La posta elettronica è uno dei canali di comunicazione più utilizzati nel business, ma anche uno dei più esposti alle minacce informatiche. Phishing, furto di credenziali e ransomware sono tra i principali rischi che colpiscono le aziende di ogni dimensione.
Nell’articolo che condividiamo di seguito, Fabio Buccigrossi, Country Manager di ESET Italia analizza l’evoluzione delle minacce email e spiega perché oggi è indispensabile adottare un approccio prevention-first per proteggere la casella di posta e garantire la sicurezza dell’intero ecosistema aziendale.
Buona lettura!
Ridurre i rischi nella casella di posta: perché adottare un approccio prevention-first contro il malware nelle email aziendali
La comunicazione via email è fondamentale nel business moderno, perché consente collaborazione e connettività tra diversi settori. Il suo ampio utilizzo la rende però un obiettivo per gli attacchi informatici. Secondo il Data Breach Investigations Report 2024 di Verizon, il phishing è stato uno dei principali vettori di attacco. Nel 15% delle violazioni di sicurezza, gli attaccanti hanno tratto profitto dal phishing, con un danno medio di 4,88 milioni di dollari per violazione. Queste statistiche evidenziano l’urgenza per le organizzazioni di adottare strategie efficaci per proteggere le email da minacce informatiche sempre più sofisticate. Per molte piccole e medie imprese (PMI), la sfida è critica. Risorse limitate rendono difficile l’implementazione di difese avanzate, lasciando le aziende vulnerabili. I criminali informatici sfruttano le lacune di sicurezza per accedere a dati sensibili, distribuire ransomware o rubare credenziali. Ciò rende un approccio “prevention first” alla sicurezza delle email essenziale per ridurre la superficie di attacco.
Le minacce via email
Comprendere la natura delle minacce email è il primo passo per combatterle. Il phishing e il social engineering sono tra i pericoli prevalenti, con attaccanti che creano messaggi credibili per ingannare i destinatari e indurli a rivelare informazioni sensibili. Questo tipo di attacco è tra le minacce più dannose dal punto di vista finanziario. Fingendosi per dirigenti o partner fidati, gli attaccanti possono manipolare i dipendenti a trasferire fondi o condividere informazioni sensibili, portando a perdite finanziare significative. Allo stesso modo, il furto di credenziali rappresenta un ulteriore rischio, in cui i criminali informatici utilizzano pagine di accesso false o messaggi ingannevoli per raccogliere nomi utente e password. Con queste credenziali, gli attaccanti possono entrare nelle reti aziendali e muoversi al suo interno, ottenendo accesso a dati preziosi o lanciando ulteriori attacchi. Il ransomware è un altro problema: gli attaccanti inviano link o allegati dannosi che, se aperti, crittografano file critici e richiedono un riscatto per il loro rilascio. Le conseguenze possono essere devastanti, e provocare interruzioni operative e ingenti perdite finanziarie.
Combattere le minacce email: alcuni consigli
Date le dimensioni e la sofisticatezza di queste minacce, le misure reattive non sono più sufficienti. Una strategia preventiva è fondamentale per ridurre i rischi prima che essi possano aggravarsi. Questo approccio proattivo implica una combinazione di tecnologia avanzata, policy chiare e consapevolezza dei dipendenti per creare una difesa multilivello contro gli attacchi basati sulle email. Alcuni dei passaggi chiave e delle tecnologie per combattere le minacce email sono:
- Filtri spam avanzati. I filtri anti spam sono strumenti che analizzano i messaggi in arrivo per identificare e mettere in quarantena le email sospette. I filtri moderni utilizzano il machine learning per rilevare schemi e riconoscere tentativi di phishing, offrendo una prima linea di difesa efficace. I protocolli di autenticazione email, come Domain-based Message Authentication, Sender Policy Framework e DomainKeys Identified Mail, contribuiscono a prevenire lo spoofing verificando la legittimità dei messaggi e garantendo che solo email autorizzate raggiungano i destinatari.
