Meno numerosi rispetto al 2016 ma sempre più capaci di estorcere denaro. Sono gli attacchi ransomware progettati per la piattaforma Android e registrati da ESET nel 2017 ormai alle spalle.
Ne esce un quadro in cui, quello appena chiusosi è stato senza dubbio l’anno dei ransomware – basti pensare a Petya e WannaCryptor – che hanno causato danni per molti miliardi, mettendo in ginocchio tanto gli utenti privati quanto le aziende.
A rivelarsi sempre più aggressivi e capaci di estorcere denaro sono, però, stati soprattutto i ransomware progettati per la piattaforma Android anche se, secondo i dati di ESET LiveGrid, la distribuzione dei ransomware per questa piattaforma non ha mantenuto il trend di crescita degli anni precedenti.
Stando alle stime si è, infatti, registrata una diminuzione significativa, che ha visto scendere le percentuali di detenzione dal picco del 100% di marzo 2016 al 35% del marzo 2017, toccando i minimi del 5% di novembre 2017.
Il calo indicato, però, potrebbe essere solo temporaneo. Basti pensare ai diversi picchi di rilevamento ransomware per Android tra cui DoubleLocker che, individuato dai ricercatori ESET proprio verso la fine del 2017, rappresenta uno dei casi più emblematici dell’evoluzione dei ransomware avvenuta nel 2017.
In tal senso, la spiegazione dei ricercatori è che il miglioramento dei sistemi per estorcere denaro alle vittime coniugato con l’abuso dei servizi di accessibilità del menu Android ha permesso ai cyber criminali di attivare i diritti di amministratore del dispositivo, raccogliere le credenziali e le informazioni personali dell’utente, scaricare e installare payload malevoli, applicazioni indesiderate o altri malware sul dispositivo della vittima. La maggior parte degli attacchi registrati negli ultimi 12 mesi ha distribuito malware bancari, che hanno puntato a ottenere le credenziali del conto corrente e rubare i numeri delle carte di credito delle vittime.
La tematica sarà approfondita anche in occasione del Mobile World Congress di Barcellona, in cui ESET sarà presente allo stand 7H41, padiglione 7. Per ulteriori informazioni sulla partecipazione di ESET all’evento visitare il seguente link:
QUI il link sulle varianti più pericolose dello scorso anno e sugli esempi più significativi rilevati sin dal 2013 da ESET.