Deloitte presenta la dodicesima edizione del report “Tech Trends”, lo studio che esplora tecnologie emergenti, strategie di business e processi di trasformazione digitale nel nuovo contesto socio-economico, con l’obiettivo di offrire insight e consigli utili ai leader aziendali per affrontare le sfide dei prossimi 18-24 mesi.
Come sottolineato fin dalle prime battute di una nota ufficiale da Lorenzo Cerulli, Partner Deloitte e Technology & Transformation Leader per l’area Deloitte North and South Europe: «Le organizzazioni stanno accelerando i processi di digitalizzazione, non solo per rendere le operazioni più agili ed efficienti, ma soprattutto, per rispondere alle improvvise fluttuazioni della domanda e delle aspettative dei clienti. La pandemia di Covid-19 ha impattato considerevolmente i processi tecnologici e organizzativi delle aziende, ma i CIO stanno già tracciando un percorso incoraggiante per il futuro».
I nove trend esplorati dal report Tech Trends 2021
I nove trend esplorati dal report Tech Trends di quest’anno riguardano temi chiave come il lavoro del futuro, l’industrializzazione dell’intelligenza artificiale e le tecnologie che supportano diversità, equità e inclusione sociale all’interno dell’organizzazione:
Strategia “ingegnerizzata”: secondo il 40% dei CEO i CIO giocheranno un ruolo crescente nella business strategy. Strategia organizzativa e tecnologica sono oggi inseparabili e dovranno essere sempre più allineate per il successo dell’azienda. I leader aziendali devono fare ricorso a piattaforme tecnologiche avanzate dotate di capacità di analisi, automazione e AI, per informare le decisioni strategiche e monitorare i risultati.
Core revival: la modernizzazione tecnologica dei sistemi aziendali è sempre più un imperativo per abilitare i cambiamenti strategici, e i leader IT stanno intraprendendo nuovi approcci e tecnologie come la migrazione nel cloud per liberare il potenziale digitale dell’organizzazione. Si stima infatti che il mercato globale degli applicativi lowcode, che valeva 11,45 miliardi di dollari nel 2019, crescerà ad un tasso del 22,7% fino al 2027.
Supply un-chained: la disruption indotta dalla pandemia di Covid-19 ha mostrato quanto una catena di fornitura resiliente sia un fattore chiave per garantire la continuità del business, tanto che il 97% dei professionisti della supply chain ha dichiarato di aver subito un’interruzione durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria. I produttori, rivenditori, distributori più proiettati verso il futuro stanno utilizzando tecnologie digitali avanzate, analisi di dati, robot e droni per trasformare i centri di costo della supply chain in network orientati al cliente e alla creazione di valore.
Rinnovare il Digital Workplace: costrette ad abbracciare il digitale più velocemente che mai (prima della pandemia solo il 15% dei lavoratori beneficiava del Work-from-Home), le organizzazioni stanno mirando a un nuovo equilibrio che renda le esperienze fisiche più digitali, e quelle digitali più fisiche. Grazie ai dati generati dagli strumenti e dalle piattaforme dei collaboratori che lavorano da remoto, le organizzazioni possono creare ambienti di lavoro prosperi, produttivi e cost-effective che si integrano perfettamente con il work-from-home.
Fisico più digitale, la nuova formula per esperienze personalizzate: le interazioni online e offline non saranno più esperienze separate. Il customer journey sarà costituito da elementi digitali e fisici, integrati per creare un’esperienza su misura e in grado di adattarsi ai comportamenti e alle preferenze del singolo cliente.
Tecnologie per un ambiente di lavoro equo e inclusivo: oggi il 96% dei CEO considera Diversità, Equità e Inclusione (DEI) una priorità strategica per l’azienda. Le organizzazioni hanno a disposizione strumenti sempre più sofisticati per supportare questo tipo di iniziative lungo l’intero percorso professionale dei collaboratori, rendendo il processo decisionale sempre più basato sui dati. Tuttavia, resta ancora molta strada fare: sebbene il 93% dei lavoratori ritenga il senso di appartenenza un fattore chiave per la performance aziendale, solo il 13% degli intervistati crede che la sua organizzazione sia pronta per affrontare questa sfida.
Industrializzare Machine Learning e Intelligenza Artificiale (IA): le aziende stanno realizzando che è sempre più necessario “industrializzare” modelli di ML e AI, fattori chiave delle prestazioni organizzative che aiutano a fare previsioni, prendere decisioni, rivelare anomalie e generare insight. Si prevede che il mercato delle Machine Learning Operations crescerà fino a raggiungere 4 miliardi di dollari entro il 2025.
Machine data revolution, alimentiamo le macchine: il mercato delle tecnologie Machine Learning sta crescendo a un tasso del 44% annuo e si stima che raggiungerà un valore di 8,8 miliardi di dollari entro il 2022. Tuttavia, per raggiungere i benefici di IA e Machine Learning, i dati devono essere pensati sin dall’origine per il loro utilizzo da parte delle macchine, non per quello umano, inducendo le organizzazioni a ripensare gestione, acquisizione e organizzazione dei dati.
Zero trust, mai fidarsi, verificare sempre: le aziende moderne devono cambiare approccio alla cybersecurity. Un modello di sicurezza informatica Zero Trust, in cui ogni richiesta di accesso deve essere convalidata in base a tutti i dati disponibili – identità dell’utente, dispositivo, posizione e altre variabili – permette di creare un sistema di sicurezza più valido e resiliente, semplificandone la gestione, migliorando l’esperienza dell’utente e abilitando moderne pratiche IT.
Ancora per Lorenzo Cerulli: «La pandemia da Covid-19 ha sconvolto i piani aziendali dall’oggi al domani e ha costretto le imprese a diventare più flessibili e reattive di quanto avessimo mai potuto immaginare, comprimendo i tempi di implementazione delle tecnologie che solitamente richiedono anni in settimane. Questo momento così critico ha portato a cambiamenti significativi, ma vediamo all’orizzonte un contesto socio-economico più promettente rispetto agli eventi turbolenti dello scorso anno, in cui sarà fondamentale capitalizzare ciò che abbiamo imparato. Per il rilancio del sistema Paese è fondamentale sviluppare un piano integrato che, grazie alle opportunità offerte dal programma Next Gen EU, riesca a porre le giuste basi per una crescita strutturale e sostenibile nel lungo periodo».