[section_title title=Una linea comune]Una linea comune
Perché c’è un’esigenza che unisce chi gestisce i sistemi e la sicurezza delle aziende: ottenere elevate e grandi prestazioni, semplicità di gestione e implementazione, soluzioni granulari customer made. In una parola fruibilità. «Le AET sono l’attuale vera minaccia alla sicurezza delle reti, ma manca la reale coscienza del fatto. Chi lo capisce e si attrezza ha un vantaggio competitivo». Per questo, la società sposa un approccio consulenziale ed è disponibile a effettuare un vero e proprio test di vulnerabilità presso i clienti con Predator ed Evader, suoi prodotti di punta che testano la AET readiness delle soluzioni di sicurezza.
«Spesso – ha com- mentato Turani -, quando il cliente vede i risultati di queste prove rimane a bocca aperta, tra il sorpreso e lo spaventato. Strumenti anche di nuova generazione, infatti, possono fallire i test contro le AET, lasciando autentiche falle aperte per gli hacker. Per questo abbiamo creato EPS, Evasion Prevention System, che non obbliga gli utenti a riconfigurare la propria infrastruttura, perché è un prodotto layer-2 attivabile con una licenza standalone in qualsiasi infrastruttura di sicurezza, anche non a marchio Stonesoft.
Funziona come una “patch” per fronteggiare le vulnerabilità da AET e si basa su una tecnologia di normalizzazione multilayer implementata sull’intero stack di rete». Il prodotto, dunque, registra e riporta i tentativi di attacco basati sulle tecniche di evasione, rispondendo a una chiara evoluzione dei clienti, che dalla sicurezza vogliono di più. «Serve un frazionamento e una diversificazione per livelli per gestire, ad esempio, con un’unica consolle centralizzata l’intera piattaforma, al fine di garantire una difesa dinamica e in profondità, realmente best of breed, anche in ottica cloud, che renda possibili concetti di governance, alert, reportistica, auditing e drag and drop, semplificando il lavoro dei Cio».