Il rapporto tra Pubblica Amministrazione (PA) e cittadini corre su una linea continua che a tratti diverge, ma che nasce ed evolve su princìpi ed esigenze indissolubili.
Secondo la “IDC Consumers, Users and Citizens Survey 2021”, il 62% dei cittadini italiani ritiene che gli enti pubblici saranno gli attori più importanti nel contribuire all’evoluzione della propria esperienza di utenti di servizi, e in generale al benessere e alla qualità della vita.
Dichiarazioni di fiducia che vanno al cuore della missione pubblica, in una fase storica propizia che tuttavia amplifica le responsabilità. La più grande è essere pronti, attrezzati a valorizzare le risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la transizione digitale.
Per la PA interiorizzare la portata di questa sfida è fondamentale, da un lato per realizzare un programma ambizioso di rinnovamento di servizi e processi; dall’altro, per governare la gestione di un Piano Nazionale sotto l’occhio vigile degli stakeholder, cittadini inclusi.
Attrezzare e mettere in moto questa macchina richiede di riflettere su nuove aspettative dei cittadini che mettono al centro credibilità, competenze e semplificazione.
SAP e IDC hanno parlato di questi temi durante il terzo e ultimo appuntamento con Digital Leaders on the Rise, dove importanti leader digitali di primarie organizzazioni pubbliche italiane si sono incontrati virtualmente per mettere al centro del dibattito i valori attesi dalla società e la nuova “bussola” che ispira la trasformazione delle organizzazioni e dei servizi pubblici e ne hanno discusso con aziende e istituzioni del calibro di INPS, ISTAT, Provincia Autonoma di Trento e Sogei.
Quello che è emerso dagli interventi è la necessità di ridisegnare processi e progetti della PA non tanto sulla tecnologia ma sulla employee experience e la citizen experience, che si incrociano in un circolo virtuoso che porta ad agevolare il lavoro del dipendente pubblico e del cittadino che si relaziona alla pubblica amministrazione, all’insegna della semplificazione.
Alla base del rapporto persona-centrico sta la fiducia e occorre lavorare molto su questo fronte perché i cittadini guardano ancora con diffidenza alla pubblica amministrazione. Per questo occorre intervenire anche sul lack di competenze tecnologiche del personale pubblico, che ha una età media di 50 anni e deve quindi adeguarsi alle conoscenze, soprattutto relative alle nuove tecnologie, che oggi sono richieste per fornire servizi più snelli e agili.
SAP lavora al fianco degli istituti pubblici mettendo a disposizione la sua tecnologia e la sua expertise con una visione fortemente focalizzata sulla sostenibilità e un impegno profondo verso la pubblica amministrazione con cloud e automazione come driver per rifondare la PA. Il futuro è una grande opportunità da cogliere e il momento è ora.
“In tempi di incertezza come quelli che stiamo attraversando, la digitalizzazione della PA ha un ruolo importantissimo non solo per semplificare la vita dei cittadini e renderla più sicura, ma anche per migliorare e rafforzare la fiducia delle persone nei confronti delle istituzioni. Semplificando e innovando radicalmente i processi e servizi pubblici, le organizzazioni della PA possono creare efficienza e promuovere quel salto culturale verso il digitale di cui il nostro Paese ha bisogno. Diventa quindi fondamentale anche per le organizzazioni del settore pubblico attrezzarsi dei giusti strumenti e soluzioni per riportare il cittadino al centro, conoscendone esigenze ed esperienze”, commenta Enzo Pagliaroli di SAP Italia.