Nel 2022 si conferma il ruolo strategico dell’enterprise architect. A dirlo sono i risultati di un’indagine condotta da Enterprise Strategy Group per conto di MEGA International coinvolgendo 300 professionisti dell’enterprise architecture in Europa (50%) e negli Stati Uniti (50%).
Obiettivo dichiarato: fornire informazioni sulle sfide affrontate dalle organizzazioni in termini di enterprise architecture, sull’impatto dell’enterprise architecture sul business e sulle priorità attuali e future delle organizzazioni e i mezzi che intendono implementare per raggiungere i loro obiettivi.
Una panoramica del valore aggiunto dell’enterprise architecture
Il 44% delle aziende ha una visione dell’enterprise architecture incentrata sull’IT, rispetto al 26% incentrata, invece, sul business. Solo il 18% degli architetti intervistati dichiara di essere sistematicamente consultato sui progetti di sviluppo aziendale. Tuttavia, si sottolinea che le collaborazioni interne con gli enterprise architect riguardano soprattutto i reparti di sicurezza, R&D e sviluppo delle applicazioni, aree in cui il valore aggiunto dell’architettura d’impresa non ha più bisogno di essere dimostrato.
In particolare, il reparto sicurezza riconosce al 77% l’elevato valore aggiunto dell’EA associato al Risk and Compliance Management (GRC). Allo stesso modo, le organizzazioni che considerano l’enterprise architecture principalmente come supporto tecnologico riconoscono al 46% il suo innegabile valore nella governance dei dati (raccolta, utilizzo, modifica, prioritizzazione, sicurezza e riservatezza) e per la sua efficienza nella gestione dei costi IT.
Le principali sfide affrontate dagli enterprise architect
L’80% degli architetti aziendali intervistati afferma che la propria azienda soffre ancora di troppi processi manuali e il 79% ritiene di avere molte difficoltà a collaborare con l’intera organizzazione. Quando lo scopo principale dell’enterprise architecture è quello di supportare le attività dell’azienda e la loro trasformazione, si scontra con le difficoltà legate alla collaborazione interna e con obiettivi in conflitto con le priorità dell’IT.
Di conseguenza, per la stragrande maggioranza degli intervistati, i progetti richiedono tempi di realizzazione più lunghi (77%) e costi più elevati (78%) del previsto. Eppure, nonostante i progetti siano considerati difficili, lunghi e costosi, possiamo constatare che gli architetti sono sostanzialmente soddisfatti. Inoltre, 7 intervistati su 10 ritengono che i loro team EA aggiungano valore nelle aree chiave che hanno identificato.
Enterprise architecture: investimenti in aumento
Il 70% delle organizzazioni riferisce che gli investimenti nell’enterprise architecture sono aumentati (in media del 15,7%) e il 97% di esse sta pianificando diversi investimenti significativi nei prossimi due anni. Le motivazioni principali di questi investimenti sono la migliore gestione delle informazioni, il miglioramento dei processi aziendali e le architetture cloud. L’automazione e il potenziamento dell’intelligenza artificiale sono i due principali argomenti adottati dagli intervistati per ottenere finanziamenti.
In conclusione, c’è motivo di essere ottimisti: il valore della professione di business architect è considerato positivo all’interno delle organizzazioni, con il 56% degli architetti che si sente riconosciuto internamente. Una professione che, per 6 architetti su 10, offre loro sia un aumento delle competenze che prospettive di sviluppo. Nel loro ruolo strategico di supporto al business in un’economia sempre più digitalizzata, gli architetti d’impresa sono più che mai l’anello di congiunzione essenziale tra IT, business e i leader della trasformazione digitale delle organizzazioni.