[section_title title=Le app: opportunità e rischio]
Di Jerome Sicard, Regional Manager Southern Europe, MarkMonitor
In Italia, secondo i dati forniti da Idealo, le vendite dei tablet e degli smartphone sono cresciute nel 2014 del 289% rispetto al 2013. Rispetto agli altri cittadini europei passiamo più tempo con tablet, smartphone, TV e spendiamo anche più di chiunque altro, con una spesa pro capite che ammonta a 559 euro solo nell’ultimo trimestre.
Secondo i dati di comScore MobiLens inoltre l’e-commerce dell’area UE-5 (Italia, Francia, Spagna e Germania) ha fatto registrare una crescita del +42% nei primi tre mesi del 2014, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Nonostante ciò in Italia solo il 50% dei siti e-commerce sono ottimizzati per i vari device. Queste aziende dovranno comunque adeguarsi in fretta al mercato delle app in ascesa, ma prestando particolare attenzione alle possibili app illegali che si sostituiscono ai brand in maniera fraudolenta e ai danni dei consumatori.
Ormai il consumatore si dirige su canali di informazione e acquisti online sempre più mobili, tuttavia dove si dirigono i consumatori arrivano spesso anche i truffatori informatici.
Le app mobile offrono alle aziende un enorme potenziale per creare brand awareness, realizzare promozioni e spingere le vendite.
I metodi possono variare da marca a marca e dal target di riferimento, per esempio alcuni brand utilizzano “giochi promozionali” per creare visibilità, fornendo intrattenimento; mentre altri utilizzano le applicazioni come piattaforme di vendita per completare la propria strategia omnicanale. Le banche spesso utilizzano le app per migliorare l’attenzione al cliente piuttosto che per fare promozione.
Tuttavia, ci sono rischi per le aziende che scelgono di utilizzare le applicazioni come leva della strategia di marketing.
Il rischio principale è che i consumatori scarichino e installino un’app pensando che questa sia stata progettata e messa a disposizione da una marca, in realtà non può essere così. Una volta scaricate le app possono causare una serie di problemi e, anche se il marchio non è direttamente responsabile dell’applicazione, il consumatore lo pensa. Ci sono una moltitudine di modi in cui un app “false” o “illegali” possono essere in grado di danneggiare un brand: l’impatto negativo sulla sua reputazione è causato dalla perdita di entrate attraverso la vendita nell’m-commerce.
L’ideale è trovare un modo per monitorare costantemente il mercato delle applicazioni più visibili, in questo modo i brand e le aziende possono controllare la propria immagine aziendale.
Tutto ciò però è più difficile di quanto sembri, soprattutto se non si ha la tecnologia necessaria per farlo. Il mondo delle applicazioni sta cambiando rapidamente e per proteggere se stessi (e per inciso proteggere i consumatori), un marchio dovrebbe monitorare questi ambienti in modo aggressivo incessantemente.
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