Pure Storage, specializzata in tecnologia e servizi di data storage, ha pubblicato un nuovo report (The Innovation Race) realizzato in collaborazione con la società di ricerche Vanson Bourne per fare il punto della situazione sui trend e sulle sfide che influiscono oggi sull’innovazione delle aziende di tutto il mondo. Sono 1.500 i CIO e i responsabili decisionali IT che hanno risposto a un sondaggio finalizzato a valutare lo stato attuale dell’IT rispetto ai piani futuri delle aziende e a determinare la natura delle opportunità e delle sfide di maggior rilevanza.
Rilevanza per il settore
Un dato particolarmente interessante emerso dal report “The Innovation Race” è la conferma dell’importanza dell’intelligenza artificiale quale strumento con cui la maggior parte delle aziende punta a incrementare le proprie capacità di innovazione e di competitività. Molti CIO e responsabili decisionali IT, inoltre, dedicano parecchio tempo alla mitigazione dei rischi riducendo così il tempo disponibile per le iniziative rivolte all’innovazione.
Principali elementi
Una netta correlazione tra maturità AI e capacità di innovazione:
- Il 93% degli intervistati sottolinea come l’AI offra le maggiori opportunità per trasformare le rispettive organizzazioni.
- L’80% è preoccupato che la propria azienda possa restare indietro se l’infrastruttura necessaria a supportare l’AI non verrà implementata in modo sufficientemente rapido.
- Oltre due terzi (41%) hanno aggiunto di voler implementare una futura strategia “AI-first” per poter aumentare permanentemente il successo di business.
- Quasi tutti gli intervistati (99,7%) hanno confermato che le rispettive aziende stanno progettando, preparando o già adottando iniziative di AI.
- Oltre a generare innovazione, ci si aspetta che l’AI:
- Aumenti l’efficienza per il 55% degli intervistati
- Migliori la personalizzazione della customer experience per il 47% degli intervistati
- Migliori l’uso dei dati relativi ai clienti nel processo decisionale per il 44% degli intervistati
La gestione di rischi e minacce:
- L’86% dei responsabili IT intervistati considera prioritaria la riduzione del profilo di rischio della propria organizzazione. I rischi dall’impatto maggiore sono considerati essere i seguenti:
- Cyberminacce – 42%; Gestione di una congerie di sistemi differenti – 34%; Crescenti costi del cloud – 30%; Crescenti costi dell’energia – 28%
- Quasi due terzi (63%) preferirebbero dedicare più tempo all’innovazione piuttosto che ai rischi; il 58% dichiara che le esigenze del business imporrebbero di dedicare più tempo a favore dell’innovazione.
- L’88% dei decision maker trova che sarebbe più sensato sfruttare i budget attualmente assegnati alla riduzione delle cyberminacce per promuovere invece l’innovazione IT.
- È preoccupante vedere come la maggioranza dei team IT (51%) sia talmente impegnata a rispondere ai rischi da non trovare il tempo di innovare, con la conseguenza di poter restare irrimediabilmente indietro rispetto alla concorrenza.
I quattro consigli di Pure Storage per affrontare queste problematiche:
- Per quanto sia utile concentrarsi sull’innovazione, occorre trovare un equilibrio adatto rispetto alla cyber resilienza. È essenziale mitigare il rischio con un piano che copra le varie fasi di un attacco (prima, durante e dopo) in modo da minimizzare conseguenze e fermi operativi.
- Per rispettare i requisiti prestazionali riducendo i consumi e gli ingombri dei data center è opportuno ottimizzare con un approccio di infrastruttura ibrida, considerare le opzioni di un modello operativo cloud/as-a-service, e investire in tecnologie capaci di ridurre i consumi complessivi di energia, i requisiti di alimentazione e l’occupazione di spazio fisico.
- Valutare oggettivamente il grado di prontezza rispetto all’AI: un’infrastruttura AI dovrebbe offrire prestazioni prevedibili, facilità di gestione, affidabilità e minori consumi di spazio e alimentazione mediante un mix di soluzioni on-premises e cloud.
- Definire un solido piano di ripristino con resilienza multi-tier, copie snapshot immutabili e indelebili, e recovery ultraveloce dei dati.
Joao Silva, VP & GM, EMEA di Pure Storage, ha commentato: “Molte aziende ritengono che la modernizzazione sia talmente complessa da non sapere nemmeno da dove iniziare. Tuttavia i dati emersi da questo studio offrono una speranza: le aziende vogliono ridurre la complessità dei loro ambienti IT, il debito tecnologico e il tempo trascorso a reagire alle emergenze in modo da poter velocizzare l’innovazione, ridurre i rischi, aumentare i successi con la AI e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità”.