[section_title title=Intervista: parte 2]
Parlando di mercato… uno dei fenomeni più dirompenti ai quali stiamo assistendo è il Cloud. Questa tecnologia consente ormai a tutti, privati ed aziende, di mettere al sicuro i propri dati ad un costo tutto sommato abbordabile. All’interno di questo scenario cosa spinge le aziende a rivolgersi ancora a realtà come Kroll Ontrack?
A questo proposito entrano in gioco diversi aspetti. In Italia la banda a disposizione non consente ancora di godere delle condizioni ottimali per quanto riguarda l’utilizzo del Cloud. Ci sono poi degli aspetti normativi e aspetti di fiducia che portano ad una scarsa propensione a far uscire i propri dati al di fuori dei confini aziendali.
Al di là di questi aspetti non bisogna però dimenticare una cosa fondamentale: che tutti questi dati che risiedono sulla “nuvola” comunque sono dati memorizzati su un qualche sistema fisico, che in quanto tale può subire problemi. Il succo del discorso quindi è che magari facciamo un po’ meno “lavoretti”, ma quelli che facciamo sono di un piano e di una portata nettamente superiore.
Non da ultimo l’aspetto della diffusione del cloud dipenderà anche molto dal nuovo regolamento per la privacy, che ci auguriamo entri in vigore il più presto possibile.
Adesso il principale ostacolo alla effettiva e corretta protezione dei dati, se pensiamo al recupero dei dati, se pensiamo alla cancellazione sicura, non risiede nei costi, ma risiede nel fatto che vengono un po’ sottovalutati. Nel momento in cui avranno la giusta attenzione anche dal punto di vista normativo, con delle direttive chiare per gli utenti, tutti si dovranno adeguare.
Relativamente all’analisi dei dati digitali voi collaborate anche con le forze di polizia? Perché sempre più spesso questo tipo di servizio viene utilizzato nelle attività investigative…
La polizia delle telecomunicazioni come gli altri reparti specialistici dei vari corpi di polizia stanno acquisendo sempre più competenze in quella che è la parte di analisi dei dati, area in cui lasciamo a loro il pieno arbitrio. Però molto spesso questi organismi si avvalgono del supporto di Kroll Ontrack per quello che può essere la rimessa in funzione del sistema per il recupero dei dati. Un esempio su tutti: quando a Genova c’è stato l’episodio della nave che aveva colpito la torre è stato fondamentale andare ad analizzare tutti quelli che erano i supporti. Siamo perciò stati incaricati di recuperare fisicamente i sistemi, fare una copia del loro contenuto e dopo di che l’analisi è stata svolta dalla polizia.
E sempre a questo proposito il vostro personale possiede l’abilitazione di CTU?
Sì, veniamo nominati.
Passando a parlare di cancellazione sicura dei dati, tecnicamente in cosa consiste questo processo?
La cancellazione sicura, come definito dal Garante Per la Privacy, può essere fatta in due modi. Il primo tramite demagnetizzazione, cioè sottoponendo lo strumento ad un campo magnetico controllato (metodo applicabile ad Hard Disk e altri supporti magnetici come i nastri), oppure con sovrascrittura tramite dei software, metodo questo applicabile per tutte le tipologie di dispositivo. In questo caso si utilizzano degli strumenti software che vanno a sovrascrivere completamente il contenuto del supporto stesso.
Una domanda un po’ provocatoria a proposito di cancellazione sicura: molto spesso chi ha la necessità di andare a cancellare dati lo fa per nascondere qualcosa, magari delle attività illecite. A questo proposito Kroll Ontrack fa riferimento a una particolare deontologia?
Nel momento in cui andiamo a svolgere un’operazione di cancellazione sicura il committente deve dichiarare la piena titolarità e la possibilità di utilizzo dei dati. E’ difficile dare una risposta a questa domanda perché nel momento in cui viene riscontrato il diritto di proprietà del dato noi non andiamo a fare nessun tipo di verifica su quelli che sono i contenuti, pena il rischio di violare la privacy del cliente. Si tratta quindi di situazioni che non possiamo andare a disciplinare in alcun modo.
La cosa importante però è che se per esempio si utilizza una sovrascrittura software sul supporto rimane una traccia che è stato eseguito questo processo, insieme alla data in cui è avvenuta questa esecuzione. In una fase di analisi quindi si può andare a riscontrare questa anomalia, ma tutto ciò esula dalle nostre attività.
Visto che siamo all’inizio dell’anno passiamo a parlare di bilanci e previsioni…
Il bilancio 2014 è assolutamente positivo, come dicevo abbiamo avuto una crescita nel numero di lavorazioni, nel numero di clienti e nella qualità delle lavorazioni.
L’approccio per noi è molto pragmatico: se ci sono le condizioni per raggiungere un risultato si potenzia la struttura ed è proprio quello che abbiamo fatto andando ad inserire delle persone dedicate alla promozione, alla vendita, quindi all’education anche del mercato per quanto riguarda le soluzioni della cancellazione sicura e per quanto riguarda altri nostri prodotti molto verticali dedicati alla gestione di Exchange, SQL e SharePoint. Stiamo poi andando a portare un nuovo modello di business per quanto riguarda il recupero dei dati. Il data recovery viene visto fino ad ora come soluzione reattiva, mentre il nostro obiettivo è quello renderla proattiva. Abbiamo lanciato in Italia DatiOK, una soluzione che abbiamo studiato proprio a casa nostra, entrata in produzione l’anno scorso, e per adesso stiamo andando a potenziare il canale retail. La cosa interessante è che questo modello, che è nato nella nostra filiale, è stato poi portato anche ad altre filiali: in Norvegia, in Finlandia, e sta per essere adottato in Spagna.
Quindi per il 2015 il nostro obiettivo è quello di andare ad essere maggiormente presenti sulla cancellazione sicura, di andare ad introdurre tutti i prodotti PowerControls e di andare a definire un canale di vendita efficace e di volume per quello che è il servizio DatiOK.
Non disperiamo che DatiOk possa sbarcare anche negli Stati Uniti: sarebbe la prima volta che da una filiale periferica si riesca a portare il sistema al centro. Si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione copernicana.