L’associazione OPEN-IX ha certificato DC OIX-2 il campus di datacenter DATA4 di Cornaredo riconoscendolo quale primario snodo di telecomunicazioni in Italia in grado di sostenere lo sviluppo ibrido e del multi cloud in Italia.
In tal senso, la nuova certificazione e la presenza sul sito del PoP MIX ottenuta dall’infrastruttura DATA4 configura quest’ultima come hub di interconnessione tra il bacino mediterraneo e l’Europa.
Creata nel 2013, OPEN-IX ha già certificato 25 data center e 11 centri di scambio internet. DATA4 ha già ottenuto la certificazione per il campus di Parigi il 4 ottobre 2017 a conferma della strategia di connettività del gruppo europeo.
Per ottenere questa seconda certificazione OIX-2, DATA4 ha dimostrato di saper promuovere l’interconnettività basata su grandi strutture di telecomunicazione, aiutando i clienti nella migrazione verso l’informatica ibrida, che combina piattaforme informatiche classiche e cloud privato e pubblico.
Sulla medesima falsa riga, la certificazione OIX-2 per i data center definisce norme elevate per le sale IT come quelle di DATA4, che beneficia di una piattaforma di servizi ad hoc di interconnessioni con gli operatori e i centri di scambio Internet.
Un campus di data center pronto per l’informatica ibrida
Il campus DATA4 di Cornaredo beneficia di oltre 3 diversi percorsi di infrastrutture basate su fibra con 3 carrier room (500m2) e 2 MMR/data center. Questo sistema di interconnessione permette a ciascun cliente di costruire facilmente un’architettura di rete ridondante oltre alla disponibilità del D4 Digital Hub che, interconnesso alle reti metropolitane e internazionali e ai maggiori cloud provider e centri di peering d'Europa, offre accesso a più di 220 operatori cloud, operatori di telecomunicazioni e nodi di scambio Internet.
Al top di mercato in termini di connettività, latenza, banda passante e agilità, DATA4 fornisce infine una capacità elettrica unica in Italia che consente agli operatori del settore di accompagnare l’evoluzione delle esigenze dei propri clienti nell’ambito di un percorso di crescente utilizzo del cloud ibrido.