[section_title title=Il punto di vista dei protagonisti: MICROSOFT – Luca Venturelli, Direttore della Divisione Server & Cloud]
Da parte delle aziende si sta assistendo a un crescente interesse per il Cloud Computing e di fatto è proprio la possibilità di adottarlo secondo un modello ibrido, che contribuirà all’affermazione di questo paradigma. Certo c’è ancora un certo livello di incertezza nelle imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni, ed è per questo motivo che il ruolo degli It provider è fondamentale nel fornire la formazione e il supporto necessari per aiutarle a prendere consapevolezza delle potenzialità del cloud e adottarlo secondo il modello più funzionale alle proprie esigenze di business.
Occorre, infatti, valutare e programmare il proprio specifico percorso verso la nuvola, perché il cloud non implica soltanto un cambiamento tecnologico, ma una valutazione di modelli di business che prima d’ora non erano alla portata delle aziende. Anche per questo motivo, il processo di affermazione del cloud computing è ancora in corso.
Tra i principali fattori di rallentamento, ci sono le resistenze legate alle problematiche di sicurezza, ma in realtà si tratta solo di minacce percepite: con l’adozione del cloud, al contrario, le Pmi ottengono benefici in termini di protezione dei dati perché il cloud provider ha più competenze e risorse e le grandi aziende possono puntare su un’architettura mista Cloud/On premise e su un modello ibrido, spostando nel cloud i servizi possibili e mantenendo in casa quelli più critici.
Del resto la necessità sempre più attuale di far fronte al difficile contesto socio-economico con progetti d’innovazione sostenibile rappresenterà un fattore incentivante per la diffusione del Cloud nel 2013, poiché puntando su questo paradigma è possibile ottimizzare i costi dei progetti IT e dotarsi in modo più accessibile di soluzioni fondamentali in una logica di efficienza ed efficacia dei processi di business. Per facilitarne l’adozione è necessario dare urgente avvio a una riqualificazione dei professionisti IT già attivi e incoraggiare gli studenti a frequentare corsi di formazione e a conseguire certificazioni IT legati al cloud computing. Esiste, infatti, un gap tra domanda e offerta di skill legate al cloud e ciò rappresenta una sfida prioritaria per il settore IT.