Oracle, Sopra Steria e SDA Bocconi School of Management presentano i risultati della ricerca ERP in Cloud: valore potenziale e readiness delle imprese. Lo studio ha analizzato i casi di 25 aziende medio-grandi, esaminando in dettaglio i casi di Amplifon e Sherwin Williams, che hanno fatto scelte diverse – un ERP full-cloud e una soluzione ibrida, rispettivamente.
L’ERP in Cloud si confronta con “vecchi problemi” che da sempre riguardano la gestione dei processi aziendali di back office, e offre l’occasione di risolverli in modo nuovo, più adeguato alle nuove dinamiche competitive e di mercato legate alla digitalizzazione. Perché questo modello si affermi, però, è necessario che si allineino diversi fattori e che le aziende diventino più consapevoli delle possibilità date da un’offerta tecnologica molto innovativa che oggi è pronta per essere adottata con successo.
“In molti casi il cloud è visto comunque ancora come una scommessa, non come una certezza, commenta Paolo Pasini, Associate Professor of practice di SI e IT/Digital Management di SDA Bocconi School of Management. Molto più favorevole al cloud, infatti, è l’atteggiamento di aziende che compiono scelte di digitalizzazione più spinta, ad esempio nei processi di customer experience o di operatività aziendale tout court. Positiva l’adozione anche in alcuni settori particolari come quello delle grandi commesse internazionali di ingegneria e costruzioni; più difficile, al contrario, la situazione nei settori più regolamentati, come quello bancario. In ogni caso, il software ERP come servizio in cloud è una grande opportunità per le direzioni aziendali che, facendo tesoro della esperienza spesso disastrosa fatta con la customizzazione spinta della prima generazione degli ERP on premise, possono sfruttare le nuove modalità di fruizione per standardizzare il più possibile i propri processi e per costruire contratti e relazioni che riducano i rischi che si creano verso il fornitore del servizio.”
Perché l’opportunità venga colta, però, servono alcune condizioni. In questo senso, la ricerca ha analizzato soprattutto due dimensioni: la consapevolezza direzionale e valore potenziale dell’ERP In cloud, nelle aziende, e il loro livello di “readiness IT”. Uno dei fattori più forti a favore della scelta di un ERP in cloud, come si evince dallo studio di SDA Bocconi, è dato dalle trasformazioni del business – diversificazione, internazionalizzazione, fusioni e acquisizioni, apertura a ecosistemi esterni all’azienda, attivazione di piattaforme digitali.
Dalla ricerca sono emerse, in sintesi, tre categorie di fattori rilevanti nell’orientare la scelta verso un ERP in cloud:
- le strategie e il cambiamento aziendale;
- la maturità organizzativa;
- gli obiettivi economici e patrimoniali dell’impresa.
I fattori che ne rallentano l’adozione invece sono, da un lato, la spinta verso la personalizzazione della soluzione – scelta spesso fatta con l’ERP on-premise, che però può trasformarsi in un elemento di complessità eccessiva; dall’altro, la mancanza di competenze cloud in azienda, e in generale la resistenza al cambiamento verso tutto quello che “ha sempre funzionato così”, a dispetto dell’obsolescenza delle infrastrutture e della trasformazione organizzativa.
In molti di questi casi, come si vedrà, la scelta è quella di passare per una soluzione ibrida, che coniughi la preservazione degli investimenti e la cloudizzazione di moduli funzionali e verticali, con un’evidente necessità di integrazione garantita dal PaaS.
“Il Cloud porta flessibilità, modularità, scalabilità, rapidità di applicazione, facilità di evoluzione: abilita nuovi modelli operativi che si riflettono in un nuovo modo di concepire i sistemi aziendali. Nell’era della digitalizzazione, l’ERP in Cloud non è più solo un sistema di back-end per amministrazione e gestione, è una piattaforma completa di connessione aziendale per integrare al meglio servizi, processi, funzioni; e quello di Oracle, in particolare, include già tecnologie come intelligenza artificiale, blockchain e persino digital assistant, che semplificano il compito dei CFO – il tutto con grande attenzione alla sicurezza dei dati tipica del Cloud di Oracle”, afferma Gianfranco CAIMI, ERPM Country Leader di Oracle Italia.
