Schneider Electric, specialista nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, e Global Footprint Network (GFN), una società di ricerca che traccia la gestione delle risorse naturali a livello globale, oggi hanno lanciato l’iniziativa “100 days of Possibility”, con l’obiettivo di promuovere soluzioni che aiutino a combattere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità.
Il lancio dell’iniziativa coincide con Earth Overshoot Day – la data in cui l’umanità esaurisce le risorse ecologiche che il pianeta è in grado di rigenerare nel corso di un anno.
I 100 giorni di cui si parla sono quelli che mancano all’avvio della ventiseiesima conferenza annuale delle Nazioni Unite sul clima (COP26), occasione in cui rappresentanti dei governi di tutto il mondo si riuniranno a Glasgow, in Scozia, per cercare di trovare un accordo su azioni efficaci per mitigare il cambiamento climatico.
Le soluzioni che saranno presentate in questo progetto rappresentano, in concreto, la realizzazione del messaggio più importante che si vuole lanciare: aziende, governi, individui possono agire adesso, anche senza aspettare le decisioni che saranno prese alla conferenza COP26.
Ogni giorno, fino all’inizio della conferenza COP 26, sul sito 100DaysofPossibility.org saranno presentate opportunità e soluzioni valide per ogni settore, mostrando i tanti modi in cui ognuno può contribuire a spostare in avanti la data dell’Earth Overshoot Day. Tra questi esempi vi sono proposte per realizzare reti per la distribuzione elettrica con energia al 100% rinnovabile, per creare case intelligenti, per ridurre lo spreco alimentare.
Schneider Electric, che all’inizio di quest’anno è stata dichiarata da Corporate Knights l’azienda più sostenibile del mondo, ha dato supporto all’iniziativa proponendo sei delle sue soluzioni per la lista “dei 100 giorni”. Altri partner del progetto sono l’agenzia per il clima scozzese (Scottish Environment Protection Agency – SEPA) e Drawdown Europe.
Un esempio delle soluzioni scalabili proposte da Schneider Electric è un progetto di integrazione tra migrogrid e infrastruttura di ricarica per i veicoli elettrici realizzato per un deposito autobus “smart” in Maryland. Si tratta di una tecnologie unica nel suo genere, che consentirà di ridurre le emissioni di CO2 fino al 62%, oltre ad offrire altri benefici.
Un altro esempio è IntenCity, l’edificio che ospita gli uffici di Schneider Electric a Grenoble, in Francia. IntenCity dimostra come pubblico e privato possano unire le forze per favorire il benessere e la sostenibilità. L’edificio è stato progettato per consumare solo 7 kilowatt-ora per metro quadro all’anno – quasi 10 volte di meno della media dei consumi di un edificio in Europa. Pannelli solari installati sul tetto, due turbine eoliche installate sul posto, l’uso di acqua freatica e l’adozione di tecnologie smart fanno sì che la struttura consuma e produca pari quantità di elettricità nel corso di un anno. Una partnership in ambito microgrid facilita la condivisione dell’energia e il coordinamento con la comunità circostante.
Un altro esempio è un accordo recentemente siglato tra Schneider e Egyptian Electricity Holding Company, il fornitore nazionale egiziano di energia. Sarà la prima smart grid di rilevanza nazionale del Medio Oriente, che aiuterà l’Egitto a soddisfare la domanda energetica anche in futuro portando avanti, in parallelo, una strategia di sostenibilità.
Queste tre soluzioni saranno presentate oggi nel giorno del lancio e le altre tre saranno presentate nel corso dei 100 giorni.