Una ricerca Dynatrace condotta da Coleman Parkes su 1.300 CIO e professionisti IT senior coinvolti nella gestione delle infrastrutture nelle grandi aziende con oltre 1.000 dipendenti, mostra che il passaggio ai moderni ambienti multicloud ha infranto i tradizionali approcci al monitoraggio dell’infrastruttura.
La ricerca indica le sfide che le organizzazioni devono affrontare quando si rivolgono in modo evidente alle architetture multicloud per ottenere l’agilità e la scalabilità necessarie per stare al passo con il ritmo della trasformazione digitale.
Le strategie multicloud hanno portato a un aumento della complessità, con i team che gestiscono l’infrastruttura che affogano nei dati mentre cercano di monitorare e gestire i loro ambienti in continua evoluzione. Di conseguenza, i team trascorrono più tempo in attività manuali e di routine, limitando la loro capacità di accelerare l’innovazione ed evidenziando la necessità di un maggiore utilizzo dell’AI e dell’automazione. Il rapporto globale 2022 “Il passaggio agli ambienti multicloud ha infranto gli approcci tradizionali al monitoraggio dell’infrastruttura” è disponibile per il download.
La ricerca evidenzia:
- Il 99% delle organizzazioni dispone di un ambiente multicloud, con una media di 5 piattaforme diverse. Questi ambienti includono Amazon Web Services, Microsoft Azure, Google Cloud Platform, IBM Red Hat e altri.
- Le organizzazioni si affidano in media a 7 diverse soluzioni di monitoraggio dell’infrastruttura per gestire gli ambienti multicloud e il 57% afferma che questo rende difficile ottimizzare le prestazioni dell’infrastruttura e il consumo di risorse.
- L’81% dei leader IT afferma che l’utilizzo di Kubernetes ha reso la propria infrastruttura più dinamica e difficile da gestire.
- Il 56% dei leader IT afferma che le tradizionali soluzioni di monitoraggio dell’infrastruttura non sono più adatte allo scopo in un mondo con più cloud e Kubernetes.
Come sottolineato in una nota ufficiale da Bernd Greifeneder, Founder e Chief Technology Officer di Dynatrace: «Le strategie multicloud sono diventate fondamentali per stare al passo con il ritmo in rapida accelerazione della trasformazione digitale, ma i team stanno lottando per gestire la complessità che questi ambienti comportano. Le dipendenze stanno crescendo a un ritmo esponenziale, guidate da una frequenza di implementazione più rapida e da architetture cloud native che portano cambiamenti costanti. Le tecnologie open source complicano le cose aggiungendo ancora più dati che i team devono gestire. Ad aggravare il problema, ogni servizio o piattaforma cloud ha la propria soluzione di monitoraggio. Per creare un quadro completo, i team sono costretti a estrarre manualmente le informazioni dettagliate da ciascuna soluzione e quindi a collegarle ai dati di altre dashboard. Le organizzazioni devono trovare un modo per aiutare questi team a ridurre il tempo che dedicano alle attività manuali e a concentrarsi nuovamente sul lavoro strategico che offra servizi nuovi e di alta qualità ai clienti».
Ulteriori risultati della ricerca includono:
- Il 61% dei leader IT afferma che i punti ciechi dell’osservabilità nei propri ambienti multicloud stanno diventando un rischio maggiore per la trasformazione digitale poiché i team si trovano sempre più in difficoltà a monitorare la propria infrastruttura end-to-end.
- Il 58% dei leader IT afferma che la gestione dell’infrastruttura comporta un crescente consumo di risorse poiché l’utilizzo dei servizi cloud è aumentato e i loro team sono costretti a passare da una soluzione all’altra e da diverse dashboard per ottenere informazioni dettagliate.
- Quasi la metà (42%) del tempo dei team IT viene sprecato in lavori manuali e di routine per un controllo constante dei loro ambienti, creando un notevole drenaggio di produttività e portando a opportunità di guadagno mancate a causa dei ritardi nell’innovazione.
- Più della metà (56%) dei leader IT ritiene che gli approcci tradizionali al monitoraggio dell’infrastruttura debbano essere sostituiti con una piattaforma in grado di fornire osservabilità end-to-end in ambienti multicloud.
Ancora secondo Greifeneder: «I team di gestione delle infrastrutture hanno bisogno di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale in grado di automatizzare il maggior numero possibile di attività manuali di routine. Con il rilevamento e la strumentazione automatici e continui, i team possono ridurre lo sforzo manuale mantenendo l’osservabilità end-to-end nei loro ambienti multicloud ibridi. Tuttavia, la sola osservabilità non è sufficiente. È inoltre necessario l’accesso a risposte precise che aiutino i team a ottimizzare i propri ambienti in modo efficace ed efficiente. Gli approcci tradizionali semplicemente non riescono a tenere il passo, a causa della loro forte dipendenza dal lavoro manuale. Le organizzazioni hanno bisogno di un approccio più intelligente, che combini intelligenza artificiale, automazione e osservabilità end-to-end, per liberare tempo dai team e consentire loro di concentrarsi sull’accelerazione dell’innovazione e sull’ottimizzazione delle esperienze utente».