Banca Profilo ha scelto le soluzioni iperconvergenti di Nutanix per rinnovare la sua infrastruttura e raggiungere così nuovi livelli di prestazioni, scalabilità e sicurezza.
Parte del gruppo Sator dal 2009, Banca Profilo conta circa 180 dipendenti e offre servizi specialistici per la gestione del patrimonio di clienti privati e istituzionali e per le esigenze finanziarie delle imprese. La banca non necessita di sportelli poiché gestisce in esclusiva e in modo estremamente personalizzato circa 3.000 clienti di fascia “private” mentre l’attività di gestione finanziaria viene invece erogata tramite trader specializzati. Inoltre, Banca Profilo offre l’applicazione Tinaba, che oggi serve oltre 100mila clienti che utilizzano servizi evoluti di pagamento erogati attraverso piattaforme IT in cloud.
Con Nutanix una scelta di soluzioni “di frontiera”
Il core banking di Banca Profilo è gestito in outsourcing dal consorzio CSE, mentre tutti i servizi di trading e finanziari sono affidati a sistemi informativi interni. Il CED e il sito di disaster recovery sono situati in due diverse location a Milano.
Nei primi mesi del 2020, in concomitanza con l’inizio della pandemia, Banca Profilo ha dato il via al nuovo piano industriale che prevedeva, tra l’altro, l’ammodernamento dell’intera infrastruttura hardware, su cui poggiano i servizi di trading e finanziari della banca, che a loro volta utilizzano sofisticati software che dialogano sia con i servizi in cloud di Tinaba sia con quelli in outsourcing presso il CSE.
Per questo importante progetto, Banca Profilo ha deciso di puntare sull’iperconvergenza scegliendo Nutanix, poiché tra le diverse opzioni sul mercato si è rivelata sin da subito la soluzione con il miglior rapporto tra costo e prestazioni.
Come sottolineato in una nota ufficiale da Paolo Muselli, Vice Direttore Generale, CTO e Responsabile Sistemi e Operations di Banca Profilo: «La nostra vocazione è fortemente tecnologica e la scelta di Nutanix è stata motivata, oltre che dall’esigenza di mantenere la velocità e l’agilità che ci hanno sempre contraddistinti, anche dalla volontà di utilizzare soluzioni di frontiera, aperte verso gli sviluppi futuri: volevamo semplicemente l’eccellenza».
Banca Profilo ha dunque sostituito il 90% della propria infrastruttura, del CED e del sito secondario, installando in totale 8 nodi Nutanix NX-8235-G7, con processori Intel Xeon 4214R e con storage ibrido.
Migrazione indolore per gli utenti di Banca Profilo
Per Francesco Bracchi, Vice Responsabile Sistemi e Operations di Banca Profilo: «Il deployment delle macchine è stato fatto in poche settimane e senza nessun disservizio, e anche la migrazione dell’hypervisor sulla nuova infrastruttura non ha dato alcun problema: gli utenti non si sono nemmeno accorti dei lavori in corso».
I risultati non si sono fatti attendere, a partire dal risparmio in termini di spazio e all’implementazione di un livello di Disaster Recovery nettamente più efficace rispetto al precedente.
Sicurezza e continuità del business sono elementi chiave per la banca e la nuova configurazione con Nutanix permette all’Istituto di avere sempre a disposizione una fotografia aggiornata per poter eseguire il ripristino dei sistemi senza fermarsi in caso di caduta di uno dei nodi.
Verso una infrastruttura IT totalmente iperconvergente
Nei prossimi mesi, Banca Profilo procederà con l’ottimizzazione dello strato software, con l’adozione dell’hypervisor AHV di Nutanix e della console di gestione Prism, e quindi con l’apertura verso il cloud. Questo percorso dimostra come Banca Profilo stia lavorando verso un processo di trasformazione digitale che coinvolge la cultura aziendale, i processi e le infrastrutture tecnologiche. L’obiettivo della banca è quello di adottare una strategia competitiva per mantenersi sempre ai massimi livelli di innovazione tecnologica e per offrire ai propri clienti servizi e esperienze sempre più soddisfacenti.
Come concluso da Muselli: «Vogliamo percorrere questo pezzo di strada insieme a Nutanix perché condividiamo lo stesso spirito pionieristico della multinazionale e perché ci piace il loro modello architetturale: semplice da gestire, performante, agile e scalabile. Inizieremo con un progetto pilota su un sistema non critico in ambito multicloud, per valutare costi, benefici e modalità di gestione. Procederemo poi a modernizzare l’infrastruttura IT per renderla totalmente iperconvergente».