Il tressette, uno dei giochi di carte più amati e radicati nella tradizione italiana, ha saputo evolversi nel tempo mantenendo intatto il suo fascino. Oltre alla versione classica, che continua ad appassionare tantissimi giocatori anche grazie alla possibilità di giocare a tresette online, esistono numerose varianti locali che arricchiscono l’esperienza di gioco.
Una delle più popolari è lo spizzichino, conosciuto anche come Pizzico, che si differenzia per il fatto di coinvolgere solo due giocatori anziché quattro, come nella versione tradizionale.
Sebbene il tressette si sia adattato perfettamente al mondo digitale, con numerose piattaforme che offrono partite di tresette online, lo Spizzichino rimane fortemente legato ai contesti locali e alle tradizioni dei giochi di famiglia. Tuttavia, anche questa variante mantiene la stessa struttura base del tressette classico: si gioca con un mazzo di 40 carte, tipico dei mazzi regionali italiani, ma può essere facilmente adattato utilizzando un mazzo di carte francesi, semplicemente rimuovendo le carte numerali tra 8 e 10.
L’obiettivo principale nello spizzichino è accumulare più punti del proprio avversario, fino a raggiungere una soglia predeterminata, generalmente fissata a 21 punti. Tuttavia, i giocatori possono decidere di giocare fino a 31 o 41 punti, a seconda delle preferenze. I punti si ottengono principalmente vincendo le prese o grazie alle accuse, ovvero dichiarazioni speciali che aggiungono complessità e dinamismo al gioco. Una delle caratteristiche distintive di questo gioco è che richiede una strategia individuale: senza un compagno di squadra, ogni giocatore deve contare unicamente sulle proprie abilità tattiche.
La partita inizia con la distribuzione delle carte, solitamente dieci per ogni giocatore, anche se il numero e il metodo di distribuzione possono variare a seconda delle tradizioni locali. Alcune varianti prevedono la distribuzione delle carte in due fasi, mentre altre prevedono la creazione di pozzetti da cui i giocatori scelgono le carte. La dinamica del gioco segue le stesse regole di base del tressette classico: il primo giocatore determina il seme, e l’avversario deve rispondere con una carta dello stesso seme, o giocare un piombo, nel caso in cui non abbia carte di quel seme. La gerarchia delle carte nel pizzico è simile a quella della briscola, con il 3 come carta di maggior valore, seguito da 2, Asso, Re, Cavallo, e così via fino al 4.
Una volta esaurite le carte in mano, i punti vengono calcolati in base alle prese: l’Asso vale un punto, mentre il 2, il 3 e le figure valgono un terzo di punto ciascuno. Le altre carte, invece, non hanno valore. In alcune versioni del gioco, i giocatori possono anche decidere di includere le accuse, rendendo la partita ancora più strategica e avvincente. Tra le accuse più comuni ci sono il “bongioco”, che vale tre punti se si possiedono tre carte di valore elevato (come Asso, 2 o 3), e la “Napola”, che premia una combinazione di Asso, 2 e 3 dello stesso seme.
Nonostante sia a tutti gli effetti una variante del tresette classico, lo spizzichino mantiene intatta la sua componente strategica, offrendo una sfida avvincente e coinvolgente per chi ama i giochi di carte. La sua semplicità unita alla profondità tattica necessaria ne fanno una delle scelte preferite tra gli appassionati.