo una mentalità orientata al continuo adattamento e ottimizzazione.
Integrando la sicurezza IoT e OT con le pratiche IT esistenti attraverso una strategia globale, realtà di ogni settore possono rafforzare la propria resilienza contro le minacce attuali e prepararsi alle sfide future.
di Massimo Carlotti, Sales Engineering Manager Italy di CyberArk