La maggior parte degli utenti di internet frequenta di rado il dark web, eppure la curiosità che suscita attira ogni anno molti curiosi con l’intento di “sbirciare”.
Contrariamente al pensiero comune, non tutti i contenuti del dark web sono illegali e pericolosi.
In realtà nelle dark net troviamo maggiormente contenuti simili a quelli presenti sul web tradizionali o modificati, come l’edizione “dark” del New York Times.
Le dark net sono reti parallele (friend to friend o P2P) nate con l’intenzione di creare uno spazio virtuale in cui viene rispettato l’anonimato.
Questo bisogno non è esclusivo di chi conduce attività illegali ma anche degli utenti preoccupati dal continuo monitoraggio di internet.
Questo ha reso possibile il fiorire di contenuti innocui sulle principali reti parallele su cui troviamo forum di cucina, portali di informazione come ProPublica, capace di informare utenti di Paesi in cui il tradizionale Internet è censurato, la Hidden Wiki ossia una Wikipedia “parallela” oppure Astaroth, il portale che divulga gratuitamente lezioni per qualsiasi livello di istruzione.
Difatti si stima che i siti innocui rappresentino il 90% dei contenuti delle dark net, mentre il restante 10% è costituito effettivamente da siti criminali.
Per la navigazione di ogni dark net è necessario scaricare un software specifico: per accedere alla rete Tor, la più grande, basta scaricare il browser omonimo gratuitamente dall’Internet tradizionale.
Questa ospita siti con estensione .onion (ad indicare la struttura multilivello della rete), in questo modo il sistema Tor reindirizza i collegamenti sulla rete per mantenere l’anonimato.
Per accedere alle reti più grandi è sufficiente un browser specifico, mentre le più piccole sono reti private ed è necessario un invito per unirsi e ottenere le credenziali di accesso.
Per chi ha intenzione di connettersi a una dark net bisogna chiarire che la connessione viene gestita dal software della rete e sebbene ciò garantisce l’anonimato, rende anche più vulnerabili agli attacchi informatici.
Infatti, i contributi di ogni utente e le enormi risorse a disposizione hanno dotato l’Internet tradizionale di protocolli di sicurezza estremamente efficaci.
Quindi i curiosi e/o i riservati che scelgono lecitamente di utilizzare una dark net devono sempre tenere a mente che queste ultime sono molto meno sicure rispetto a Internet.
Per proteggere anche questo tipo di utenza, Panda Security ha elaborato alcuni consigli per accedere e navigare in sicurezza anche sulle dark net:
Vediamoli insieme:
Non condividere dati personali
Non accedere a siti illegali nei quali è facile essere colpiti da malware
Non fare acquisti e non inserire i dati della carta di credito in un sito di una dark net
Utilizzare una VPN oltre al software di connessione alla dark net. In questo modo si aggiungerà un livello di sicurezza in più alla propria connessione
Installare un software di cybersicurezza potente
Non scaricare file
Buona visione e buona navigazione (anche nelle dark net)!