In tutto il mondo, la trasformazione digitale è la nuova normalità. Sebbene i progetti siano stati implementati in aree limitate prima della pandemia, ora è un’iniziativa business-critical a livello aziendale. L’avvento del COVID-19 ha visto la maggior parte delle organizzazioni accelerare la propria roadmap di trasformazione di mesi o anni. Ciò ha semplificato le attività, creato nuove revenue e migliorato le esperienze dei clienti durante un periodo di cambiamento senza precedenti.
Secondo Deloitte, due quinti (40%) dei consumatori ha fatto più acquisti online durante il lockdown, il 14% ha partecipato a più appuntamenti medici a distanza e un terzo ha trasmesso più contenuti in streaming. Gli ultimi 12 mesi hanno dimostrato che queste abitudini sono destinate a rimanere. Mentre il mondo entra in un nuovo stato di “normalità”, le organizzazioni di ogni settore si stanno concentrando su come trasformarsi ancora più velocemente per soddisfare le aspettative ridefinite dei clienti e ritagliarsi un vantaggio in un mondo estremamente competitivo e sempre più digitale.
I campioni della trasformazione digitale
I team DevOps e site reliability engineering (SRE) sono al centro di queste iniziative di trasformazione digitale. Di conseguenza, devono far fronte a una crescente pressione per rispettare gli obiettivi del livello di servizio (SLO) per garantire che le applicazioni forniscano le esperienze utente di elevata qualità che l’azienda e i suoi clienti si aspettano.
I team devono anche accelerare drasticamente l’innovazione, come evidenziato dalla nostra recente ricerca, che ha dimostrato che nei prossimi due anni le organizzazioni prevedono un aumento della frequenza dei rilasci del software del 58%. Il raggiungimento di rilasci di alta qualità e sempre più rapidi rimane una sfida importante. Per ovviare a questo problema, i team devono scalare il DevOps a più applicazioni, in modo da poter fornire costantemente software di qualità a velocità elevata.
Tuttavia, le organizzazioni si trovano ad affrontare diverse sfide in questo senso. I team DevOps e SRE sono frenati da processi di sviluppo manuali che richiedono molto tempo e lavoro, strumenti in silos e insight sui dati incompleti e spesso contrastanti. Quando il ciclo di vita dello sviluppo del software (SDLC) non sfrutta l’automazione, i team trascorrono troppo tempo a intervenire nelle fasi chiave del delivery, come la quality assurance e la risposta agli incidenti, mentre dovrebbero dedicarsi a lavori di maggior valore che sostengono l’innovazione. Grazie alla rapida adozione dei servizi cloud e agli sforzi per scalare il DevOps, i team si trovano anche a dover gestire una toolchain più ampia e frammentata, che ostacola ulteriormente la loro capacità di accelerare la trasformazione digitale.
Automatizzare, la strada per un business di successo
La conclusione è che, in troppe organizzazioni, i team DevOps devono scegliere tra velocità e qualità di sviluppo del codice. Semplicemente, hanno troppe richieste per soddisfarle entrambe. Tuttavia, in un momento di crescenti aspettative dei clienti e di concorrenza sempre più intensa, velocità e qualità sono entrambe cruciali, quindi questa scelta è inaccettabile. Secondo un rapporto di PwC, un terzo di tutti i clienti afferma che smetterà di fare acquisti da un marchio che ama dopo una sola esperienza negativa. Questo aumenta notevolmente la posta in gioco per i team DevOps e SRE mentre sono impegnati a fornire un’innovazione più rapida e mantenere la qualità.
Per supportarli in modo efficace, i leader DevOps devono eliminare gli attriti dalla delivery chain. I team possono raggiungere questo obiettivo aumentando le competenze dei loro software engineer con AIOps, per un’orchestrazione basata sui dati di attività automatizzabili e ripetibili. Molti lo stanno già facendo, investendo in pipeline CI/CD automatizzate, sicurezza shift-left e analisi della causa principale guidata da AIOps per aumentare la fiducia nella qualità dei loro rilasci di software.
Andando oltre, le organizzazioni possono utilizzare AIOps per convalidare automaticamente le nuove build rispetto agli SLO, facendole passare attraverso i gate di qualità e sicurezza che garantiscono che il codice soddisfi lo standard minimo richiesto prima di raggiungere la produzione. Oltre a ridurre la pressione sui team DevOps e SRE, questo livello di automazione migliora la qualità e la sicurezza del codice riducendo al minimo il potenziale di errore. Di conseguenza, sono in grado di innovare molto più velocemente con un rischio significativamente inferiore.
Un futuro digitale frenetico
I vantaggi di questo tipo di automazione sono ampiamente riconosciuti. La nostra ricerca ha rilevato che il 79% delle organizzazioni ha affermato che l’estensione degli AIOps oltre i casi d’uso tradizionali svolgerà un ruolo fondamentale per il futuro successo dei team DevOps e SRE.
Una percentuale simile ritiene che anche l’osservabilità end-to-end e un approccio unificato basato sulla piattaforma saranno fondamentali per il successo di questi team, fornendo i mezzi per stabilire un’unica fonte di verità su più toolchain e l’intero SDLC. Queste funzionalità apriranno la strada per scalare il DevOps da singole aree di business a una vera cultura aziendale.
Se riescono a trasformare questa visione in realtà, automatizzando più flussi di lavoro e processi DevOps, le organizzazioni possono fornire innovazione su una scala tale da consentire loro di liberare realmente il potenziale della trasformazione digitale. Questo le aiuterà a superare la concorrenza, migliorando continuamente le esperienze dei clienti per rimanere al passo con le loro aspettative sempre più esigenti in un futuro digital-first.
A cura di Greg Adams, Regional Vice President, UK&I, Dynatrace