I sinistri eccezionali dovuti a disastri naturali sempre più frequenti e gravi hanno fatto salire alle stelle i premi e le franchigie. Gli assicuratori devono quindi far fronte a un notevole contraccolpo, in quanto gli assicurati si affannano a cercare una copertura nei mercati ad alto rischio. Alla ricerca di soluzioni alternative, alcuni leader del settore assicurativo hanno riposto le loro speranze nell’intelligenza artificiale generativa (GenAI). Tuttavia, le accuse di algoritmi “difettosi”, causa di rifiuti di copertura ingiustificati, hanno alimentato i commenti di coloro che sostengono che l’IA sia diventata solo un altro problema in un panorama già molto complesso.
La verità, secondo Stu Bradley, Senior Vice President of Risk, Fraud and Compliance Solutions di SAS, è più articolata. “È indubbio che i leader del settore assicurativo incontreranno ostacoli mentre avanzano nella loro maturità analitica, ma non è l’IA il vero problema. Piuttosto, è la conoscenza che le organizzazioni hanno dei propri dati e delle potenziali conseguenze indesiderate dell’IA la vera essenza della questione. Con le opportune misure etiche e la supervisione umana, l’IA affidabile rappresenta una soluzione, in grado di fornire gli insight e l’agilità necessari per ridefinire il futuro del settore”.
I 5 problemi del settore assicurativo
SAS, leader nelle soluzioni per i dati e l’intelligenza artificiale, ha approfondito la tematica rilasciando un whitepaper che illustra il ruolo dell’IA nell’aiutare gli assicuratori ad affrontare i problemi più impegnativi. Secondo gli esperti dell’azienda, il settore assicurativo deve fronteggiare 5 problemi essenziali.
- Il caos dei dati in attesa di normative e chiarezza. Le disposizioni regolamentari dell’AI Act dell’UE, le misure provvisorie della Cina e il NAIC AI Model Bulletin sono tra i primi tentativi di stabilire delle linee guida per l’AI nel settore assicurativo, ma con il panorama normativo in continua evoluzione, le assicurazioni e le insurtech si stanno facendo avanti con proposte di autoregolamentazione.
“Per preparare il terreno al rispetto degli standard normativi futuri, il settore assicurativo, come quello bancario, deve dare la priorità alla gestione e alla governance dei dati nelle sue applicazioni di IA”, ha dichiarato Prathiba Krishna, AI and Ethics Lead per SAS UK e Irlanda, che ha contribuito alla stesura del Codice di condotta dell’AI Code of Conduct nelle pratiche assicurative. “Anche un’adeguata formazione sarà un fattore determinante per il successo dell’implementazione dell’IA e per la preparazione alle sfide normative future. Promuovere l’alfabetizzazione dei dati in tutta l’organizzazione consente all’intera azienda di discutere, comprendere e infine abbracciare le pratiche etiche dell’IA”.
- Il sovraccarico di IA mette a dura prova la gestione del rischio. In un contesto di rapida digitalizzazione del settore e di crescita esplosiva dell’IA e dell’IA generativa, i risk manager sono giustamente preoccupati per le conseguenze indesiderate degli algoritmi.
Sebbene la prototipazione dell’IA possa sembrare promettente, è necessaria una solida infrastruttura per garantire un’implementazione responsabile e sicura. Inoltre, le soluzioni di IA di tipo “black box” che limitano la personalizzazione possono sembrare attraenti per la loro semplicità, ma la mancanza di trasparenza e spiegabilità espone l’organizzazione a rischi significativi.
“Le compagnie assicurative devono comprendere l’importanza di integrare l’IA nei sistemi esistenti, allineando strategia aziendale dell’IA e governance rigorosa”, ha dichiarato Terisa Roberts, Global Lead for Risk Modeling and Decisioning di SAS e autrice del libro “Risk Modeling: Practical Applications of Artificial Intelligence, Machine Learning, and Deep Learning”. “Applicazioni efficaci di generazione di dati sintetici, ad esempio, potrebbero rafforzare la privacy dei dati, ottimizzando al contempo la determinazione dei prezzi e la costituzione di riserve nel contesto attuariale”.
- Una visione ristretta del processo di risarcimento ostacola il progresso e la collaborazione. Il settore assicurativo sta vivendo un cambio di paradigma, da indennizzatori reattivi a partner proattivi con assicurati, consumatori e imprese.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente riportato che una percentuale impressionante di eventi sanitari – oltre il 30% dei decessi per cancro a livello globale e l’80% delle malattie croniche – si possono prevenire adottando stili di vita sani. Nel frattempo, gli assicuratori stanno già raccogliendo numerosi dati sanitari sui loro clienti per offrire una copertura adeguata. Perché non utilizzare questi dati?
