Barracuda Networks, fornitore di soluzioni di sicurezza cloud enabled, annuncia una piattaforma SASE cloud nativa che permette alle aziende di controllare l’accesso ai dati da ogni dispositivo, sempre e in ogni luogo. La piattaforma riunisce Secure SD-WAN, Firewall-as-a-Service, Zero Trust Network Access e la tecnologia Secure Web Gateway di Barracuda per realizzare la convergenza SASE.
La piattaforma SASE cloud nativa comprende le nuove release di Barracuda CloudGen WAN e Barracuda CloudGen Firewall che includono diverse nuove funzioni di sicurezza e di rete:
- Abilitazione dei servizi di sicurezza sugli hub cloud del cliente, oltre alla possibilità di farli girare direttamente sui dispositivi locali.
- Notevole miglioramento delle performance delle applicazioni grazie alla funzione Forward Error Correction (FEC), che estende i vantaggi di SD-WAN anche alle sedi periferiche con un’unica connettività ISP.
- Funzionalità flessibili di accesso remoto sicuro con minimizzazione della latenza con connettività point to cloud.
- Semplificazione dei deployment OT/IoT rendendo possibile una connettività scalabile e funzioni di sicurezza pronte per l’uso con Barracuda Secure Connector che ora può connettersi direttamente con CloudGen Firewall o con gli hub cloud.
Inoltre, Barracuda sta integrando i suoi prodotti ZTNA, Barracuda CloudGen Access, con Barracuda Content Shield, il web gateway per l’accesso cloud sicuro. L’integrazione di CloudGen Access e Content Shield permette di usufruire di identità, client e installazione comuni.
Secondo il rapporto 2021 Strategic Roadmap for SASE Convergence di Gartner “La digitalizzazione, il lavoro remoto e il cloud computing hanno accelerato l’offerta SASE via cloud che consente accesso ai dati sempre, ovunque e da qualsiasi dispositivo. I responsabili della sicurezza e del risk management devono allestire un piano di migrazione dal perimetro legacy e dalle offerte basate sull’hardware a un modello SASE”.
In un recente studio realizzato da Barracuda più dell’80% degli intervistati ha dichiarato che preferirebbe una soluzione SASE che gira in modo nativo sull’infrastruttura as-a-service del proprio fornitore cloud rispetto a un’offerta di terze parti che richiederebbe un’ulteriore soluzione cloud.
Come sottolineato in una nota ufficiale da Tim Jefferson, SVP, Engineering for Data, Network, and Application Security di Barracuda: «Nel momento in cui le aziende spostano i propri asset sul cloud pubblico, ha senso considerare l’adozione di un’offerta SASE cloud nativa. In questo modo, si realizza una prossimità tra il punto di accesso alla rete e il luogo in cui si trovano gli asset, oltre a godere dei benefici di un’architettura cloud pubblica».
Le aziende, inoltre, si trovano ad affrontare minacce sempre più complesse e la carenza di personale capace di risolvere questi problemi. Per questo, Barracuda ha recentemente acquisito SKOUT Cybersecurity, ampliando così il proprio portfolio con una potente piattaforma XDR dedicata agli MSP e operativa 24 ore su 24. Barracuda ha inoltre integrato le proprie soluzioni con piattaforme XDR come Stellar Cyber. Insieme con l’offerta Professional Services, Barracuda può contribuire a risolvere il problema della carenza di personale qualificato e affrontare uno scenario di minacce in continua evoluzione.