Nel contributo che vi proponiamo qui di seguito, Timo Jokiaho, chief technologist, Telecom, Media & Entertainment – EMEA, Red Hat, spiega cosa aspettarsi nei prossimi 12 mesi in tema di 5G privato e network slicing.
Buona lettura.
Le reti 5G private saranno sempre più rilevanti nei prossimi due anni. Red Hat ha avviato diversi progetti con i provider di apparati di rete per l’integrazione delle funzioni e degli strumenti con Red Hat OpenShift, e questi progetti hanno registrato buoni progressi. È plausibile che le prime implementazioni di reti 5G private a livello aziendale si vedranno già dai primi mesi del 2023.
Esistono già molte reti private 4G, ad esempio nei porti e negli aeroporti. L’aggiornamento al 5G porterà notevoli vantaggi in termini di capacità di controllare la disponibilità delle risorse radio per garantire la larghezza di banda necessaria ad obiettivi specifici, come ad esempio la movimentazione di gru senza operatori umani, grazie ad una connettività estremamente affidabile e alla bassa latenza. L’anno prossimo vedremo sempre più casi d’uso di questo tipo in ambienti come campus aziendali, ospedali e porti.
I primi a passare al 5G privato saranno le grandi imprese. Le aziende più piccole potrebbero essere in grado di ottenere risultati simili acquistando capacità di slicing dai fornitori di servizi locali. Lo slicing di rete ha visto una serie di proof of concept (POC) e sperimentazioni nel 2022, che si intensificheranno l’anno prossimo, mentre la standardizzazione, indispensabile per funzionalità come il roaming per lo slicing di rete, è ancora in corso.
In altri ambienti, continueremo a vedere l’utilizzo di tecnologie cloud per la creazione di reti, come i container, Kubernetes e lo scaling automatico, che a loro volta sostengono la tendenza verso la creazione di reti multi-vendor, la cui adozione crescerà nel prossimo anno soprattutto in relazione al core.
Una delle aree più interessanti da tenere d’occhio è il RAN Intelligent Controller (RIC), una nuova entità software che fa parte dell’architettura generale di O-RAN Alliance, supportata dalle tecnologie cloud. Il RIC contiene proprie API standardizzate che ampliano le possibilità di creazione di applicazioni in grado di connettersi all’unità radio, cosa che prima era preclusa al produttore. Esiste un fiorente ecosistema di offerte RIC che consentono alle aziende di creare xApp: strumenti software per gestire le funzioni di rete in tempo quasi reale. Le xApp saranno tanto più efficaci quanto riusciranno a risolvere la complessità dell’interfaccia radio e ottimizzare la potenza, le prestazioni – come il controllo delle interferenze tra dispositivi mobili o celle adiacenti – e altro ancora.
Al contempo, l’ecosistema dei partner continua a lavorare per integrare e certificare le tecnologie al fine di abilitare i modelli RAN di prossima generazione: cloud RAN, open RAN, vRAN. La gestione e l’orchestrazione dei servizi (SMO), un’importante funzionalità della RAN disaggregata, è in fase di integrazione con piattaforme cloud-native come Red Hat OpenShift per garantire portabilità, scalabilità e sicurezza costante. Attualmente, la disaggregazione della RAN è stata implementata solo da service provider di grandi dimensioni, ma possiamo aspettarci le prime adozioni su larga scala tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.