Che significato ha la parola “innovatori”? È qualcosa di simile a un inventore? O è un sinonimo di “imprenditore digitale”?
Sebbene la definizione di innovatore possa comprendere entrambe le cose, la realtà è molto più profonda e articolata. Un innovatore non è soltanto un imprenditore che usa la tecnologia, né chi utilizza la tecnologia per inventare un nuovo dispositivo. L’innovatore è una persona con l’abilità di guardare “oltre”, di vedere soluzioni laddove gli altri vedono ostacoli, è un visionario che con la mente prefigura futuri possibili e non solo probabili.
Di inventori e innovatori, geni che grazie alle loro intuizioni hanno cambiato faccia alla realtà ce ne sono tanti, persone che hanno semplificato la vita alle persone oppure inventori di software e dispositivi per divertire e intrattenere le persone, come l’ingegnere norvegese Inge Telnaes, mente brillante che, come molti suoi contemporanei, innovò il mondo del gioco sviluppando un software generatore di numeri casuali per le slot.
Oggi chi può essere definito “innovatore”? Certamente Elon Musk, la mente dietro Tesla Motor, genio controverso che dal lontano 1999, quando inventò X.com (poi diventato Paypal) fa parlare di sé per le sue idee, a volte ritenute eccessive quando non folli, ma senza dubbio visionarie.
Nato in Sudafrica nel 1971, Elon Musk ha prima studiato alla Queen’s University, in Canada, poi Economia e Fisica all’Università della Pennsylvania e, infine, Fisica Energetica a Stanford.
La sua mente inquieta e brillante lo porta prima a creare Space x, nel 2002, poi Tesla Motors, nel 2003.
Space X può essere considerato un mix di ambizione e visionarietà: nata dall’idea di costruire veicoli spaziali per trasportare persone comuni, con l’obiettivo di raggiungere Marte entro il 2022, la società di Elon Musk collabora da tempo con la Nasa: il Falcon 9 è stato il primo razzo di una società privata a raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale. Il Big Falcon Rocket, dotato di 31 motori e in grado di trasportare 100 persone, è la grande speranza di Elon Musk per raggiungere Marte.
L’altro grandioso progetto di Elon Musk, Tesla Motors, è nato con l’obiettivo di creare auto elettriche a costi relativamente bassi, batterie e tetti solari.
Nel 2008 arriva la prima Roadster, in grado di passare da 0 a 100 Km/h in 3,7 secondi; poi la Model S, in grado di percorrere 265 miglia con una ricarica. Tesla Motors immette successivamente sul mercato la Tesla Semi e il nuovo Roadster (da 0 a 60 Km/h in 1,9 secondi).
Elon Musk è considerato senza alcun dubbio un innovatore, ma è in buona compagnia: il mondo, Italia compresa, pullula di innovatori negli ambiti economici, sociali e tecnologici.
Brian Armstrong è uno di questi. Nato nel 1983, Brian Armstrong inizia a programmare sin da ragazzo e si laurea alla Rice University. Nel 2010, legge il White Paper di Satoshi Nakamoto e scopre il mondo delle criptovalute: nel 2012 fonda Coinbase insieme al collega Fred Ehrsam. L’anno di svolta è il 2013, quando arrivano i fondi dei venture capitalist; il 2014 Coinbase raggiunge il milione di utenti e stringe accordi con Dell, Expedia e Time Exc.
Al momento, Coinbase permette di scambiare ben 32 valute con 3 criptovalute e ha cliente in 190 paesi.
Altro genio contemporaneo è Daniel Gross, creatore delle start-up AI Grant e Y Combinator che agiscono nell’ambito di intelligenza artificiale. Inoltre, con l’organizzazione AI Grant, senza scopo di lucro, finanzia progetti futuristici che intendono combattere il monopolio delle aziende tecnologiche nel mondo contemporaneo.
Un innovatore con alcuni punti in comune con Elon Musk è Kyle Vogt: con la sua start-up Cruise Automation, acquisita nel 2016 da General Motors, sviluppa auto ad alto livello di automazione, dotate di sensori, telecamere e big data (opportunità ancora poco conosciuta e poco sfruttata) per avere sotto controllo lo stato del traffico.
Anche l’Italia ha i suoi innovatori: per il 2019 Forbes ne ha indicati 20, tra cui troviamo il ceo di Microsoft Italia Silvia Candiani, il ceo di Satispay Alberto Damasso, Davide Dattoli, fondatore del coworking Talent Garden e Alessandro Petazzi di Musemet, sistema di prenotazione di servizi turistici.
L’innovatore, realtà del nostro tempo ed erede degli omologhi del passato, è la speranza del mondo per un futuro migliore, in cui le difficoltà contemporanee saranno un ricordo come ora sono una sfida.