“Attraverso i canali esistenti, come le app per smartphone, le compagnie assicurative potrebbero offrire ai clienti l’opportunità di optare per un coaching improntato sul benessere alimentato dall’intelligenza artificiale, con consigli personalizzati che ridefiniscono l’esperienza tradizionale del cliente e riducono i numeri e i costi dei sinistri”, ha dichiarato Alena Tsishchanka, Senior Insurance Practice Leader per l’area EMEA e AP di SAS. “Oltre ai servizi per il benessere, le compagnie assicurative dovrebbero considerare con attenzione partnership simili per il cambiamento climatico e l’ESG. Tali iniziative non solo potrebbero contribuire a ridurre impatti e costi dei sinistri delle assicurazioni, ma potrebbero anche migliorare notevolmente la percezione del settore assicurativo”.
- I rischi digitali nascosti richiedono soluzioni centralizzate. Grazie alla tecnologia degli smartphone, quasi onnipresente, oggi un assicuratore può raggiungere i mercati ovunque esista connessione wireless.
Tuttavia, per competere in questo mercato digitale, gli assicuratori sono stati tenuti ad offrire prodotti e servizi sempre più personalizzati che hanno attirato una marea di potenziali clienti, con un effetto travolgente per volume e dalla velocità delle richieste. La conseguenza è che, nella corsa all’approvazione o al rifiuto della copertura, gli assicuratori non hanno abbastanza tempo per effettuare ricerche adeguate e identificare i clienti che hanno maggiori probabilità di commettere frodi o che fondamentalmente rappresentano un rischio indesiderato, e quindi assorbe questi clienti e il rischio che rappresentano.
“Un assicuratore digitale di successo deve orchestrare gli sforzi per acquisire clienti, servirli in modo appropriato e bilanciare i vari tipi di rischi che questi impongono, idealmente in un ecosistema integrato e basato sul cloud”, ha dichiarato Thorsten Hein, Insurance Lead in Risk, Fraud and Compliance Solutions di SAS. “Quando le assicurazioni centralizzano e integrano le attività di attuari, sottoscrittori e fraud analyst, contribuiscono a garantire che la compagnia possa realizzare profitti con clienti con un livello di rischio adeguato, servendo e proteggendo i clienti esattamente come si aspettano e a un prezzo vantaggioso per tutti”.
- Assicurazione vita: esposta a nuove vulnerabilità, ma cruciale. Il ramo vita è un perfetto microcosmo di ciò che affligge oggi il settore assicurativo.
“Quando parliamo di beni assicurabili, non tutti hanno la necessità di proteggere un’auto o una casa, ma tutti hanno una vita”, ha dichiarato Franklin Manchester, Principal Global Insurance Advisor di SAS. “Le organizzazioni che si occupano di dati sanitari prevedono che l’aspettativa di vita globale aumenterà a più di 78 anni entro il 2050. Con i rischi crescenti in un mondo in preda a crisi di varia natura, gli assicuratori del ramo vita hanno un ruolo decisivo nel promuovere un cambiamento positivo. Ad esempio, una delle tante cause che possono dare inizio e perpetuare la povertà generazionale è la morte di un familiare e la conseguente diminuzione del reddito o del sostegno o, quando accade il peggio, i familiari spesso affrontano la dura realtà di trovarsi senza risorse. L’assicurazione sulla vita può alleviare notevolmente l’onere finanziario ma può succedere che, a causa della mancanza di accessibilità, molti di coloro che potrebbero trarre grande beneficio da una polizza non sono assicurati”.
Oggi, attraverso dati affidabili e ben gestiti, con decisioni di pricing basate su principi ben definiti, e con la portata globale delle piattaforme digitali, il settore assicurativo può raggiungere, educare e proteggere più persone, interrompendo potenzialmente i cicli di afflizione multigenerazionali.
Ripensare le assicurazioni nella modernità digitale
Affrontare le sfide ambientali, economiche ed etiche che incombono sul settore assicurativo richiederà il pieno impiego dell’ingegno umano, mentre l’intelligenza artificiale e altre tecnologie possono favorire l’avverarsi di una svolta più equa e resiliente per il settore, offrendo nel contempo vantaggi competitivi ai vettori tradizionali e alle insurtech.
Secondo SAS, confrontarsi con le attuali sfide tecnologiche della comunità assicurativa non solo avvicinerà l’IA al suo pieno potenziale, ma contribuirà anche a rendere il settore a prova di futuro.