“L’ERP in cloud, e più in generale il SaaS, corrisponde a un’importante accelerazione del business: un’opportunità che l’impresa italiana non può perdere. Per questo, la ricerca condotta con SDA Bocconi e Oracle ha la volontà di offrire alle aziende elementi per valutare l’importanza di una svolta digitale che si traduca in costi controllati, rapidità e competitività sul mercato; e che venga implementata insieme a partner esperti e affidabili” – aggiunge Tiziano Nobile, Direttore della Business Unit Manufacturing & Services di Sopra Steria.
ERP “full cloud”: la scelta delle aziende in cambiamento strategico, orientate al digitale e all’efficienza
Per quanto riguarda la dimensione legata a consapevolezza e valore potenziale, sono emerse tre categorie di fattori rilevanti nell’orientare la scelta verso un ERP in cloud: le strategie e il cambiamento aziendale; la readiness organizzativa; gli obiettivi economici e patrimoniali dell’impresa.
Strategia e cambiamento aziendale. Uno dei fattori facilitanti della scelta di un ERP in cloud è dato dalle trasformazioni del business – diversificazione, internazionalizzazione, fusioni e acquisizioni, apertura a ecosistemi esterni all’azienda, attivazione di piattaforme digitali. In molti casi il cloud è visto comunque ancora come una “scommessa”, non una certezza. Molto più forte e concreto l’atteggiamento favorevole al cloud in aziende che fanno decise di digitalizzazione a livello di customer experience e di operatività aziendale e in alcuni settori – come quello delle grandi commesse internazionali di ingegneria e costruzioni; difficile, al contrario, la situazione nei settori regolati.
La maturità cloud organizzativa. Il fattore senza dubbio più importante per la scelta di un ERP in cloud è un “vecchio problema” dell’ ERP: la scelta tra standardizzazione e personalizzazione. L’ERP in cloud spinge verso una standardizzazione dei processi, che incontra però spesso la resistenza degli utenti abituati alle proprie pratiche, richiedendo un grande sforzo per la gestione del cambiamento.
Secondo la ricerca, le aziende apprezzano come aspetti positivi del cloud ERP la sua agilità, la possibilità di testare e imparare in un contesto del genere; meno apprezzato il fatto che il rilascio di aggiornamenti e nuove versioni a cura del fornitore, per quanto utile per disporre di soluzioni sempre aggiornate e ricche, “costringe” a analizzare continuamente le nuove funzionalità e miglioramenti e applicare gli aggiornamenti in tempi predefiniti.
Gli obiettivi economici e patrimoniali. Con l’ERP in cloud si hanno strumenti per ottenere – con ragionevole certezza – un migliore controllo dei costi, specie nelle aziende in cui sono più ampiamente adottate soluzioni Software as a Service nelle diverse funzioni aziendali, con una “decentralizzazione” dei costi IT che tende a far aumentare i costi operativi (Opex) e a diminuire quelli di tipo Capex.
IT readiness: luci e ombre
Nelle aziende in cui vi sono sistemi ERP on-premise molto personalizzati, e infrastrutture ICT obsolete, il passaggio al cloud è visto come un’opportunità di rinnovamento, peraltro da poter cogliere in modo più veloce.
Si apprezza inoltre nella scelta SaaS un grado di security di dati e applicazioni che viene considerato “scontato” e che si desidera sia sempre più elevato. Uno dei problemi più gravi in termini di readiness è però dato dalla mancanza di competenze cloud adeguate in azienda, problema che accomuna tutto il mondo; altro elemento di resistenza è dato dal fatto che adottare il cloud richiede la capacità di riconfigurare anche la funzione IT, che a sua volta deve affrontare una sua trasformazione digitale e organizzativa.
