[section_title title=Il punto di vista dei protagonisti: H P ITALIANA – Claudio Barbuio, C loud & Presales Country Director]
Nonostante il ritardo dell’Italia rispetto agli altri paesi europei, stiamo assistendo a un recupero interessante nell’adozione del cloud computing, con una crescita del 30-35% all’anno in un contesto di spesa It che decresce del 4-5% secondo alcuni analisti. Questo segnale positivo dimostra quanto le imprese italiane abbiano compreso i vantaggi che il cloud può portare in termini di efficienza nell’impiego del budget, maggiore flessibilità rispetto a esigenze di stagionalità e picchi di carico eleborativo, velocità nello sviluppo di nuovi servizi e agilità di risposta alle mutevoli esigenze del business attraverso l’It.
É solo una questione di tempo, poiché le aziende stanno cogliendo via via l’opportunità offerta dal cloud, ossia “liberare” i budget impegnati a sostenere i costi di gestione dell’It tradizionale per spostarli sull’innovazione, sullo sviluppo di servizi e applicazioni per essere più competitive. É il mercato a chiederlo, come ha messo in evidenza una nuova ricerca condotta per conto di Hp, per cui si fa sempre più concreto il bisogno di soluzioni che si estendano a tutti gli ambienti, siano essi It tradizionali, cloud privati, gestiti o pubblici. Secondo gli intervistati, infatti, il 75% dei manager delle aree business e It prevedono di adottare un modello di delivery ibrido. Lo studio evidenzia comunque alcuni elementi che ci portano a riflettere: il 65% è infatti preoccupato di legarsi a un unico vendor e il 72% afferma che la portabilità dei carichi di lavoro fra i diversi modelli di cloud è un fattore importante ai fini delle loro implementazioni cloud.