Ieri, al padiglione 4 di Fieramilanocity si è aperta la 55ma edizione di Smau Milano, l’appuntamento b2b che fino a giovedì 25 ottobre farà del capoluogo lombardo la capitale dell’innovazione a 360°. Imprese, amministrazioni pubbliche, big player del digitale e startup: oltre 400 le realtà presenti, a mostrare il fermento nei settori chiave dell’economia: industria 4.0, commercio e turismo, sanità, agrifood, smart communities.
La prima giornata è stata caratterizzata da tre appuntamenti importanti che hanno fotografato lo stato di salute dell’ecosistema dell’innovazione italiana e ne hanno mostrato gli scenari futuri: ItaliaRestartsUp a cura di ITA – Italian Trade Agency, l’Intel Summit e la terza edizione dell’Osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital in Italia.
“Open Innovation is a big opportunity”: è stato questo il filo conduttore dell’evento di apertura di Smau Milano Italia RestartsUp, la vetrina per le startup innovative curata da ITA – Italian Trade Agency. ITA ha invitato decine di investitori internazionali a conoscere l’innovazione made in Italy, “un ecosistema pronto a decollare”, secondo la relazione Stefano Nigro, Direttore del Dipartimento FDI dell’Agenzia. Soprattutto in ottica Open Innovation: è per questo che l’evento di ITA ha ospitato anche alcune testimonianze di innovazione aperta.
Come Dompé farmaceutici, che ha in corso SideBySide4Innovation, una call specifica dedicata a gruppi di ricerca accademici e startup per cercare e finanziare con 20mila euro i migliori progetti e idee nei settori dell’oftalmologia e della nutrizione & benessere. «Da diversi anni abbiamo avviato un programma di Open Innovation – ha spiegato Sergio Dompé, Presidente e AD di Dompé Farmaceutici – che mira a stabilire un rapporto di scambio tra i luoghi dell’innovazione, creando valore attraverso la condivisione di tecnologie e conoscenze. Sostenere le nuove idee è da sempre al centro della nostra attività, anche per questo vogliamo contribuire a creare un ecosistema virtuoso per sviluppare le soluzioni terapeutiche del domani».
Valeria Fascione, assessora all’Innovazione, Startup e Internazionalizzazione della Regione Campania, ha spiegato il ruolo che la pubblica amministrazione riveste nel favorire l’innovazione: «Smau Milano è un appuntamento fondamentale nell’agenda regionale dedicata alla promozione e al networking. La nostra policy rivolta alla nascita di nuova imprenditorialità innovativa, alla diffusione delle competenze digitali e alla promozione del capitale umano qualificato è mossa dalla convinzione che l’energia che proviene dai giovani e dalle startup è fondamentale per "portare" innovazione nelle pmi e nelle grandi imprese, oltre che nella Pubblica Amministrazione».
Dagli Anni 90 Intel ha attivato Intel Capital, un progetto di venture capital che ha investito complessivamente sinora 2,5 miliardi di dollari: «In Intel il nostro focus non è fare cose fra di noi, ma tenere gli occhi aperti per vedere dove si fa e si costruisce innovazione, e come possiamo collaborare per costruire il futuro», ha affermato Maurits Tichelman, vice presidente Sales&Marketing Group e general manager per i paesi EMEA in Intel. Nel suo intervento Tichelman ha anche ricordato l’importanza che l’Italia riveste nella storia di Intel: «È bello essere in Italia e parlare di innovazione nell’anno in cui celebriamo il nostro iconico 50mo anniversario. L’Italia fa parte della nostra innovazione dato che a sviluppare uno dei nostri primi microchip è stato un innovatore italiano molto smart, Federico Faggin. Quindi l’Italia fa parte delle fondamenta del successo di Intel». Il manager, infine, ha chiarito qual è lo scenario futuro per i grandi player del digital: «Costruire tecnologie per questo mondo “smart connected” ora riguarda la capacità di sbloccare i dati. I dati che ci consentono di guidare o essere trasportati da un veicolo, di migliorare l’assistenza sanitaria, di vivere in mondi virtuali, di usare l’intelligenza artificiale… sempre più dati analizzati, processati e conservati nei data center. Questo è il futuro davanti a noi».
