Navigant Research ha inserito Schneider Electric, specialista nella gestione dell’energia, come leader di settore nel report sulle soluzioni di Asset Performance Management (APM). In questa prima edizione del report, Schneider Electric si posiziona fra i principali operatori e fra i tre migliori provider, tra le 10 aziende prese in considerazione. Il punteggio è stato attribuito sulla base della strategia di prodotto e sulla capacità di esecuzione della stessa.
“Siamo dei pionieri nel settore dell’Industrial Internet of Things (IIoT) e la nostra posizione nel report di Navigant Research attesta l’ampiezza e la versatilità della nostra piattaforma Enterprise APM, e il valore che offre ai nostri clienti” ha dichiarato Kim Custeau, Director of Asset Management, Schneider Electric. “La nostra comprovata capacità di integrazione con i sistemi esistenti e di garantire un ritorno continuativo sugli investimenti in asset ha permesso ai nostri clienti di ottenere risparmi significativi sui costi di manutenzione, e di passare da strategie di manutenzione reattiva a strategie di manutenzione predittiva”.
La piattaforma Enterprise APM di Schneider Electric sfrutta il potenziale dell’IIoT per connettere business e operations, in una piattaforma end-to-end che permette una integrazione aperta. Con questo strumento, clienti industriali di settori quali elettricità, oil & gas, settore idrico, metallurgico ed estrattivo ed altri ancora riescono a massimizzare il ritorno sugli asset, riducendo le interruzioni di servizio non programmate, aumentando il tasso di utilizzo degli asset e rendendo più fluida tutta la loro operatività.
“Le utility stanno affrontando oggi un mercato in evoluzione, che pone sfide anche dal punto di vista normativo, pertanto assicurare la migliore performance degli asset è un fattore critico” ha commentato Lauren Callaway, Research Analyst di Navigant Research. “I migliori fornitori di soluzioni APM sono in grado di sfruttare i big data e l’analisi predittiva per offrire informazioni approfondite e di valore sulle performance, consentendo alle utility di ottenere di più dalle risorse di cui già dispongono”.