A cura di Luca Maiocchi, Regional Sales Manager Italy di Proofpoint
Il phishing è una delle minacce IT di più vecchia data e ancora oggi maggiormente diffusa. È in circolazione da quando è stata inventata l’email e gli attacchi si sono talmente evoluti da superare anche le difese di sicurezza più sofisticate.
In sostanza, in cosa consiste il phishing?
Il termine “phishing” descrive un’ampia gamma di tecniche utilizzate per ingannare gli utenti e convincerli a fornire dati di valore ai cyber criminali. Questo tipo di attacco generalmente avviene via email e ha successo quando un utente si convince a:
- Inserire credenziali di login su un sito fittizio (ad esempio su una pagina fake di una banca)
- Aprire un allegato email pericoloso
- Cliccare su un link non sicuro
- Trasferire denaro su un conto bancario straniero
Come opera il phishing?
Gli attacchi phishing possono variare, ma ci sono alcuni elementi comuni:
- Sfruttano il fattore umano e non solo le vulnerabilità tecnologiche
- Approfittano del lato emotivo, segnalando urgenza nelle richieste
- Impersonano, in modo fittizio, identità legittime
Metodo di azione:
Le vittime target ricevono un messaggio di posta contenente un URL o un allegato che sembrano provenire da un mittente fidato, come una banca o un fornitore aziendale. Per gli attacchi che contengono un URL, l’email potrebbe richiedere al destinatario di effettuare il login a un account finanziario o di servizio. Se l’utente clicca sul link, verrà condotto a una pagina web fittizia, anche se molto simile a quella aziendale originale.
Gli aggressori sfruttano anche gli allegati per distribuire macro o software pericolosi che si eseguono quando un utente apre il documento o ne abilita il contenuto. L’allegato aperto installa malware sul dispositivo, che consente ai cyber criminali di rubare informazioni o prendere il controllo del sistema.
Quanto è efficace il phishing?
Il phishing è ovunque ed estremamente efficace. In base al report di Wombat Security, divisione di Proofpoint, State of the Phish 2018, il 76% delle aziende ha subito attacchi phishing nel 2017 e il 48% vede il tasso in aumento. Queste attività fraudolente sono molto costose e secondo l’FBI, hanno già causato perdite pari a 5 miliardi di dollari.
Come prevenire questi attacchi?
Dotarsi di una soluzione che garantisca la possibilità di autorizzare messaggi legittimi se inviati a nome dell’azienda e bloccare email fraudolente prima che raggiungano la cassetta postale. Inoltre, è fondamentale mettere in campo un piano di formazione e aggiornamento dei dipendenti sulla sicurezza, i rischi e sulle best practice da mettere in atto in caso di compromissioni.