Dopo l’evento istituzionale, Italia RestartsUp è proseguita con il calendario di incontri di matching fra l’innovazione italiana e gli investitori stranieri presenti: sono 83 startup, 6 incubatori e 5 agenzie per lo sviluppo locale le realtà che ITA ha selezionato con ben 600 incontri in programma fino a oggi.
Il secondo appuntamento che ha caratterizzato la giornata è stato l’Intel Summit 2018 che ha illustrato la sua visione sui principali trend tecnologici che riguardano le aziende e parlato della sua strategia e delle sfide per il futuro. In un contesto dove il business delle aziende è sempre più guidato dai dati, con una riduzione dei costi del computing da un lato e un aumento delle prestazioni dall’altro, lntel ha spiegato le aree principali su cui si concentrerà l’innovazione tecnologica a supporto delle imprese.
Nel pomeriggio si è tenuto il terzo Osservatorio sui modelli italiani di Open Innovation e di Corporate Venture Capital, promosso da Assolombarda, Italia Startup e Smau, in partnership con Cerved e con il supporto di Confindustria Piccola Industria. I dati dimostrano come l’Open Innovation si stia sempre più affermando come modalità di collaborazione tra startup e imprese: sono infatti 2.349 le startup innovative (il 24,3% del totale) nel portafoglio di 7.635 investitori in Corporate Venture Capital (+2504 in due anni), con un crescente investimento in innovazione anche da parte di piccole e medie imprese.
«Uno dei motivi per cui l’Open Innovation si sta affermando come paradigma di trasformazione e competitività nel nostro Paese è che oggi abbiamo a disposizione tecnologie semplici, aperte, sicure e programmabili, che facilitano la collaborazione tra tutti gli attori dell’ecosistema», ha affermato Agostino Santoni, AD di Cisco Italia, fra i relatori all’evento. «I numeri e le esperienze di successo che possiamo raccontare oggi – prosegue – mettono in luce i risultati che si possono ottenere ma soprattutto i tre fattori chiave su cui il Paese deve investire per dare continuità ai progressi fatti negli ultimi anni: competenze digitali, piattaforme per fare rete e strumenti che facilitano l’accesso all’innovazione».
Dell’esperienza dell’agenzia nazionale dello sviluppo ha parlato Sergio Buonanno, AD di Invitalia Ventures: «Invitalia fa moltissimo per l’innovazione e per la creazione di impresa. Uno dei programmi principali, Smart&Start, ha fatto numeri notevoli dal 2013: abbiamo sostenuto 870 startup innovative, dato agevolazioni per oltre 270 milioni di euro, creando più di 4mila di posti di lavoro. Il processo di selezione si basa sulla presentazione di un business plan e la presenza di una partnership con aziende industriali è valutata in modo interessante. Tutto il sistema ora sta maturando: se nelle fase iniziali per una startup è importantissimo confrontarsi coi clienti e con il mercato, anche gli investitori di venture capital devono fare il loro mestiere per individuare le realtà più promettenti».
E Smau vuole essere anche il luogo dove l’innovazione fa scuola, dove i progetti i migliori diventano un esempio da seguire. È lo scopo degli Smau Live Show (trasmessi in live streaming), approfondimenti tematici in occasione dei quali le esperienze migliori di innovazione e di Open Innovation ricevono il Premio Innovazione Smau. Ieri sono anche stati assegnati i primi riconoscimenti ad ABB, Clementoni, gruppo Danieli HSD, GiPStech, Baldan Group, Boscolo Tours, Trentino Sviluppo, Aeroporti di Roma, Quix, Croce Rossa Italiana – Comitato di Napoli, Acquedotto Lucano, Etna Hitech, AXA, Reale Mutua Assicurazioni, Agos, Assicurazioni Generali, Soresa, Fondazione Gimema, Nano Silical Devices, Clinic Center, Eni, Inail, Città di Torino, Linetech.
Smau prosegue oggi, mercoledì 24 ottobre, con il suo fitto calendario di workshop e Smau Live Show. L’appuntamento principale sarà alle 10 in Sala Plenaria con la presentazione dell’Assintel Report 2019, sul mercato ICT e l'evoluzione digitale in Italia. Mentre giovedì 25, ultimo giorno di fiera, conosceremo quali startup vinceranno il Premio Lamarck, il premio assegnato dai Giovani di Confindustria alle startup ritenute più pronte a incontrare il mercato.