Cloud puro o ibrido? Alcuni casi concreti
A fronte dello scenario descritto, le scelte delle aziende al momento sembrano orientate maggiormente all’implementazione di modelli ibridi (on-premise e SaaS), sia come risposta “tattica” a un bisogno, sia come scelta strategica legata a preservare le proprie architetture. Emerge inoltre con chiarezza la scelta di adottare anche degli elementi di piattaforma (PaaS) per adattare e integrare l’ERP in cloud. Gli autori dello studio sottolineano però che la crescente maturità delle offerte ERP in cloud, come quella di Oracle – unitla alla consapevolezza della necessità di semplificare e interagire meglio tra processi aziendali – porterà in tempi brevi a far emergere la scelta vincente per il mercato.
La ricerca è stata completata quindi dallo studio di diversi casi aziendali esemplificativi dei due approcci.
Ad esempio Sherwin Williams, azienda internazionale del settore vernici, ha adottato, con tecnologie cloud Oracle, un modello ERP ibrido, quello che al momento sembra essere il più diffuso.
“Siram ha intrapreso la strada del full cloud per sostenere la propria trasformazione digitale e reindirizzare le sue risorse IT verso lo sviluppo di processi innovativi e differenzianti. In tal senso si inquadra anche la scelta di un nuovo ERP in cloud: la velocità con cui si evolve il mercato energetico impone alle aziende leader, come la nostra, di colmare il gap tecnologico tra dare supporto alla mera efficienza operativa e sostenere con una reale agilità e flessibilità le esigenze di business in tutti gli ambiti, oggi e domani ha commentato a margine della ricerca Fabrizio Locchetta, CIO di Siram, concludendo che le soluzioni ERP Cloud di Oracle e le tecnologie digitali che le caratterizzano sono tra le risposte che abbiamo selezionato per partecipare a questa sfida, da noi raccolta con entusiasmo.”
Anche il gruppo Amplifon ha abbracciato la strada del full-cloud e ha fatto della digitalizzazione dell’azienda – quotata in Borsa e operante in 29 Paesi in tutti e 5 i Continenti, una scelta strategica.
Il progetto di digitalizzazione, One Amplifon Transformation (1AT) si basa su Oracle Fusion Platform, che sfrutta una tecnologia cloud all’avanguardia per semplificare, integrare e rendere più coerenti e agevoli i processi aziendali. Lavorando come società integrata – con una visione unitaria a lungo termine – l’azienda ha così creato le basi corrette per poter crescere ulteriormente lavorando su più fronti. A livello organizzativo ha scelto di dare vita a un modello di governance comune tra i vari Paesi, non ragionando a silos verticali, ma adottando metriche e KPI unitari. Le tecnologie di ultima generazione hanno permesso al Gruppo sia di supportare in modo ancora più efficace i processi decisionali, sia di migliorare ulteriormente quelli interni.
“One Amplifon Transformation è uno dei progetti chiave a sostegno della strategia del Gruppo Amplifon, volta a ridefinire il mercato mondiale dell’hearing care con un obiettivo semplice quanto ambizioso: aiutare le persone a riscoprire tutte le emozioni dei suoni. All’interno di questo progetto, l’utilizzo di una soluzione ERP cloud ci ha aiutato a standardizzare il modello di business. Nel Procurement siamo riusciti a creare un processo unitario del ciclo di vita degli acquisti, nel Finance un modello finanziario centralizzato per eseguire analisi di business basate su metriche comuni, mentre, nelle Risorse Umane, un modello di valutazione della performance standardizzato e coerente sulle tre aree – ha commentato Mauro Maccagnani, Direttore della One Amplifon Transformation. Abbiamo inoltre lavorato per efficientare i processi, affiancando soluzioni di automazione che si integrano perfettamente con la tecnologia ERP Cloud di Oracle. Il tutto con la massima attenzione al rispetto dei protocolli di sicurezza più elevati: la piattaforma Oracle ci assicura la piena tutela dei dati dei nostri dipendenti e dei nostri clienti e ci permette di essere compliant con le normative di sicurezza richieste dai mercati dove operiamo.”