Nel suo Consumer Threat Landscape Report 2020, Bitdefender dettaglia le principali minacce informatiche per la cybersecurity, la loro frequenza e quali sono state le tendenze del crimine informatico nel 2020.
Come sottolineato fin dalle prime battute di una nota ufficiale da Bogdan Botezatu, director of threat research and reporting di Bitdefender: «I risultati delle analisi che abbiamo effettuato nel corso del 2020 mostrano come i consumatori si siano trovati sotto il costante attacco da parte dei criminali informatici che hanno cercato di capitalizzare la paura e l’incertezza sociale che hanno accompagnato l’emergenza sanitaria. I criminali informatici non si fermano davanti a nulla: sfruttano ogni evento eclatante e l’empatia umana per trarne vantaggi economici. Con il protrarsi della pandemia osserviamo gli attacchi evolversi costantemente con nuovi meccanismi di distribuzione del malware, attività di social engineering sempre più ingegnose e nuovi exploit».
Il report si basa sull’analisi dei dati trimestrali e annuali derivanti dall’infrastruttura Global Protective Network (GPN) di Bitdefender, che esegue miliardi di operazioni al giorno su milioni di endpoint e utilizza algoritmi avanzati per identificare varie minacce e modelli di attacco.
Minacce informatiche: i risultati del Consumer Threat Landscape Report 2020 di Bitdefender
Impennata di attacchi ransomware in tutto il mondo – Nel complesso, gli attacchi ransomware sono cresciuti di un sorprendente 485% nel 2020 rispetto al 2019. Gli attacchi nel primo e secondo trimestre del 2020 hanno rappresentato il 64% di tutti gli attacchi ovvero il 19% in più rispetto ai primi due trimestri del 2019. In Italia il 66% nei primi due trimestri.
I sistemi operativi proprietari pericolosi sono un pericolo per l’IoT – I dispositivi con sistemi operativi proprietari costituiscono il 34% di ciò che i consumatori possiedono e sono responsabili del 96% di tutte le vulnerabilità rilevate. Bitdefender ha osservato un incredibile aumento del 335% delle vulnerabilità delle Smart TV rispetto al 2019.
Android è il veicolo preferito per diffondere malware e app dannose – Mentre gli utenti erano impegnati a destreggiarsi tra telelavoro, didattica a distanza, videoconferenze e cercavano informazioni su COVID-19, i criminali ne hanno approfittato ospitando siti fraudolenti per il download dell’ormai noto software Zoom e distribuire app cariche di malware con lo scopo di spiare gli utenti e rubare i loro dati personali. In particolare a inizio pandemia, nei primi due trimestri dell’anno in Italia si è riscontrato un aumento del 68%. In generale il 35% di tutto il malware Android rilevato proviene dalla famiglia Android.Trojan.Agent seguita da Android.Trojan.Downloader al 10% e Android.Trojan.Banker al 7%.
I dispositivi Network-attached storage (NAS) sono i più colpiti in termini di vulnerabilità riscontrate – Il numero di vulnerabilità riscontrate nei dispositivi NAS è aumentato del 189% anno su anno dal 2019 al 2020. Anche se i dispositivi NAS potrebbero non essere tra i dispositivi più diffusi nelle abitazioni, contengono potenzialmente il maggior numero di vulnerabilità per cui non sono ancora disponibili patch per neutralizzarle.
Le applicazioni potenzialmente indesiderate sono in aumento – Sebbene possano non essere dannose di per sé, potrebbero avere un impatto sull’esperienza dell’utente rallentando i sistemi, mostrando annunci inaspettati o addirittura installando software aggiuntivi. Bitdefender ha osservato un aumento del 320% delle applicazioni potenzialmente indesiderate segnalate nel 2020 rispetto all’anno precedente, ma i modelli di distribuzione trimestrale sono rimasti simili, suggerendo una crescita costante. In Italia è stato riscontrato un andamento costante rispetto al 2019.
Il report esamina ulteriormente questi e altri risultati per paese, tra cui Australia, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Romania, Spagna, Svezia e Stati Uniti, e prende in considerazione eventi chiave locali specifici, come le elezioni presidenziali del 2020 negli Stati Uniti.
Italia: principali informazioni emerse dal Consumer Threat Landscape Report 2020 di Bitdefender
Incremento del malware bancario nel 2020 rispetto al 2019 (59% nella prima metà del 2020 rispetto al 44% nello stesso periodo del 2019).
Le segnalazioni di Trojan bancari sono rimaste relativamente costanti in tutti e quattro i trimestri del 2020.
Più segnalazioni di ransomware nella prima metà del 2020 che nella seconda (66%). Nel 2019 il dato riscontrato era pari al 45% nella prima metà dell’anno.
Mentre la pandemia era in pieno svolgimento i criminali informatici si sono concentrati a colpire le vittime con trojan bancari e ransomware. Durante la prima metà del 2020 c’è stata una maggiore attenzione alle minacce informatiche con un elevato potenziale di guadagno.