Avvezza a esplorare il mondo dell’Intelligenza Artificiale nella sicurezza informatica, Check Point Software Technologies utilizza tre strumenti per la prevenzione delle minacce, chiamati Campaign Hunting, Huntress e Context-Aware Detection (CADET).
Nel primo caso, senza l’intelligenza artificiale, un analista che studia le componenti malevoli, è in grado di individuare l’origine di tali elementi e identificare casi simili, come i domini registrati dalla stessa persona nello stesso momento, con la stessa terminologia.
Grazie alle tecnologie AI per emulare – e meccanizzare – l’intuizione umana, gli algoritmi di Check Point sono in grado di analizzare milioni di indicatori già noti e cercarne altri simili. Di conseguenza, possono produrre un ulteriore feed di informazioni sulle minacce. Più del 10% degli attacchi vengono bloccati esclusivamente dalla tecnologia di Campaign Hunting.
A sua volta, il motore Huntress va alla ricerca di file eseguibili malevoli, uno dei problemi più difficili da risolvere nella cybersecurity. Per sua natura, un file eseguibile può fare qualsiasi cosa quando è in esecuzione, perché non sta violando alcun limite: questo rende difficile capire se sta cercando di fare qualcosa di malevolo.
Una volta raccolti centinaia di parametri runtime, questi vengono forniti al motore AI-based, precedentemente istruito attraverso milioni di eseguibili non validi già noti, per poi classificarli.
Huntress è in grado di rilevare eseguibili malevoli al di là di ciò che l’antivirus e l’analisi statica potrebbero trovare. Il 13% degli eseguibili maligni rilevati vengono trovati esclusivamente da questo motore.
Infine, con CADET, anziché analizzare elementi isolati, diventa possibile esaminare un intero contesto e chiedere, ad esempio, se il link è stato inviato in una email, chi lo ha inviato, quando il dominio è stato registrato e chi lo ha registrato. Utilizzando il motore AI di CADET, è possibile raggiungere un verdetto univoco, accurato e contestualizzato.
Secondo Check Point Software Technologies, al momento, le tecnologie AI non sono ancora abbastanza mature per essere utilizzate da sole e c’è ancora bisogno di una grande quantità di input umani perché siano efficaci. Tuttavia, quando l’intelligenza artificiale verrà utilizzata come extra, aggiunta a un mix di motori esperti progettati per coprire l’intero panorama degli attacchi, la cybersecurity sarà ancora più all’avanguardia.