Sempre più popolari tra le aziende di tutti i settori, nonostante la maggior parte venga ancora organizzata da realtà IT, gli hackathon risultano fondamentali per migliorare le abilità e incrementare la spendibilità professionale di chi vi partecipa.
Ne sono convinti i consulenti Hays IT Services, divisione del gruppo Hays dedicata allo sviluppo dell’IT contracting, secondo cui, acquisire abilità tecniche, migliorare le capacità di problem solving e ampliare il proprio network professionale sono tra le motivazioni principali per cui un professionista IT dovrebbe partecipare a un hackathon.
Gli hackathon riuniscono professionisti IT e digital chiamati a creare qualcosa di nuovo o a trovare soluzioni innovative per risolvere questioni delicate, che sia attraverso lo sviluppo di app, tecnologie robotiche o nuovi modelli di business. Questi eventi attraggono moltissimi talenti, dai professionisti più esperti ai giovani all’inizio della loro carriera.
Non più o non solo dominio della cosiddetta cultura startup, oggi gli hackathon stanno diventando uno strumento mainstream utilizzato dalle aziende per trovare idee innovative, creare nuovi accattivanti prodotti e reclutare talenti in ambito IT.
I motivi di arricchimento
Stando agli esperti di Hays IT Services, gli hackathon apportano numerosi benefici alle aziende, grandi e piccole, in tutti i settori. La varietà di professionisti che vi partecipano porta diversità di pensiero e, di conseguenza, vengono generati prototipi e idee innovative. Senza gli hackathon il tasto “like” e la chat di Facebook non esisterebbero, così come alcune note app di messaggistica istantanea.
Ma gli hackathon non sono profittevoli solo per le aziende, bensì sono uno strumento utilissimo anche per i professionisti.
7 buoni motivi per prendere parte a un hackathon
1. Si impara in un ambiente “a basso rischio”
È più facile essere coinvolti in progetti stimolanti durante un hackathon. In questo contesto, infatti, si è liberi di sperimentare nuovi approcci ai problemi che non ci si arrischierebbe a utilizzare nella propria realtà quotidiana. Durante un hackathon non si mette, infatti, a rischio la propria carriera e, nella maggior parte dei casi, vi è la possibilità di vincere premi allettanti in caso di successo.
2. Si acquisiscono nuove abilità tecniche e si migliorano le proprie soft skills
L’hackathon è un ambiente “sicuro” dove sperimentare nuove tecnologie e strumenti. Molto spesso vengono organizzati workshop ai quali sono presenti esperti e guru del settore con i quali confrontarsi per apprendere nuove abilità tecniche e rispolverare le proprie soft skills.
3. Si acquisisce esperienza trasformando i concetti in azioni
Per coloro che, nella loro quotidianità, hanno a che fare solo con una delle fasi del ciclo di vita del prodotto, gli hackathon sono un ottimo modo per comprendere ed essere coinvolti in ogni passaggio, dalla progettazione alla realizzazione.
4. Si costruisce il proprio network
Durante questi eventi è facile entrare in contatto con molti professionisti del settore IT e venire a conoscenza delle opportunità lavorative nelle aziende partner dell’evento. Un’ottima occasione, soprattutto per i professionisti più giovani, di costruire il proprio network di conoscenze professionali.
5. Si acquisisce esperienza in differenti settori
Durante un hackaton è possibile osservare da vicino come diverse realtà affrontano i problemi e sviluppano idee innovative. Si possono sperimentare le diverse tecnologie e piattaforme utilizzate e perfino imparare nuovi linguaggi di programmazione.
6. Si migliora la propria capacità di problem solving
Imparare a lavorare velocemente e focalizzarsi sui risultati, essere flessibile e adattare il proprio approccio al lavoro: partecipare a un hackathon è utile per sviluppare tutte queste capacità, lavorando in team e su progetti complessi.
7. Si può ottenere riconoscimento dall’esterno
Spesso anche per un “maestro della programmazione” è difficile ottenere visibilità e riconoscimento. Gli hackathon sono l’occasione giusta per dimostrare le proprie abilità e distinguersi all’interno della più ampia comunità digital.
Non ultimo, prendere parte a un hackathon significa anche arricchire notevolmente il proprio CV, dando un chiaro segnale a recruiter e potenziali datori di lavoro che si è disposti a mettersi in gioco, che si è realmente appassionati della propria area di competenza e che si è motivati a sviluppare la propria carriera in ambito IT.