Secondo gli esperti di PFU EMEA, gli ultimi due anni di incertezza sono stati impegnativi per tutti, ma i momenti difficili spesso servono a evidenziare dove dovremmo concentrare la nostra attenzione. Dall’investire nella giusta tecnologia, passando per le misure di sicurezza dei dati e perseguendo la trasformazione digitale attraverso la definizione di un’organizzazione intelligente.
Ecco un riepilogo a cura di PFU EMEA delle lezioni che tutti noi dovremmo aver imparato finora e perché il 2022 dovrebbe essere l’anno in cui consolidare queste conoscenze, trasformandole in robuste strategie per la continuità aziendale a lungo termine.
Gli strumenti giusti per il lavoro
Se negli ultimi due anni l’impressione è stata per lo più di garantire continuità, grazie all’utilizzo di soluzioni rapide a breve termine, per PFU EMEA il 2022 rappresenta invece il momento di investire in strumenti di trasformazione digitale dedicati che abilitino un lavoro ibrido e remoto di valore e produttivo a lungo termine. Per molte aziende, possedere la giusta tecnologia ha significato evitare possibili interruzioni, compresa l’implementazione o la consegna di grandi progetti che avrebbero potuto influenzare negativamente la crescita del business.
Se non altro, i “lavoratori della conoscenza” possono ringraziare la pandemia per aver liberato il genio del lavoro flessibile. Il 2022 continuerà a vedere i dipendenti lavorare in un ambiente ibrido, con tempo diviso tra uffici e ambienti domestici. Questa tendenza ha creato la necessità di una maggiore digitalizzazione, senza silos, che sia integrata e funzioni olisticamente, In questo modo le aziende sanno di potersi adattare rapidamente ad avere team che lavorano in remoto, o in un ufficio, in base alle esigenze quotidiane. Per PFU EMEA, tutto si riduce all’accesso sicuro a documenti e dati, ma i per i CIO e i leader IT, sarà fondamentale che questo accesso sia semplice, in modo che la produttività non venga bloccata dall’attesa dei processi per la fornitura degli elementi necessari per lavorare.
Iper automazione
Quest’anno vedremo un aumento significativo dell’automazione. La crescita dell’intelligenza artificiale e il miglioramento delle tecnologie di acquisizione delle immagini consentiranno l’automazione di più attività amministrative di routine in azienda, permettendo al personale di concentrarsi su operazioni realizzabili solo da un individuo, come i customer service empatici o settori in cui le intuizioni possono essere preziose. Introducendo maggiore intelligenza artificiale nei processi e nei sistemi aziendali – specialmente per migliorare il modo in cui i dati fisici vengono digitalizzati ed elaborati – le mansioni ripetitive potranno essere automatizzate, privilegiandole informazioni importanti. PFU EMEA invita a pensare a quanto potrebbe essere più produttivo un magazzino se il personale potesse concentrarsi sulla distribuzione delle merci invece di dover investire tempo a digitalizzare e condividere i documenti.
Trasparenza dei dati
Quando si tratta di cybersecurity, il 2022 sarà l’anno della visibilità dei dati rafforzata in tutti i settori chiave. L’incessante minaccia di fuga di informazioni mette costantemente a rischio le aziende, che potrebbero essere colpite dai criminali informatici. Pertanto, i responsabili IT devono avere piena visibilità dei dati e assicurarsi che i processi siano automatizzati il più possibile per ridurre esposizione e potenziali errori umani, come l’inserimento di informazioni in un dispositivo non corretto o l’invio di dati critici al destinatario sbagliato, cause più probabili di violazioni dei dati. Per gli esperti di PFU EMEA, questo sarà particolarmente importante in settori essenziali, come quello sanitario, che hanno subito attacchi di alto profilo negli ultimi anni.
Trasformazione digitale in corso
Per le aziende che hanno iniziato il loro percorso, la trasformazione digitale continuerà a essere costante per tutto l’anno. IDC prevede che nel medio termine più della metà di tutti gli investimenti ICT delle organizzazioni (55%) sarà utilizzata per progetti di trasformazione digitale entro il 2024.
Parte dell’obiettivo della trasformazione digitale è il raggiungimento di una maggiore intelligenza organizzativa, cioè la capacità di un’azienda di trarre il massimo valore dalle sue informazioni attraverso la creazione di percorsi di conoscenza flessibili che aggiungono valore in ogni fase per i singoli dipendenti. Un’organizzazione intelligente usa queste valutazioni per adattarsi strategicamente al mercato, affinché si evolvano per rimanere competitive.
Gli ultimi due anni hanno senza dubbio dimostrato la reale importanza di essere connessi digitalmente, tuttavia, la trasformazione digitale deve essere strategica e intelligente. Migliorando l’intelligenza di un’organizzazione si ottiene l’opportunità di cambiare. Quando è possibile accedere alle informazioni in modo facile e veloce, l’attività viene snellita e velocizzata, il personale può concentrarsi su funzioni di maggior valore e il processo decisionale viene trasformato, con l’emergere di metodi di lavoro migliori.
Guidare l’intelligenza organizzativa attraverso la trasformazione digitale deve essere un processo su misura per ogni azienda, in linea con sfide e obiettivi di business principali. Adottare un approccio graduale è un buon modo per iniziare e significa gettare solide basi su cui costruire per le fasi future. Neanche a dirlo, per PFU EMEA, la scansione delle informazioni è un primo passo logico, poiché permette di utilizzare poi soluzioni informatiche e analitiche ancora più avanzate.
Forse investire in un dispositivo avanzato intelligente di acquisizione delle immagini potrebbe essere un buon proposito per il nuovo anno?