- Programmi di formazione sulla cybersecurity. È altrettanto importante promuovere una cultura della consapevolezza all’interno dell’organizzazione. I dipendenti rappresentano spesso la prima linea di difesa contro gli attacchi informatici, rendendo indispensabili programmi di formazione periodici. Queste sessioni possono aiutare il personale a identificare i tentativi di phishing, comprendere i rischi associati a link sospetti e segnalare potenziali minacce. Esercitazioni pratiche permettono ai dipendenti di riconoscere e rispondere efficacemente agli attacchi.
- Audit di sicurezza. Audit regolari dei sistemi di sicurezza email sono un altro componente chiave di un approccio preventivo perché valutano le misure esistenti, identificano lacune di sicurezza generali e assicurano la conformità con standard di sicurezza in evoluzione. Offrono un’opportunità per perfezionare le difese e affrontare le lacune prima che possano essere sfruttate.
- Policy sulle password e autenticazione. Regole per la creazione di password sicure e l’uso dell’autenticazione a più fattori (MFA) aggiungono ulteriori livelli di protezione. Richiedere ai dipendenti di creare password complesse e aggiornarle regolarmente riduce la probabilità di compromissione dell’account. L’autenticazione a più fattori migliora la sicurezza richiedendo una forma secondaria di verifica, come un codice temporaneo o una scansione biometrica, rendendo significativamente più difficile per gli attaccanti ottenere accesso anche se le credenziali vengono rubate.
- Tecnologie di sicurezza avanzate. Le tecnologie di sicurezza avanzate, in cui rientrano le soluzioni di protezione degli endpoint e monitoraggio della rete, giocano un ruolo importante nella difesa contro minacce sofisticate. Gli strumenti di sicurezza degli endpoint bloccano le minacce a livello di dispositivo, mentre gli strumenti di monitoraggio della rete analizzano continuamente il traffico attraverso la rete dell’organizzazione per rilevare comportamenti malevoli. Insieme, questi strumenti forniscono una protezione completa contro le minacce informatiche.
Tuttavia, gli strumenti tradizionali possono risultare insufficienti contro le minacce zero-day, evidenziando la necessità di soluzioni di sicurezza avanzate. Questi attacchi sfruttano vulnerabilità precedentemente sconosciute nel software, lasciando alle organizzazioni poco tempo per preparare le proprie difese. Potenzialmente veicolati tramite email apparentemente legittime, gli exploit zero-day possono eludere i sistemi di rilevamento tradizionali, incorporando payload dannosi o reindirizzando gli utenti a siti compromessi. Le piattaforme basate su AI che rilevano comportamenti anomali e sviluppano rapidamente contromisure sono di fondamentale importanza per una difesa proattiva. Investire in soluzioni di sicurezza email in cloud con capacità di protezione zero-day può migliorare significativamente la resilienza dell’organizzazione.
Il fattore umano
Sebbene la tecnologia sia un componente critico della sicurezza delle email, il comportamento umano gioca anch’esso un ruolo significativo. Creare una cultura di consapevolezza della sicurezza all’interno dell’organizzazione è essenziale per minimizzare i rischi. La leadership deve dare il buon esempio, dando priorità alla cybersecurity, allocando risorse e dimostrando un impegno verso pratiche improntate alla prevenzione. Policy e linee guida chiare danno ai dipendenti un quadro di riferimento per un uso sicuro delle email, mentre un ambiente di supporto incoraggia la segnalazione di messaggi sospetti senza timore di ritorsioni.
Prevention first e sicurezza email
La continua evoluzione delle minacce basate sulle email richiede vigilanza e adattamento costanti. I criminali informatici sviluppano continuamente nuove tattiche per sfruttare le lacune di sicurezza, rendendo imperativo per le organizzazioni rimanere informate sui rischi emergenti e sui progressi tecnologici. Le pratiche preventive, unite a una cultura di consapevolezza della sicurezza, possono ridurre significativamente il rischio di attacchi email e proteggere il canale di comunicazione più critico di un’organizzazione.
Man mano che le aziende affrontano minacce sempre più complesse, le misure proattive non sono più opzionali: sono una necessità. I costi finanziari, operativi e reputazionali di una singola email compromessa possono essere enormi. Investendo in pratiche preventive e promuovendo una cultura di resilienza, le organizzazioni possono proteggere le proprie caselle di posta e garantire la sicurezza dei propri ecosistemi digitali.
di Fabio Buccigrossi Country Manager di ESET Italia